Elezioni Amministrative 2009: Padova (8), San Giorgio delle Pertiche

Comunali Padova

L’impegno nella campagna elettorale nel mio piccolo comune e gli esami mi hanno impedito di collaborare attivamente con il caro Lenci negli ultimi tempi. Finalmente sono riuscito a trovare un ritaglio di tempo per comunicare gli aggiornamenti sulle comunali a Padova. Orbene, il sindaco
Zanonato (PD), partito come grande favorito della vigilia, probabilmente si è giocato qualsiasi chance di conferma il giorno 26.05.2009.
Che è successo? Cosa può aver capovolto una situazione che sembrava cristallizzata e destinata a
risolversi con una probabile conferma del sindaco al ballottaggio?
Orbene, la sera del 26.05 s’è svolto un confronto pubblico fra i quattro maggiori candidati sindaco, Zanonato (PD), Marin (PDL), Terranova (UDC) e l’autonomista Covi.
A fare le domande v’erano i direttori dei tre maggiori quotidiani locali, Papetti (Gazzettino), Monestier (Mattino) e Savoia (Corriere del Veneto). Marin incalza Zanonato sull’affaire Lehman Brothers (sei milioni di euro spesi dal comune in quelle sciagurate azioni, anzichè per i servizi dei cittadini, sigh), Zanonato risponde ricordando come, durante la giunta Destro, molti esponenti del centrodestra sostennero Fiorani e le sue spericolate azioni finanziarie (ahimè è vero, ri-sigh). A quel punto Papetti invita i candidati a riportarsi sull’attualità, evitando di perdere tempo con le beghe del passato, e lanciando una frecciatina velenosa a Zanonato «Altrimenti sulle vicende bancarie si dovrebbero ricordare anche le telefonate di chi si congratulava con Consorte dicendo “allora, abbiamo una banca”». A quel punto è avvenuto il fattaccio, Zanonato (peraltro non nuovo a questi accessi d’ira) si è scagliato contro Papetti, prima minacciandolo “Dovrebbero cacciarti, ti devono licenziare”, poi, persa definitivamente la bussola, lo Zanonato furioso si da al turpiloquio “Servo, Leccaculo…”. Un laconico Papetti si limita a commentare “Temo che tu non abbia la serenità per poter fare l’amministratore”.

Unanime la condanna di Zanonato da parte degli altri tre candidati alla poltrona di sindaco, mentre “Il Mattino”, organo di stampa ufficiale della giunta Zanonato, il giorno successivo cerca di dimostrare come Papetti sia stato “pilotato” dall’ex sindaco, Giustina Destro, seduta in prima fila, mostrando un sms sullo schermo della suddetta, in cui era scritto “bisogna far uscire dai gangheri il nano”, sostenendo che il destinatario dell’sms fosse lo stesso Papetti (E anche se fosse? Papetti ha tutto il diritto di fare le frecciatine che vuole a Zanonato, o no? O solo quelli del gruppo Espresso-Repubblica possono accusare impunemente il Pdc di essere un pedofilo, senza alcuna conseguenza, mentre guai a chi critica un’esponente della feccia liberal-progressista? Mi chiedo cosa sarebbe successo se lo stesso exploit di Zanonato l’avesse fatto Berlusconi).
Insomma, Zanonato, evidentemente nervoso e timoroso di perdere l’agognata poltrona, s’è giocato l’appoggio del più importante quotidiano del Triveneto ad una settimana dalle elezioni che saranno cruciali per la sua carriera. Se infatti dalle urne Zanonato uscisse sconfitto, come nel
’99, finirebbe immediatamente nel dimenticatoio, dando l’addio a tutte le sue chances di approdo alla politica nazionale.
Forse è giunto il momento di far scivolare la corsa nella colonnina PDL-Leaning

Provinciali Padova

Contrariamente alla corsa per il comune, questa sfida finora non ha regalato particolari emozioni, di fatto per la candidata del PDL Barbara Degani sarà una lunga cavalcata verso Palazzo Santo Stefano. Il candidato del centrosinistra, il semi-sconosciuto Antonio Albuzio (IDV), non sta praticamente facendo campagna elettorale, rassegnato alla sconfitta già al primo turno. Interessante sarà, invece, vedere il risultato del candidato dell’UDC Antonio De Poli, probabilmente il più noto fra i tre maggiori candidati, e quale dei due sfidanti danneggerà di più.

