Il governatore uscente è Vendola, già Rifondazione Comunista e fondatore di sinistra ecologia e libertà, ( il più Berlusconiano d’Italia nel modo che ha di affrontare le elezioni e di rapportarsi col proprio elettorato) sostenuto dalla vecchia “Unione”. La sua vittoria alle regionali 2005 e ancor prima alle primarie per la candidatura alla presidenza della regione fu considerata un miracolo da chi, e sono in molti, non avevano ben chiaro il quadro politico pugliese del 2005. Si venivano da 5 anni di politiche impopolari ( ma a mio avviso giuste, certo questo è un giudizio di merito) due tra tutte il riordino ospedaliero che ha portato alla chiusura di molti reparti soprattutto negli ospedaletti dei piccoli centri e soprattutto il blocco delle assunzioni in sanità che nella patria delle clientele non poteva essere sopportato. Naturalmente a tutto questo si deve aggiungere il continuo calo di consensi che in quegli anni colpiva Berlusconi e il suo Governo.
Nelle successive tornate elettorali ci è stata la vittoria del cdx sia alle politiche del 2006 e 20008 che alle europee 2009 mentre per quanto riguarda le amministrative del 2009 è necessario soffermarsi per capire la situazione attuale piena di notizie contraddittoria che si rincorrono di ora in ora.
Per la prima volta in Puglia alle amministrative del 2009, l’UDC si è alleata quasi ovunque con il csx soprattutto al secondo turno dando ottimi risultati come al comune di Bari o alla provincia di Taranto, ma l’alleanza che ha dato origine a tutto ciò che è successo in questi mesi è quella nata per le provinciali a Brindisi, il cosiddetto laboratorio, dove a sostegno del candidato presidente, Massimo Ferrarese, vincitore delle elezioni ma soltanto al secondo turno, presidente di Confindustria Brindisi, proprietario della squadra di Basket locale, amico personale di Montezemolo nonché ex dirigente di Forza Italia, personaggio noto e popolare, non certo uomo di sinistra, si sono alleati UDC e PD e Io Sud, formazione politica locale fondata da Adriana Poli Bortone, già esponente di spicco di AN, già Ministro del primo Governo Berlusconi è già Sindaco di Lecce molto apprezzata dai suoi concittadini ( i maligni dicono che non entrò nel PDL perché non le fu assegnato un ministero nel nascente Governo Berlusconi) , sin dal primo turno escludendo la sx radicale dall’alleanza. Questo veniva visto e raccontato come un esperimento che se avesse dato buoni frutti potesse e dovesse essere riproposto per le regionali dell’anno successivo. infatti fino a pochi mesi fa si dava per scontato che a sostegno di Vendola si sarebbe formata tale alleanza con in più il partito dello stesso Governatore, tale tesi veniva avvalorata dal fatto che l’UDC pugliese in Consiglio Regionale era sempre più tenera nei confronti di Vendola ed il suo Governo, ma l’idea dei neodemocristiani era diversa, cioè quella si di allargare l’alleanza fino a SEL , cosa necessaria per provare a vincere, ma no con Vendola candidato presidente ma presentando agli elettori una personalità alla “Ferrarese” o in subordine qualcuno che agli occhi dei propri supporters apparisse più moderato , vedi Emiliano, sindaco di Bari appena rieletto,a cui si è anche aggiunto IDV, che però a dire il vero sembra usare la tattica del no a Vendola per raggiungere il massimo utile dal suo appoggio al csx, ma Vendola non ci è stato e a sorpresa ha riproposto la sua candidatura come presidente della regione (mossa necessaria per dare una spinta propulsiva al nascente partito da lui fondato) mettendo di fatto all’angolo il PD tanto da creare una spaccatura visibile ad occhio nudo, tra dirigenti e molti elettori del PD stesso. Da qui veti e contro veti proposte e contro proposte e chi più ne ha più ne metta senza però cavare un ragno dal buco tanto che Massimo D’Alema in persona, uno dei fautori del Laboratorio pugliese, è intervenuto e continua a intervenire a piedi uniti contro Vendola. A questo punto che entra in ballo il PDL locale che , dopo una prima fase in cui sembrava immobile ed aspettava gli eventi per agire di rimessa, cerca di entrare nelle spaccature del nascente neo csx provando di convincere con argomenti a quanto pare sempre più convincenti, non resi noti a noi poveri mortali, l’UDC e Io Sud ad allearsi col cdx, tanto da sacrificare il candidato semi ufficiale, il giudice Dambruoso, pur di raggiungere l’insperato, fino a pochi mesi fa, accordo con l’UDC, il quale, su spinta dei dirigenti locali ha deciso che mai e poi si presenterà da solo ( è innaturale per loro rischiare d dimezzare le poltrone occupate in consiglio regionale.
Ad oggi c’è quindi da una parte il PD che cerca instancabilmente di salvare capra e cavoli facendo la spola tra UDC e Vendola per cercare un accordo che sembra, ma ripeto sembra impossibile e dall’altra il PDL che cerca di neutralizzare i contrasti a livello nazionale con UDC per trovare la quadratura del cerchio offrendo addirittura, al partito di Casini e alla Poli Bortone la scelta del candidato Presidente.
In conclusione si può dire che la logica suggerisce un PDL alleato con UDC e IO Sud e un csx tradizionale che ritrova l’unità intorno al nome di Vendola, se così fosse la regione diventerebbe cdx ultrasolid anche se c fosse un accordo tra UDC e PD spingendo Vendola a candidarsi con un cartello di sx radicale; ma l’istinto mi dice che tutto può accedere perché conteranno molto i rapporti personali tra leader che qui in Puglia sono tesissimi.
Come vedete di Politica dei programmi delle proposte non ne ho parlato ma non perché le ho tralasciate ma perchè non se ne sta parlando affatto, tanto si è capito…per PD e PDL conta solo vincere e per Vendola conta solo usare il suo ruolo in Puglia per dare una spinta decisiva per la nascita e crescita di SEL e dulcis i fundo i neodemocristiani che cercano soltanto di usare le regionali per condizionare la politica nazionale.
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