I sondaggi di GPG: Simulazione Elezioni Politiche- 12 dicembre 2009

ITALIA

(var. risp. prec. ril.)

CENTRO DESTRA: 46,4% (+1,0%)
POPOLO DELLA LIBERTA’: 33,0% (+0,8%)
LEGA NORD: 12,6% (+0,4%)
MPA: 0,8% (-0,2%)

CENTRO SINISTRA: 37,4% (+2,1%)
PARTITO DEMOCRATICO: 27,4% (+2,5%)
ITALIA DEI VALORI: 6,8% (+0,3%)
SIN. E LIB.: 2,1% (-0,5%)
RADICALI: 1,1% (-0,2%)

CENTRO: 9,5% (-2,0%)
UNIONE DI CENTRO: 7,6% (+0,5%)
ALLEANZA PER L’ITALIA: 1,9% (-2,5%)

COMUNISTI (RC, PDCI): 2,6% (-0,3%)
LA DESTRA, F.TRIC, MOV. PER L’ITALIA: 2,0% (INV)
M5S: 0,9% (-0,6%)
ALTRI: 1,2% (-0,2%)

Simulazione Elezioni Politiche del 16 novembre 2009

Il commento:
Il CDX si riprende e torna sui livelli del 2008 e 2009.
Il PDL risponde bene dopo il ribasso del mese scorso, rimane però molto basso. Facile individuare le cause della debolezza: divisioni interne, contrasti crescenti tra Berlusconi e Fini, caso Campania, caso Sicilia, solita attenzione morbosa verso la giustizia, politica economica attendista che delude le attese di rilancio fiscale. Qualora i partitini confluiti nel PDL come Udeur, Pensionati, DC di Pizza corressero da soli si fermerebbe intorno al 31%.
La Lega è una garanzia, resta fortissima, impressionante l’avanzata nelle regioni rosse.
Crolla l’MPA, paga la crisi Siciliana che vede in Lombardo, com’è ovvio, l’assoluto protagonista e responsabile.
Il CSX si riprende dopo lo strappo di Rutelli, seppur rimanendo 2 punti sotto le Europee.
Nel particolare il PD risale, seppur molti elettori della Margherita si sentano orfani. Il lancio, non propriamente in grande stile del movimento Rutelliano li spinge a rientrare nel PD.
Il No B-Day rilancia, in parte, Di Pietro, finchè c’è Berlusconi c’è speranza.
I radicali stanno scomparendo, complice la visibilità inesistente.
Anche SL soffre la poca visibilità e le divisioni.
Lo schieramento centrista si riposiziona su numeri più modesti, ma pur sempre superiori ai risultati del 2008 e 2009.
L’UDC cresce e assorbe elettori da API, in Sicilia si avvantaggia del caos presente nel CDX.
Il partito di Rutelli e Tabacci, in questa fase è impalpabile, i voti rientrano in casa PD oppure verso l’UDC.
Comunisti in calo, Bersani pesca a sinistra e rappresenta un’alternativa più seria.
Tengono bene le forze di Destra.
In grande affanno il movimento di Grillo, Di Pietro esprime temi analoghi ma con maggiore visibilità.

Domani il dettaglio delle 3 macrozone.

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