RHODE ISLAND
Capitale:Providence
Città maggiore:Providence
Abitanti: 1.000.000
Senato statale 33 Dem, 4 Rep, 1 Ind
Camera statale: 69 Dem, 6 Rep
Governatore: Donald Carcieri
Senatori Jack Reed; Sheldon Whitehouse
Camera: Patrick Kennedy, James Langevin
Affiliazione Partitica
Indipendenti: 42%
Democratici: 42%
Repubblicani: 16%
Etnie
Bianchi: 80%
Ispanici: 10%
Afro-Americani: 6%
Asiatici: 3%
Nativi: 1%
Religioni
Cattolici: 49%
Protestanti: 22%
Atei/Altri: 29%
Le sfide
Governatore
Chiariamo subito, nonostante il nome, Rhode Island non è un’isola. Chiarito subito questo equivoco, passiamo all’analisi delle sfide di questo piccolo stato, il più piccolo della federazione, ma il secondo più densamente popolato dopo il New Jersey. Rhode Island è, de facto, una succursale del Massachusetts. Tutte e cinque le contee dello stato appartengono difatti all’area metropolitana della “Grande Boston”. Insomma, l’ “Ocean State” è, de facto un grande sobborgo di Boston. Oltre ad essere parte dell’area metropolitana di Boston, Rhode Island condivide con il Massachusetts anche le tendenze politiche liberal del Bay State, anzi, se possibile è forse pure più a sinistra del Massachusetts. Contrariamente agli altri stati del New England, solo nelle ultime decadi passati dal dominio repubblicano a quello democratico, il Rhode Island ha abbandonato il GOP già negli anni ’20. Dal 1928 ad oggi, solo quattro volte il GOP s’è imposto alle presidenziali, ovvero nel ’52 e nel ’56 con Eisenhower, nel ’72 con Nixon e nell’ ’84 con Reagan ed anche queste quattro volte il GOP vinse di poco a fronte di landslide nazionali. Nel 2010 il Rhode Island va a votare per il governatore e per i due seggi a cui ha diritto a Capitol Hill. Nonostante sia uno stato “dark blue”, il Rhode Island da ben 16 anni elegge governatori repubblicani. Trattasi però di Repubblicani molto moderati, viste le tendenze dello stato. Il governatore uscente, Donald Carcieri, rieletto nel 2006 col 51%, non può chiedere un terzo mandato ai suoi concittadini. La sfida si preannuncia assai incerta. Il GOP è a corto di idee, dato che il candidato più presentabile, l’ex sindaco di Cranston Steve Laffey, ha rinunciato, il front-runner al momento è John Robitaille, membro dello staff di Carcieri. I Democratici sono al momento spaccati in due, tra il tesoriere Frank Caprio ed il procuratore generale Patrick Lynch. Nella sfida incombe però il terzo incomodo, ovvero l’ex senatore repubblicano Lincoln Chafee (per la serie chi non muore si rivede). Chafee, uno dei maggiori oppositori di Bush nel GOP, nonché uno dei sette repubblicani che si oppose alla guerra in Iraq fin dall’inizio, dopo aver perso il seggio al senato nel 2006 ha lasciato il GOP. Nel 2008 sembrava in procinto di entrare nell’amministrazione di Obama, ma invece è rimasto a piedi. Quindi, dopo molto cogitare sul da farsi, ha deciso di candidarsi come indipendente per la carica di governatore, ed i sondaggi, al momento, gli danno ragione. Chafee infatti batterebbe, di poco, sia i candidati democratici che quelli repubblicani. Senza Chafee di mezzo, i democratici avrebbero vita facile, ma la candidatura dell’ex senatore, pone tutto nuovamente in discussione. TOSS-UP assoluto.
Chiariamo subito, nonostante il nome, Rhode Island non è un’isola. Chiarito subito questo equivoco, passiamo all’analisi delle sfide di questo piccolo stato, il più piccolo della federazione, ma il secondo più densamente popolato dopo il New Jersey. Rhode Island è, de facto, una succursale del Massachusetts. Tutte e cinque le contee dello stato appartengono difatti all’area metropolitana della “Grande Boston”. Insomma, l’ “Ocean State” è, de facto un grande sobborgo di Boston. Oltre ad essere parte dell’area metropolitana di Boston, Rhode Island condivide con il Massachusetts anche le tendenze politiche liberal del Bay State, anzi, se possibile è forse pure più a sinistra del Massachusetts. Contrariamente agli altri stati del New England, solo nelle ultime decadi passati dal dominio repubblicano a quello democratico, il Rhode Island ha abbandonato il GOP già negli anni ’20. Dal 1928 ad oggi, solo quattro volte il GOP s’è imposto alle presidenziali, ovvero nel ’52 e nel ’56 con Eisenhower, nel ’72 con Nixon e nell’ ’84 con Reagan ed anche queste quattro volte il GOP vinse di poco a fronte di landslide nazionali. Nel 2010 il Rhode Island va a votare per il governatore e per i due seggi a cui ha diritto a Capitol Hill. Nonostante sia uno stato “dark blue”, il Rhode Island da ben 16 anni elegge governatori repubblicani. