Domani è il grande giorno, gli Stati Uniti sceglieranno la loro guida per i prossimi 4 anni. I sondaggisti sono concordi nel dare a Barack Obama un vantaggio, qualcuno lo considera lieve, qualcuno marcato; si va dai 2 agli oltre 10 punti, ovvero la differenza tra rischiare la sconfitta e vincere alla maniera del miglior Reagan.
I sondaggisti più autorevoli (assolutamente non Zogby come si sente ogni giorno sulle reti italiane) ovvero Rasmussen, Mason-Dixon, Survey USA, TIPP e PEW danno risultati intermedi che lasciano pensare che Obama abbia un vantaggio stimabile in 2/6 punti comunque sufficienti per portare il candidato democratico alla vittoria.
La situazione apparentemente è disperata per McCain, tuttavia è l’entourage di Obama ad essere nel panico, un sondaggio privato interno ai DEM che indica un vantaggio in Pennsylvania di soli 2 punti; in questo stato anche Kerry vinse contro Bush che nel resto del paese lo strapazzò, è quindi lecito pensare che questo sia assolutamente un cattivo presagio per Mr Obama, se davvero perdesse la Pennsylvania probabilmente perderebbe anche Virginia, Ohio, North Carolina e Florida, stati in bilico in cui il presunto vantaggio è sempre stato nettamente inferiore al vantaggio vantato in Pennsylvania.
Questi stati basterebbero a McCain, non si dovrebbe più preoccupare di New Mexico, Iowa, New Hampshire, Colorado e Nevada, stati in cui effettivamente la situazione appare piuttosto compromessa.
Questa è quindi la strada verso la vittoria di McCain, conquistare OHIO, VIRGINIA, NORTH CAROLINA E FLORIDA e strappare nello stupore generale la PENNSYLVANIA che non ha mai amato Obama.
La Pennsylvania è oggettivamente una grande scommessa, ma proprio il governatore democratico dello stato mette le mani avanti ormai da settimane, ha paura, conosce l’elettorato, conosce i sondaggi privati, ha già dichiarato che gli indipendenti probabilmente volteranno le spalle ai DEM ed ha insistito per un ritorno di Obama nello stato che è poi avvenuto.
Gli altri 4 stati che McCain deve vincere sono più abbordabili, soprattutto storicamente, difatti Bush vinse in Ohio con oltre 2 punti contro Kerry, in Virginia con 8, in North Carolina addirittura con 12, in Florida con 5.
In questa tornata i sondaggi peggiori sono per la Virginia dove Obama sembra avanti di 3/4 punti, Ohio e Florida lo danno invece avanti di 1/2; in North Carolina è probabilmente già avanti McCain.
Inoltre McCain è stato molto bravo in questi giorni, forse i migliori della sua campagna, nei rally in Virginia ed Ohio dove ha saputo toccare i tasti giusti parlando di economia e tasse senza dimenticare l’ottima performance al Saturday Night Live. Anche Obama ha parlato di tasse, però magari in una società intimamente capitalistica come quella americana parlare di redistribuzione del reddito non suona proprio bene.
La strada per la vittoria è dunque segnata, ed è assolutamente possibile raggiungerla, serve un grande turnout della destra americana che non ha mai amato McCain alla follia, quella stessa destra che da sola ha portato Bush per 2 volte al trionfo.
Quindi amici americani, cosa state aspettando??
LET’S GO OUT AND WIN THIS ELECTION!!!