Da qualche giorno si discute ovunque del “grande” sorpasso effettuato da McCain ai danni di Obama; tutto ciò ha trovato riscontro persino nei media italiani, persino in quei giornali sinistrorsi-I love Obama Yes We Can Change-radical chic che tanto io amo.
Ebbene è pur vero che i sondaggi parlano in questo senso, ma per primi loro dovrebbero sapere che si tratta di un normale “bounce” (rimbalzo) post-convention.
Buona norma sarebbe stata ignorare i sondaggi condotti dal 25 agosto, fino al 14 settembre (ovvero fine di questa settimana), chiaramente così non è stato fatto dai giornalai. Anche io ho continuato ad aggiornare la mia “Daily Tracking” pur facendo notare la potenziale inaffidabilità dei dati. Difatti i balzi, prima di Obama, poi di McCain sono perfettamente normali e attesi, sarebbe stato clamoroso il contrario. Anche l’intensità dei balzi sembra essere in linea. Forse McCain ha guadagnato un punticino (da non sottovalutare!!).
Fatta questa essenziale, ma doverosa, premessa vorrei analizzare i dati pervenuti in questi giorni.
Le tracking quotidiane gallup e rasmussen dopo i picchi raggiunti ieri stanno già scendendo; in 3-4 giorni si ristabilizzeranno probabilmente su dati leggermente migliori di quelli che McCain aveva prima del 25 settembre, quindi un piccolo passo in avanti.
Numerosi sondaggi nazionali sono stati pubblicati.. ce ne sono per tutti i gusti, +10, +5, -1, -5… ma che ve lo dico a fare.. lasciateli perdere per ora. Non è il momento per guardarli.
La cosa da sapere, è che è quasi impossibile vincere le elezioni se non si contiene il distacco dal rivale in 2-3 punti percentuali, ed è quasi impossibile perderle se si hanno 2-3 punti di margine.
In questo momento probabilmente siamo intorno allo 0, in questo blog, le mie tabelle forniscono oggi un -0,3% sicuramente non molto indicativo per le cose appena dette.
In questi ultimi due giorni, ci sono stati molti sondaggi statali, potete vederli qui… e poi continuate a leggerli che li commenterò per voi!
Secondo me gli stati importanti, da seguire assolutamente, che decideranno le elezioni di novembre sono essenzialmente nove: OHIO, FLORIDA, VIRGINIA, NEVADA, COLORADO, NEW HAMPSHIRE, MICHIGAN e forse MINNESOTA e PENNSYLVANIA.
OHIO (20 EV): lo swing-state per eccellenza. Ha deciso le elezioni del 2004, dove Bush vi ha vinto col 2,1% di vantaggio, nel 2000 prevalse col 3,5%. Quest’anno non sarà così. McCain vincerà in Ohio piuttosto agevolmente, nonostante qualche flip-flop sondaggistico, sono intimamente convinto che questo stato alla fine sarà rosso e che gli sforzi vadano concentrati altrove. Un sondaggio CNN effettuato tra le due convention (scorrettissimi!!!) assegnava ad Obama un solo punto di vantaggio che è un risultato eccellente per il GOP in quel particolare momento. Ora un nuovo sondaggio Rasmussen ne assegna 7 a favore di McCain.
Se non è finita… non manca tanto.
GOP leaning: +3,5%
FLORIDA (27 EV): tendenzialmente sempre avanti McCain nei mesi scorsi, Bush si è imposto nel 2000 per un pugno di voti, invece nel 2004 affermazione più comoda +5%. Prima di agosto i dati oscillavano tra -2% e +8%. Ad Agosto tra +2% e +4% circa. Dopo le convention Rasmussen dice parità, PPP dice +5%. Obama ha investito molto in questo stato, senza riuscire a prevalere, ora McCain parte con le prime pubblicità… a meno che Old Mac non crolli nelle prossime settimane, lo stato resterà rosso.
GOP leaning: +2,7%
VIRGINIA (13 EV): assoluta tradizione repubblicana, conquistato da Bush jr entrambe le volte con l’8% di vantaggio. Quest’anno è sempre stato ballerino, sondaggi sempre contrastanti… fino ad ora. Ieri, finalmente, due sondaggi (Rasmussen e Survey USA) con lo stesso risultato: +2. Il dato non è certamente rassicurante, ma aggiunto ai 4 sondaggi precedenti (3 a favore di McCain) ci fa pensare che lo stato sia molto in bilico, ma il vantaggio GOP c’è.
GOP Leaning: +2,6%
NEVADA (5 EV): qui faticava anche Bush, dove ha vinto due volte (3,5% nel 2000 e 2,6% nel 2004). Nei mesi il Nevada si è mostrato uno stato molto incerto, un pò di qua, un pò di là. Non ancora sondato dopo le convention, l’ultimo sondaggio attendibile è datato 8 agosto, targato Rasmussen con risultato +3. Questo ci fa pensare bene, perchè nei giorni successivi, McCain ha avuto un buon momento. Difatti un sondaggio condotto tra le due convention della CNN ha dato parità. Scommetterei molto su un vantaggio di McCain di almeno 3-4 punti in questo momento, ponderando poi con altri sondaggi, e altri siti ne esce un dato più modesto, ma comunque non da buttare.
