Tutto da rifare signore e signori.
Il deputato e sindaco di Cittadella Bitonci (noto alle cronache per l’ordinanza anti-sbandati che rischiò di costargli la poltrona di sindaco per un’astruso cavillo) ha frenato sull’accordo, sdegnato per il fatto che al Pdl siano state assegnate sia la provincia che il comune di Padova, annunciando che, qualora fosse confermata la situazione attuale, la Lega andrà da sola sia in provincia, con Maurizio Conte (o in alternativa Roberto Marcato e lo stesso Bitonci), che in comune, dove Mariella Mazzetto è già pronta alla corsa in solitario.
Sinceramente me l’aspettavo, i dissapori tra i segretari provinciali di PDL (Zorzato) e Lega (Conte) covavano da tempo, Padova sembrava l’Europa del 1914, e le indiscrezioni trapelate ieri sul “Corriere del Veneto” sono state l’attento di Sarajevo che ha fatto esplodere tutto. A questo punto si mette in moto il cervello complottista del sottoscritto, è mai possibile che quella volpe di Bossi non fosse a conoscenza delle tensioni a Padova? Certo che no! E allora, vuoi mai che la sua sia stata tutta una tattica per mettere la Lega in condizione di correre da sola a Padova e provincia? Conscendolo è possibile questo ed altro, ovviamente sono pure ipotesi della mente malata del sottoscritto.
Comunque, a questo punto la provincia di Padova è catapultata nella colonnina dei Toss-Up, non per gli zombie del PD, che se arrivassero al ballottaggio sia contro la Lega che contro il PDL le prenderebbero di santa ragione, ma proprio per un probabilissimo match interno al centro-destra.
Il comune di Padova invece, ahimè scivola nella colonna PD leaning, dato che Zanonato si presenterebbe al secondo turno con un consistente vantaggio sull’avversario, sia che lo sfidante fosse l’aennino Saia, sia nel caso toccasse alla pasionaria padana Mazzetto duellare fino alla fine.
Al momento dalla Città del Santo è tutto, ci risentiremo per ulteriori sviluppi.
Giovanni Rettore