Ieri s’è conclusa la tornata elettorale in Sardegna. Il CSX mantiene le tre province al ballottaggio. A Cagliari clamoroso ko di Farris che aveva sfiorato il 50% già dal primo turno, affluenza da record negativo, solo il 25%, fatale per il CDX la divisione al primo turno, i voti di Massida non sono rientrati, al contrario di quanto accaduto per Milla nel CSX che ha proababilmente ottenuto qualcosa (difficile capire bene con un’affluenza così bassa) da coloro che avevano votato il candidato IDV nel primo turno. A Nuoro quasi riesce l’harakiri al CSX, vittoria sul filo, col candidato di CDX che si ferma a pochi punti dal traguardo in una provincia rossa, anche qui il CSX ha sofferto a causa della divisione al primo turno e dello scarso confluire dei voti andati nel primo turno all’altro candidato del CSX. Ogliastra, per finire, ha visto il candidato di CSX prevalere all’ultimo, quando sono arrivati i dati di Lanusei che hanno ribaltato il risultato.
Iin questa provincia si sono viste cose allucinanti, ne faccio notare 2, Lanusei appunto e Villagrande Strisaili. Enormi flussi di voti tra primo e secondo turno a parità di partecipazione al voto. Questi fatti, e chissà quanti altri non visti, insieme all’affluenza estremamente negativa dovrebbero far riflettere sulla reale utilità del secondo turno, che ormai ha le sembianze di una farsa.
Nei comuni ancora bene il CSX, che vince anche qui ovunque sul pelo, il CDX ha la colpa di non riuscire a vincere Iglesias.