Veniamo così a conoscenza della candidatura autonoma della Lega e di tutti i partiti post-fascisti (LD, MSI, FN). Questo, almeno al primo turno, sottrarrà dei gran voti al nostro Galli, tuttavia, la presenza di una o due liste civiche a supporto è possibile che portino più di qualche punto, sembra che l’ex portiere stia riscuotendo un buon successo, ed i voti eventualmente strappati alla sinistra saranno facilmente riconoscibili in queste liste civiche piuttosto che nel PDL. Ma vediamo la situazione nel dettaglio.La discesa in campo dei candidati di La Destra e Lega frenano leggermente la corsa di Galli, che però al momento sembra sicuro almeno del ballottaggio. Anche Renzi è frenato, le liste alla sua sinistra si fanno sentire, quella di Valdo Spini è addirittura una certezza.
Come vedete ora assegnamo un range ai candidati, perchè la situazione è talmente precaria, che assegnare un valore preciso è addirittura fuorviante.
Nella voce altri sono inseriti anche i candidati di Lega e Destra, accreditati di un risultato massimo intorno al 2% ciascuno, a spese di Galli. La candidatura della De Zordo, così come quella del Partito Comunista dei Lavoratori farà male a Spini. La lista di Beppe Grillo, invece, sarà addirittura sentita da Renzi, in quanto l’IDV che lo supporta potrebbe in parte tradire.
In conclusione, Firenze è ovviamente una città con una maggioranza strutturale di centrosinistra con tradizione oserei quasi dire secolare; tuttavia le beghe giudiziare che hanno coinvolto la giunta uscente, se aggiunto al non buon rapporto che lega Renzi alla sinistra ne fanno un obiettivo del PDL, che, in caso di vittoria, potrebbe sventolare questo pick-up per anni.
Per vincere Galli ha però bisogno di una mano della sinistra, la quale, in parte, il giorno del ballottaggio dovrà disertare le urne. Tutto ciò è possibile, come si è visto in passato per Bologna e Roma e questo infila Firenze nella categoria PD LEANING.