Prato: i primi sei mesi della giunta Cenni

Prima di iniziare a parlare delle situazione attuale di Prato è bene effettuare una digressione per comprenderne effettivamente tutti i problemi che hanno portato alla storica “svolta a destra” per una città roccaforte comunista prima e del centrosinistra poi. (il primo ballottaggio per la conquista del comune è datato 2009, alla provincia il ballottaggio di quest’anno è il secondo, la prima volta nel 1995, ma Forza Italia, CCD-CDU, Lega Nord e Alleanza Nazionale presentarono un candidato ciascuno).

 

A Prato è infatti presente un mix incredibile di problemi: ingente calo del settore cardine della città, il tessile, dovuto a crisi internazionale e ad un distretto parallelo, quello cinese, dove potenti imprenditori orientali sfruttano manodopera a costo zero riducendo spesso quasi in schiavitù propri connazionali costringendoli a vivere in fabbrica e lavorare 20 ore su 24, ovviamente non pagando tasse e facendo concorrenza sleale, centro storico in pieno degrado, lasciato praticamente in mano all’illegalità e una cifra di clandestini le cui stime si aggirano attorno al 20% dell’intera popolazione.

 

È proprio su questi temi, oltre al fatto che il centrodestra ha presentato come candidato sindaco Roberto Cenni, patron della Sasch e uomo stimato da larga parte della città, (al suo fianco si sono schierati addirittura Giorgio Panariello e Jury Chechi, entrambi dichiaratamente elettori PD, il secondo addirittura ex-consigliere comunale DS e, in passato, Assessore allo sport) che il centrosinistra, soprattutto il PD, ha perso le elezioni amministrative di questo giugno lasciando per strada circa 20.000 voti rispetto a 5 anni fa.
 

In questi primi sei mesi di giunta di centrodestra, effettivamente, c’è stato un cambio di rotta radicale rispetto alla giunta precedente. Non si è trattato solo di militari che girano in città, ma il sindaco Cenni, a più riprese, ha organizzato e incentivato manifestazioni per il centro storico, come l’annuale cocomerata in Piazza Duomo, alla quale da tempo c’era una partecipazione ridottissima, l’anno passato ha visto 4000 pratesi riversarsi in piazza a festeggiare Santa Maria; inoltre sono state diminuite le ZTL per permettere un accesso più facile al centro. Queste iniziativa e provvedimenti hanno riportato tantissime persone dentro le mura (fino a qualche mese fa c’era il vuoto anche di sabato sera).

 

In più ha iniziato, con l’assessore alla sicurezza Milone, una serie di controlli e di sanzioni a tutto tondo che colpiscono le ditte del distretto parallelo: multe alle insegne irregolari, controllo della tassa sui rifiuti, sequestro di ditte trovate abusive con forti multe e sanzioni anche a chi affitta questi stanzoni, richiesta di rimpatrio per tutti gli irregolari trovati e ascolto delle denunce della cittadinanza.

 

Inoltre, in due viaggi a Roma, Cenni ed il centrodestra sono anche riusciti a ottenere il rientro di Prato nella legge 99 sulle aree di crisi (e a sbloccare parecchi fondi per chi presenta idee e progetti) e a prolungare la cassa integrazione per chi ha perso il lavoro.

 

Per quel che ho potuto vedere e sentire quel che è stato fatto è visto dalla cittadinanza con soddisfazione, ma anche considerato come punto di inizio, una serie di atti preliminari che formano il quadro di un qualcosa di più grande, quindi la popolazione è oggi più che mai attenta alle mosse del Comune. Lo stesso Cenni e la sua giunta, a più riprese, hanno indicato come il 2010 l’anno della vera svolta perché l’ultimo semestre 2009 è stato dedicato a spostare, dove possibile, le voci di bilancio già assegnate dall’amministrazione precedente. Quindi a mio avviso la partita sulle prossime amministrative si gioca da questo mese, ed i primi giudizi seri da parte dei cittadini saranno dati a dicembre di quest’anno.

 

Per quanto riguarda la mia opinione, la giunta si sta muovendo nella direzione giusta. Certo, dovrà saper tenere la barra a dritta nonostante le numerose pressioni che potrà subire, ma credo che la gestione dei problemi della città sia assolutamente presa con piglio diverso rispetto agli ultimi anni.

 

Francy

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