PDL Solid

Comunali San Giorgio delle Pertiche

Dato che il Lenci parla della sua piccola Ostra, allora anch’io parlo del mio minuscolo comune, in cui sono candidato al consiglio comunale per la lista della Lega Nord.
Forse qualcuno di voi avrà già sentito nominare questo piccolo paese, tristemente salito agli onori della cronaca lo scorso anno a causa della tragica scomparsa di Federica Squarise (per chi non se la ricordasse, la ragazza barbaramente trucidata in Spagna da un balordo la scorsa estate).
Prima di farvi avventurare in questa appassionante battaglia devo necessariamente farvi un po’ di storia, altrimenti è difficile capire l’attuale politica Pertichese, che è peggio di una soap opera.
Dunque, fino al 1995, come nel 99,9% dei comuni del Veneto, San Giorgio delle Pertiche stato dominato in maniera incontrastata, dalla Democrazia Cristiana (per rendervi l’idea, la DC alle politiche prendeva da sola tra il 65 e l’80% dei voti).
Nel 1995 le elezioni vennero vinte, dopo un testa a testa all’ultimo voto, dall’ex democristiana Rina Bellotto, in rappresentanza di una lista civica contenenti personaggi di diverso orientamento politico, provenienti dalle maggiori associazioni del paese. Nel 1999 la Bellotto ottenne una facile riconferma, sfiorando il 60% dei consensi.
Nel 2004, impossibilitata a ricandidarsi per un terzo mandato, la Bellotto candidò sindaco la signora Catia Zorzi, tesserata del PD (no, non ho sbagliato, si scrive Catia con la “C”, non chiedetemi perchè, vi basti sapere che 5 anni orsono la Zorzi telefonò furibonda sia al Mattino, che al Gazzettino, in quanto l’avevano apostrofata come “Katia”).

Grazie alla dispersione del voto, derivante dall’abnorme presenza di liste (ben 6, decisamente troppe per un’elezione in un comune di 7.000 anime), la Zorzi vinse facilmente, pur ottenendo appena il 36% dei voti. Dopo le elezioni la Bellotto venne nominata vice-sindaco, e per circa due anni e mezzo continuò a comandare come aveva sempre fatto dal ’95.
Poi successe il fattaccio, la Zorzi ritirò le deleghe alla Bellotto, e nominò vicesindaco Gianfranco Betto, dichiarato simpatizzante di FI. Perché la rottura? Ad oggi è ancora un mistero.
Le versioni sono due. La prima, vuole uno scatto d’orgoglio della Zorzi, stufa di dover subire le ingerenze della Bellotto. La seconda, più maligna, vuole la signora Zorzi come semplice burattino di Frigo, segretario provinciale del PD, che diede l’ordine di esautorare la Bellotto, dopo che questa era stata eletta presidente dell’AATO del Brenta (Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale), con i voti dei sindaci della Lega.
Fatto sta che ora, dopo due anni di battaglie e scenate in consiglio comunale, si prepara la resa dei conti fra le due signorine. La Bellotto, ha nuovamente preparato una lista civica contente varie
personalità delle associazioni del comune, di diverse opinioni politiche, la Zorzi, (i maligni di cono su ordine della segreteria partitica) ha costruito una lista apertamente appoggiata da PD, PDL, UDC e sinistre radicali, tant’è che sono arrivati a sostenerla i segretari provinciali di PD (Frigo) e PDL (Zorzato), a svolgere il ruolo di terzo incomodo il candidato della Lega Nord Ferruccio Rossi, Lega che se a livello di elezioni politiche è il primo partito del comune, alle comunali non ha mai ottenuto, finora grandi successi, ma che le “ciacole” del paese danno in forte crescita.
Come finirà? La mia previsione è che la Zorzi, avendo dietro tutti i gruppi politici del comune (Lega esclusa), parta lievemente favorita, ma la Bellotto è un animale politico, forte della sua ventennale esperienza e batterla sarà durissima, inoltre la lista della Zorzi avrà serissime difficoltà a governare, qualora vincesse. La Lega, obiettivamente è molto distante dalle due signore, e l’obiettivo semi-dichiarato è quello di aumentare lo scarno 8% ottenuto cinque anni fa ed ottenere due consiglieri. Un’appunto su PDL, UDC, e sinistre radicali, che, dopo aver detto per 5 anni peste e corna dell’amministrazione Zorzi (“Mi vergogno di questa amministrazione” tuonava un consigliere del PDL a Marzo), ora corrono in suo soccorso.

Forse finirà così?

Mucchio Selvaggio 42%
Son Sempre Io 40%
Varenne Du Nord 18%

Giovanni Rettore

Tags: