In queste consultazioni si sono recate a votare 3.068.900 persone circa su un totale di 4.798.600 aventi diritto, pari ad un’affluenza del 63,95%. Nel 2004 l’affluenza fu del 68,41%.
Il calo dell’ 4,45% è inferiore a quello nazionale dell’ 1,97%.
Alle Elezioni Politiche 2008 le cose andarono così:
PDL 49,1%
PD 29,2%
UDC 6,5%
IDV 4,7%
AUT 4,0%
RC 2,1%
SL 2,1%
LN 0,0%
Dalle urne ora è uscito il seguente verdetto:
PDL 43,5%
IDV 8,9%
PD 23,4%
UDC 8,7%
SL 4,4%
RC 3,8%
AUT 3,6%
LN 0,5%
Differenze:
PDL -5,6%
PD -5,8%
LN 0,5%
IDV 4,2%
UDC 2,2%
RC 1,7%
SL 2,3%
AUT -0,4%
La Campania è sicuramente una nota dolente per il PDL che si aspettava di sfondare il 50%. Il 43% finale, pur essendo un risultato ottimo, segna un grave arretramento rispetto al 2008, non giustificabile, se non in parte, dall’astensionismo.
Siamo arrivati al sud e qui l’Autonomia non tracolla come al centro-nord, cade così la maschera del PDL che senza poter attingere da Storace si rivela molto più fragile del previsto.
A parziale discolpa si potrebbe dire che il dato del 2008 è stato di reazione alla situazione dei rifiuti e che siamo in una fase di naturale ripiegamento, ma se questa fase continuerà fino al 2010, la cacciata della Sinistra dalla regione non sarà più così scontata, nonostante la probabilissima alleanza con l’UDC, che a proposito con De Mita va alla grande.
Al solito il PD paga, ma non come nelle altre regioni, quasi a sottolineare che il prezzo è già stato pagato 12 mesi fa. Inoltre IDV, RC e SL raccolgono ampiamente la fuoriuscita.
A presto con la Puglia..