Elezioni Amministrative 2009: Belluno

Il test della provincia di Belluno, per vari motivi, è uno dei più importantinel Nord-Est.
Se alle elezioni politiche il centrodestra è costantemente vincente, con distacchi talvolta imbarazzanti, a livello amministrativo , fino a tre anni fa, il centro-sinistra è sempre risultato vincente sia in provincia, che nel comune capoluogo, sfruttando il retroterra democristiano, e l’appoggio degli ambienti ecclesiastici, grazie a candidati dell’ex PPI.
Cinque anni fa il candidato del centrosinistra, Sergio Reolon, vinse al ballottaggio sfruttando
le divisioni interne al centrodestra, con la Lega da sola al primo turno, ed un clima nazionale favorevole.
Da allora però molte cose sono cambiate, nel 2006 il centrodestra riusciva, a sorpresa, a strappare il comune di Belluno al centrosinistra al ballottaggio, concludendo un dominio decennale. Le elezioni si sono ripetute un’anno dopo a causa della prematura scomparsa del sindaco Bortoluzzi, ed il centrodestra è nuovamente riuscito a vincere, stavolta direttamente al primo turno.
Insomma, a Belluno il vento sta cambiando, ed il “pick-up” è dato da molti per certo. Le residue incertezze riguardano, pure stavolta, gli equilibri interni al centrodestra e le tensioni tra Lega (che alle politiche era il primo partito della provincia) e PDL, anche se voci dicorridoio, dicono che il centro-destra si presenterà compatto (ma senza UDC), guidato dal leghista Bottacin, fin dal primo turno. Le voci sono state smentite dal segretario regionale della Lega, Gobbo, il quale sostiene che nulla è deciso, ma al sottoscritto (e non solo) è sembrata più che altro una smentita di rito.
Insomma, anche qua l’ago della bilancia sarà come deciderà di comportarsi il Carroccio. Ma, anche nel caso di una corsa solitaria della Lega, sembra proprio che la sinistra stavolta dovrà rassegnarsi alla sconfitta, e guardare un ballottaggio interno al centrodestra.
Al momento, dalle Dolomiti è tutto, ci risentiremo al più presto per Verona ed i due test più difficili Venezia e Rovigo.

Giovanni Rettore

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