ALASKA
Capitale: Juneau
Città maggiore: Anchorage
Abitanti: 650.000
Senato statale 10 Dem, 10 Rep
Camera statale: 18 Dem, 22 Rep
Governatore: Sean Parnell
Senatori Lisa Murkovski; Marg Begich
Camera: Dan Young
Affiliazione Partitica
Indipendenti: 43%
Repubblicani: 37%
Democratici: 20%
Nativi: 19%
Asiatici: 6%
Afro-Americani: 5%
Ispanici: 4%
Religioni
Protestanti: 55%
Cattolici: 14%
Atei/Altri: 31%
Le sfide
Governatore
L’Alaska, da quando è entrata ufficialmente nell’Unione (1960) ha votato per il ticket Democratico solo nel 1964. Da allora una lunga serie di vittorie per il GOP con margini sempre molto ampli. Nel 2008 le numerose inchieste che pendevano sull’allora senatore Stevens e sul rappresentante Young avevano fatto sperare ad Obama di poter prendere quei 3 voti elettorali. Le mire obamiane si sono però infrante quando McCain ha scelto Sarah Palin, all’epoca governatrice, come sua vice. Nonostante l’effetto-Palin, comunque, la sfida per il senato ha sancito l’uscita di scena del pluri-inquisito Ted Stevens, e l’elezione al senato dell’ex sindaco di Anchorage, il Democratico Marc Begich, mentre il rappresentante Don Young si salvava per il rotto della cuffia. Dopo la sconfitta presidenziale, la popolarità della Palin in Alaska è calata rapidamente. Quando venne eletta nel 2006, Sarah Palin aveva dato ai suoi concittadini molte speranze di rinnovamento contro una classe politica corrotta ed inefficiente. Prima aveva mandato a casa il governatore uscente Frank Murkovski alle primarie, e poi s’era imposta sull’ex governatore Knowles nelle generali. Entrambe fanno parte della cricca dell’Alaska e la Palin veniva inizialmente vista come l’antidoto a questi personaggi. Dopo la disastrosa tornata elettorale del 2008 però, Sarah ha cominciato a disinteressarsi al suo stato e a pensare in grande, non facendo fondamentalmente nulla per nascondere la voglia di prendersi la rivincita su Obama nel 2012 (Dio ce ne scampi, se mi permettete) e ha cominciato a fare la prezzemolina in TV per preparare il terreno. Ovviamente la cosa ha avuto un riflesso negativo nella “Last Frontier”, e la Palin, onde evitare la figuraccia di essere mandata a casa dai suoi stessi concittadini, ha pensato di dimettersi in anticipo e di lasciare la poltrona al suo vice Sean Parnell. Parnell, contrariamente alla Palin sembra invece aver mantenuto la sua altissima popolarità ed il profilo di anti-casta che l’aveva contraddistinto come vice della Palin (sfidò invano Young alle primarie nel 2008 perdendo di pochissimo). Non sembra quindi ipotizzabile un ribaltone. Parnell è molto apprezzato ed i Democratici sono a corto di idee. GOP Solid
Senato
Oltre che per il governatore, l’Alaska va al voto anche per il senato. Attualmente il seggio è occupato da Lisa Murkovski, figlia di Frank, che nel 2002 venne scelta dal padre per rimpiazzarlo al Campidoglio dopo la sua elezione come governatore. Nel 2004 la Murkovski riuscì a mantenere il seggio con parecchia fatica contro Tony Knowles, vincendo sul filo di lana per 49 a 46. Da allora la senatrice ha tenuto una linea molto moderata, forse troppo moderata per uno stato “dark red” come l’Alaska, guadagnandosi lo spregiativo nomignolo di “Liberal Lisa” negli ambienti conservatori. Se ai conservatori la Murkovski fa venire più di qualche mal di pancia, agli elettori indipendenti e democratici lei piace. Proprio la sua scarsa popolarità fra l’elettorato conservatore aveva fatto supporre una possibile sfida da parte della Palin alle primarie. La Palin ha però declinato l’invito e s’è così evitato il bagno di sangue tra le due primedonne dell’Alaska (le quali, per ovvi motivi, si detestano). In campo Democratico i due sfidanti sono abbastanza risibili, e quindi non dovrebbero esserci dubbi sulla conferma della Murkovski. GOP Solid
Camera
L’Alaska ha un solo seggio a Capitol Hill. Questo seggio è occupato dal Repubblicano Don Young dal lontano 1973. Nel 2008 sembrava che la mummia, colpita da una caterva di inchieste, potesse essere mandata a casa, ma così non è stato. Young s’è salvato per un pelo, prima alle primarie Repubblicane, dove ha prevalso per 200 voti sul vice-governatore Parnell, poi ha vinto le generali per un soffio. I Democratici continuano a mettere nel mirino questo seggio, ma la situazione nazionale di ostilità ai Democratici potrebbe far restare la vecchia cariatide ancora per altri due anni. Vedremo. GOP Leaning
Contiamo
Al senato (40–24–2–0), confermando la Murkovski andiamo a 40–25–2–0 ; alla camera invece, da 1–1–0–1 a 1–2–0–1. Per i governatori da 7–7–0–0, a 7–8–0–0.