Terremoto Abruzzo (2): Previsioni, Edilizia e Sismicità

Ma lo sapevate che i terremoti possono essere previsti e le 179 vittime (attuali) sono colpa del governo che ha sottovalutato questo allarme?

Che importa se altri scienziati italiani o di stati molto più soggetti alla piaga del terremoto, come Stati Uniti, Giappone, Cile sono concordi nell’affermare che i terremoti non possono essere previsti; noi abbiamo questo Giampaolo Giuliani che ha una sua teoria, figlia di anni ed anni di studi. Lui crede che dai livelli di Radon (un gas presente nel sottosuolo) sia possibile prevedere l’attività sismica.

E lui l’aveva prevista!

La sua previsione diceve che il 29 marzo ci sarebbe stato un terribile terremoto con epicentro a Sulmona; lui convinto dei suoi studi ha divulgato questa sua convinzione ed è stato denunciato.
Passano i giorni, lo sciame sismico continua (compreso Sulmona, compreso il 29 marzo) ed una settimana fa il nostro se ne esce: “Cessato allarme“. Ieri il sisma letale.

Non voglio sottovalutare gli studi di quest’uomo, magari è semplicemente arrivato prima degli altri a questa storica scoperta (mah..), vorrei solo cercare di far passare il messaggio che data l’impossibilità (dimostrata anche dalle incongruenze delle previsioni del Giuliani) di avere previsioni certe; le stesse diventano totalmente inutili o addirittura dannose. L’Aquila e Sulmona, distano oltre 50 km; che si fa evacuiamo un raggio di 70-100km intorno ad una città? Avete idea di quante persone vi risiedano? E poi, per quanto tempo, e dove? Tralasciando anziani e bambini, tutti gli altri lavorano, ci sono industrie, non è così facile chiudere tutto ed andarsene; soprattutto senza previsioni certe.

Ed il punto è questo. Una previsione certa, avrebbe salvato tutte queste vite, una previsione indicativa non ne avrebbe salvata nemmeno una, perchè tutti sanno che l’Abruzzo è una regione fortemente sismica, dove è particolarmente pericoloso vivere in case non progettate con criteri antisismici. Chi vi rimane, accetta consapevolmente di correre questo rischio, ed è così anche per chi scrive. Nel 1997-98 ci fu come tutti sanno, il Terremoto nelle Marche e nell’Umbria, anche qui vi fu uno sciame sismico che durò mesi, scosse sismiche, anche potenti, si susseguirono (da settembre) fino a marzo. Il rischio era evidente, non serviva uno scienziato per intuire la possibilità di un terremoto disastroso; anche qui il terremoto la prima volta colpì di notte mentre tutti dormivano, ricordo la difficoltà e la paura di andare a dormire che durò mesi.

Ma in tutto questo non c’è soluzione, a meno che non si decida di svuotare l’Italia ed andarsene verso altri lidi dove terremoti non ce ne sono; l’unica cosa che si può fare è quella di cercare di non vivere in case a rischio; ed anche qui potremmo parlarne all’infinito perchè dovremmo chiudere tutti i centri storici d’Italia.

Per cui, tutte queste chiacchiere sulle previsioni, ed in parte anche sulle prevenzioni, lasciamole stare; l’Italia sarà sempre doppiamente a rischio, sia per la particolare sismicità, sia per la qualità scarsa di gran parte dell’edilizia esistente. Tra l’altro mi è giunta notizia anche di problemi sugli edifici più recenti con struttura verticale in calcestruzzo armato, anche se dalle immagini viste sembra che abbiano invece risposto bene.

Per cui cercate di vivere sereni, meglio se in case progettate con criteri antisismici. Le garanzie però, non sono di questo mondo, soprattutto non sono italiane, la nostra conformazione ci inchioderà a contare cadaveri ogni volta che ci sarà in futuro un terremoto di questo genere, con buona pace di tutti quanti.

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