GOP Leaning: +1,7%
COLORADO (9 EV): conquistato dal partito repubblicano nel 2000 e nel 2004 con un perdita di consensi, in questa tornata Obama è sempre stato avanti nei sondaggi, tranne che negli ultimi periodi pre-conventions. Ieri un nuovo sondaggio Rasmussen: -3. Perchè questo risultato? Semplice, la convention dei democratici si è svolta a Denver, proprio in Colorado. McCain dovrà sudare molto per ribaltare le sorti di questo stato che vale 9 EV e del quale non può fare a meno; va detto che il recupero che ha portato McCain avanti alla metà di agosto è stato ottimo e potrebbe continuare ora.. d’altronde qui i nostri dati ci dicono che deve recuperare meno di un punto!
Toss-up: -0,8%
NEW HAMPSHIRE (4 EV): eccolo uno stato interessante, ha votato per Bush nel 2000 (+1,3%) e per Kerry nel 2004 (-1,4%). Quest’anno, a parte in qualche momento agli albori della campagna elettorale, è stato sempre diretto verso i democratici con distacchi ridotti, ma sempre a senso unico. Le cose sono cambiate ad agosto con un +4 Zogby (poco affidabile) ed altri due -1 di Rasmussen ed ARG. Sono convinto che se lo testassimo ora McCain sarebbe in testa di 1-2 punti. Ciò rende questo statino veramente molto incerto, ma per ora non ce la sentiamo di inserirlo fra quegli stati assolutamente incerti!
DEM leaning: -1,3%
MICHIGAN (17 EV): è il sogno proibito di McCain, mettere le mani su questi 17 EV sarebbe avere 1 piede e mezzo alla casa bianca. Nel 2000 e nel 2004 il distacco è stato prima del 5,1% e poi del 3,4% a favore dei DEM. McCain nei mesi si è mantenuto su questi standard, salvo avvicinarsi saltuariamente. Ora due sondaggi freschi freschi lo danno ad un solo punto. In questo stato il GOP deve investire tempo e denaro se vuole tentare di strapparlo alle grinfie democratiche. In questo momento, io vedo l’occasione.. ma i numeri ancora non ci sono e non è possibile inserire questo stato al centro!
DEM leaning: -1,5%
MINNESOTA (10 EV): sembrava impossibile, nonostante i buoni risultati di Bush (-2,4% e -3,5%) c’erano troppi punti di scarto a giugno e luglio; invece ad agosto si è scesi sui 3 punti solamente, poi c’è stata la convention, proprio qui, a St.Paul. Attendiamo con ansia un sondaggiucolo, questo stato potrebbe compensare la perdita del Colorado ed è quindi importantissimo; potrebbe essere uno dei campi di battaglia dei prossimi mesi, ma ancora non è possibile stabilirlo con certezza.
DEM leaning: -3,2%
PENNSYLVANIA (21 EV): stato pesante, molti EV, vinto da Gore col 4,1% nel 2000 e da Kerry col 2,5% nel 2004. Obama sempre in testa, anche con 5-10 pt. Ma come in altri stati, ad agosto il divario si è ridotto, Rasmussen ha detto 3 punti il 19 agosto, Quinnipiac 7 punti il 21 agosto, poi la CNN (di nuovo scorretta) tra le due convention ha sancito un -9%, per tornare poi all’odierno -2% di Rasmussen di nuovo. E’ dura, durissima, più del Michigan, forse più del Minnesota, ma vincere qui è vincere le elezioni al 100%.
DEM leaning: -3,5%
Altri stati sono potenzialmente in gioco, ma al momento tenderei ad escluderlo, oppure se anche fossero coinvolti in recuperi prodigiosi, probabilmente sarebbero avvisaglie di una landslide di uno dei due candidati, cosa che al momento sembra altamente improbabile.
Stiamo parlando dell’IOWA (7 EV) che ha votato per Gore (-0,3%) e per Bush (0,7%), Obama gode di un buon vantaggio praticamente da sempre, ormai è DEM solid, almeno per il momento ed il ritardo del GOP è del 6%.
L’INDIANA (11 EV) è stata venduta come swing-state per mesi, ma era una bufala, Bush ha vinto prima con 15 e poi con 20 punti, quest’anno il vantaggio sarà inferiore ma raschierà la doppia cifra; al momento +9%. Absolutely GOP Solid.
Anche il MISSOURI (11 EV) ha dato qualche pensiero, ma è tutto passato, McCain vincerà in questo stato e per ora è prevedibile che lo farà col 6% di voti in più rispetto ad Obama. GOP Solid e non ci piove.
