Premetto che sono un garantista assoluto, ho sempre dubitato della sua colpevolezza e nei dibattiti con amici e parenti l’ho sempre difesa aspettando la sentenza di cassazione. Una volta emessa la sentenza di cassazione ho pensato : “va bè è stata condannata, chi l’ha giudicata avrà avuto più elementi di me e quindi sarà colpevole veramente.” Poi ho sentito Vespa dire che secondo lui era colpevole ma non se lo ricordava e i 16 anni sono un giusto intermezzo considerata la situazione. Ci sto, mi sembra tutto sommato giusto il ragionamento. E poi cosa leggo ora?
Non bisogna vergognarsi della pietà. L’appello è comparso sulla prima pagina di Liberazione, il quotidiano di Rifondazione comunista, che ritrova voce politica dopo lo tsunami elettorale e riparte dal caso Cogne per invocare una Grazia d’ufficio. L’idea di quelli di Liberazione è che sarebbe «bello e saggio » se il ministro della Giustizia avviasse le pratiche per la grazia e che poi il presidente Napolitano la controfirmasse. E avvertono: «Noi non sappiamo se Anna Maria è colpevole o innocente, ma ora dovrebbe prevalere un sentimento di pietà, di solidarietà. Non è un sentimento ignobile, anche se negli ultimi anni, mesi e giorni, tutti stanno cercando di convincerci di questo». dal corriere.it
Andiamo… ridicoli si ma fino a questo punto non ci credo! E la certezza della pena?
E’ stata condannata pochi giorni fa per l’omicidio del figlio, di cosa stiamo parlando?