Qui non siamo guardoni, non ci interessa il gossip politico e l’uso che se ne fa, ma vedere ieri una trasmissione come Annozero, dove il povero Marrazzo è stato praticamente, vivisezionato ed esposto al pubblico ludibrio, con ricostruzioni (complete di coca e biglietti da 500 in bella evidenza) e quant’altro, il tutto non necessariamente condito con toni deplorevoli, basta il fatto.
E così, un filmino ed un indagine della magistratura, permettono al mondo giornalistico italiano di sguazzare largamente nel letame senza paura di querele o affinità; dall’altra parte, senza filmini si ha paura di fare gli altri nomi di quei politici che invece hanno gli stessi usi e costumi dello “scandaloso” Marrazzo. Un caso, fra i tanti, di paraculismo giornalistico.
Leggo solo ora questo articolo sul sito del giornale. Ecco perchè bisogna fare i nomi, quelli veri, perchè se no avvengono queste cose qui, dove l’indiscrezione può essere malata di menzogna e nel tritacarne finiscono persone che invece, semplicemente, non c’entrano niente.
Siamo in attesa che grandi giornali liberi come Repubblica, Corriere ed il Fatto pubblichino questi nomi, o dobbiamo pensare che la libertà di stampa non esiste come dichiarato da Corona, con il cui video di ieri ad Annozero vi saluto.
Poi qualcuno mi spiega la differenza tra Corona e Foto Masi, ma è un’altra storia.
UPDATE/1: giudicate voi D’Avanzo
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