MONTANA (3 EV) e NORTH DAKOTA (3 EV) sono stati additati come possibili traditori, niente di più falso, McCain vincerà anche qui, rispettivamente col 9% e 11% per il momento. GOP Solid e vergogna a chi pensava diventassero blu.
Il NEW MEXICO (5 EV) è un tasto dolente, vinto da Gore per un nulla e poi da Bush con meno di un punto. Obama è in vantaggio da sempre e le cose non cambieranno. Il vantaggio è ridotto, si parla di 4,3% ma è altamente improbabile che cada nelle fila GOP. Se anche accadesse significherà che McCain ha stracciato Hobamus e non sarà uno stato decisivo. Comunque fino al 5% anche il nuovo Messico è DEM leaning.
L’OREGON (7 EV) e WASHINGTON (10 EV) sono vicini e simili come dati. Hanno votato DEM con maggior convinzione rispetto al 2000 nel 2004, ma ora il vantaggio di Obama non è stellare, sul 6%. Con ogni probabilità McCain non vincerà in nessuno dei due stati, ma Obama non può dormire proprio tranquillo. DEM Solid.
WISCONSIN (10 EV) ecco un caso particolare, Bush ha perso per pochissimo in entrambe le elezioni, ma ora sembra lontano per McCain questo stato, qualche sondaggio decoroso non basta a toglierlo dai DEM Solid, il GOP insegue a -5,5%
Per capire però le reali possibilità di successo dei due concorrenti, bisogna analizzare i collegi elettorali, i cosiddetti EV. Come ormai anche i muri sanno, vince chi raggiunge i 270. Bush nel 2004 si impose con 286 contro i 252 di Kerry.
Partendo dal successo abbastanza comodo di George W. è evidente che i numeri al momento per il GOP non sono più così felici, il NEW MEXICO (5 EV) e l’IOWA (7 EV) sono praticamente andati con i loro 12 EV globali, portando il totale a 274, comunque sufficienti a garantire l’elezione.
Questi 274 EV però scricchiolano di brutto, il COLORADO (9 EV) non è mai stato più in bilico di così, ed all’orizzonte non si intravedono possibili sostituti, il NEW HAMPSHIRE (4 EV) da solo non basterebbe, anzi porterebbe il totale a 269 pari e Obama verrebbe eletto dal congresso.
A mio avviso lo scenario sopra descritto è piuttosto fortunoso per McCain perchè considera vinti stati come NEVADA (5 EV), FLORIDA (27 EV), OHIO (20 EV) e VIRGINIA (13 EV) dove le possibilità di conferma per il GOP ci sono, sono consistenti, ma assolutamente a rischio. Il vantaggio risibile che c’è in ognuno di questi 4 stati non mette assolutamente a riparo da sgradite sorprese, i sondaggi possono sbagliare e non sono mai assolutamente precisi, non si può pensare di conquistare tutti e questi 65 EV arrivando in fondo con questi vantaggi ridicoli, basterebbe perdere uno di questi stati che Obama diverrebbe presidente.
Questo costringe McCain ad aprirsi altri scenari e non essere schiavo dei famosi 5 (i quattro sopra + il COLORADO); anche se in realtà il GOP sarà sempre schiavo della FLORIDA e dell’OHIO.
Ecco qui allora la scelta di svolgere la convention nel MINNESOTA (10 EV) e di fare un campagna massiccia nel MICHIGAN (17 EV).
Un successo nel MINNESOTA (10 EV) potrebbe colmare il vuoto lasciato di un eventuale COLORADO (9 EV) che se ne va (275-263), ma anche di un NEVADA (5 EV) (279-259) ed addirittura della VIRGINIA (13 EV) (271-267); per non parlare di combinazioni tipo COLORADO–VIRGINIA (270-268). Un successo nel MICHIGAN (17 EV) aprirebbe invece la strada ad una marea di nuove possibilità per il GOP.
Questa strategia è assolutamente condivisibile. Prendiamo Bush nel 2004. Ha vinto col 2,5% di vantaggio, ma al collegio elettorale, sarebbe bastato perdere l’OHIO (dove ha prevalso con 120.000 voti in più) per perdere le elezioni, questo perchè era schiavo di questo stato. Col MICHIGAN questo non sarebbe avvenuto.
E’ opinione diffusa che se McCain riesca a conquistare MINNESOTA e/o MICHIGAN facilmente conquisterà anche gli altri swing-state. Probabile, ma non è un motivo valido per non lottare in questi due importanti stati, visto che mai come ora VIRGINIA e COLORADO sono a rischio.
Questo è quanto, nonostante in questi giorni Obama sembri spacciato, in realtà è molto competitivo ed a mio avviso ha ancora le maggiori chance di vincere; alla fine di tutto non se la passa male per essere appena uscito dalla convention avversaria. Non credo proprio farà la fine di Dukakis anche se spesso se ne parla, Obama arriverà fino in fondo ed ha ottime probabilità di conquistare l’obiettivo finale.
Dio ce ne scampi…