Israele – Palestina : Piombo Fuso

Tra le tante cose lette e sentite, mi è piaciuta l’opinione di Obama, che è la mia.
Qualunque padre, qualunque governante ha il dovere di difendere i propri figli, la propria patria; ha il dovere di non chinare la testa di fronte ad atti di terrorismo fini a loro stessi. Ad Hamas non interessa la pace, il benessere e la prosperità del popolo palestinese, loro devono cavalcare l’onda dell’odio per mantenere il potere; se i due popoli fossero in pace quest’organizzazione non avrebbe più ragion d’essere.
Ricordo ancora quando si facevano esplodere negli autobus, senza dimenticare i quasi 10000
razzi piovuti sulle città israeliane e partiti dalla striscia di Gaza a partire dal 2003, per non parlare della retromarcia finale di Arafat che era addirittura stato insignito del premio Nobel (quello però lo hanno dato anche a Dario Fò..).

Israele non è una verginella, ma prima di bombardare chiama nelle case avvertendo dell’attacco imminente, attacca per colpire strutture militari e guerriglieri di Hamas, cercando di minimizzare le perdite civili, nonostante che nei territori palestinesi non ci siano praticamente ebrei (al contrario nei territori sotto il controllo israeliano ci sono moltissimi palestinesi, per questo spesso coi missili di Hamas muoiono più palestinesi che israeliani, ma ad Hamas questo non interessa).

Detto questo, spero che la guerra finisca presto, ma con la sconfitta definitiva dei terroristi, una pace frettolosa rinvierà solo il problema ad un futuro non molto lontano ed Israele si troverà di nuovo a combattere la stessa guerra per non averla mai combattuta veramente.

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