Sondaggi Gpg, 24 aprile, Lombardia, Veneto, Piemonte [2/2]

Ora per qualche post ci occuperemo del Nord. Si analizzeranno le prestazione, nelle varie categorie sociodemografiche dei 3 principali partiti nelle regioni Lombardia, Veneto e Piemonte.
(qui il dato nazionale)
TOTALE 3 REGIONI (LOM,VEN, PIE)
POPOLO DELLA LIBERTA’: 27,0 %
LEGA NORD: 26,9%

 

PARTITO DEMOCRATICO: 21,1%
ALTRI: 25,0%
FREQUENZA MESSA, A MESSA SEMPRE
POPOLO DELLA LIBERTA’: 36,0 %
LEGA NORD: 24,0%

 

PARTITO DEMOCRATICO: 18,0%
ALTRI: 22,0%
FREQUENZA MESSA, A MESSA QUALCHE VOLTA
POPOLO DELLA LIBERTA’: 32,0 %
LEGA NORD: 30,0%
PARTITO DEMOCRATICO: 19,0%
ALTRI: 19,0%
FREQUENZA MESSA, A MESSA RARAMENTE O MAI
POPOLO DELLA LIBERTA’: 27,0 %
LEGA NORD: 28,0%
PARTITO DEMOCRATICO: 21,0%
ALTRI: 24,0%
FREQUENZA MESSA, ATEI O NON RELIGIOSI
POPOLO DELLA LIBERTA’: 17,0 %
LEGA NORD: 24,0%
PARTITO DEMOCRATICO: 25,0%
ALTRI: 34,0%
AMPIEZZA COMUNE, GROSSI CENTRI (>50.000)
POPOLO DELLA LIBERTA’: 29,0 %
LEGA NORD: 18,0%
PARTITO DEMOCRATICO: 27,0%
ALTRI: 26,0%
AMPIEZZA COMUNE, CENTRI MEDI
POPOLO DELLA LIBERTA’: 27,0 %
LEGA NORD: 26,0%
PARTITO DEMOCRATICO: 21,0%
ALTRI: 26,0%
AMPIEZZA COMUNE, PICCOLI CENTRI (>5.000)
POPOLO DELLA LIBERTA’: 25,0 %
LEGA NORD: 36,0%
PARTITO DEMOCRATICO: 16,0%
ALTRI: 23,0%
ISTRUZIONE, LAUREA
POPOLO DELLA LIBERTA’: 22,0 %
LEGA NORD: 21,0%
PARTITO DEMOCRATICO: 26,0%
ALTRI: 31,0%
ISTRUZIONE, DIPLOMA
POPOLO DELLA LIBERTA’: 27,0 %
LEGA NORD: 31,0%
PARTITO DEMOCRATICO: 20,0%
ALTRI: 22,0%
ISTRUZIONE, TERZA MEDIA
POPOLO DELLA LIBERTA’: 31,0 %
LEGA NORD: 29,0%
PARTITO DEMOCRATICO: 20,0%
ALTRI: 20,0%
ISTRUZIONE, MINORE
POPOLO DELLA LIBERTA’: 24,0 %
LEGA NORD: 20,0%

PARTITO DEMOCRATICO: 21,0%
ALTRI: 35,0%
Commento: Nelle tre regioni del nord prese in considerazione il CDX è notoriamente forza dominante, interessante vedere come PDL e LN si contendano questo primato con percentuali vicine al 27%, più staccato il PD appena sopra il 21. Qui la prima parte con i dati su età, sesso, occupazione.
Nella suddivisione per età, PDL e PD hanno punti di forza nelle fasce d’elettorato meno giovani, viceverra la LN decresce col salire dell’età.
PDL e PD, di nuovo in coppia, tirano di più tra le donne, la LN più tra gli uomini.
Nella suddivisione per occupazione, il PD conferma di essere molto forte tra gli impiegati (privati e soprattutto pubblici) anche al nord; bene anche tra i pensionati; in difficoltà tra studenti, artigiani, agricoltori (qui dato drammatico sotto il 10%) e lavoratori autonomi. IL PDL ottiene buoni risultati tra dirigenti e professionisti, lavoratori autonomi, casalinghe e pensionati, male tra gli studenti e tra gli impiegati. LN sugli scudi tra operai, artigiani, agricoltori (qui vicino al 50%), lavoratori autonomi; soffre nel pubblico impiego, si difende nel privato, non benissimo tra casalinghe e pensionati.
Suddividendo per frequenza messa il PDL ha un comportamento lineare, bene tra i frequentatori assidui, poi scende fino ad avere un punto di debolezza tra gli atei e non religiosi, la LN è piuttosto costante con un picco tra coloro che sono mediamente religiosi. Il PD ha un comportamento che è lo specchio di quello del PDL, debole tra i religiosi, forte tra i non.
Dividendo l’elettorato invece per titolo di studio si nota un comportamento abbastanza trasversale nei confronti del PDL, che ha comunque punti di forza tra gli elettori con la terza media, la LN va bene sia in quel caso che soprattutto nei diplomati; il PD è prediletto dai laureati, seppur di misura.
PDL, partito trasversale. Forte nel mondo cattolico, tra lavoratori autonomi e tra   casalinghe e pensionati. Punti di forza, raccoglie maggiori consensi tra la popolazione anziana, tra le donne, tra le categorie dei professionisti, lavoratori autonomi, nonché tra le casalinghe ed i pensionati; forte tra i cattolici praticanti e le persone a scolarizzazione media; va meglio nelle città. Punti di debolezza, in difficoltà tra i giovani studenti e tra gli impiegati cinquantenni, specie se maschi e laureati; debolissimo tra i non credenti; risente della forza leghista nei piccoli centri.
LN, il partito dei giovani, delle categorie produttive e delle campagne. Punti di forza, fortissima tra giovani e persone di mezz’età; enorme consenso in alcune categorie produttive (operai, artigiani, agricoltori, lavoratori autonomi, impiegati tecnici nella piccola impresa), tra i diplomati, e tra i credenti non assidui. Fortissima nei piccoli centri. Punti di debolezza, in difficoltà tra anziani e pensionati, impiegati pubblici e nei grandi centri urbani.
PD, un partito forte tra gli anziani e le categorie tutelate, dal profilo urbano, borghese, colto, ateo. Punti di Forza, Fortissima tra gli impiegati laureati, tra i cinquantenni, nelle imprese medio-grandi e soprattutto nel pubblico impiego, benone anche nei grandi centri urbani e tra i credenti non praticanti. Punti di debolezza, in difficoltà tra i giovani, disastroso nel mondo del lavoro autonomi, tra gli operai, gli agricoltori e gli artigiani. Non ha radicamento territoriale nei piccoli centri.
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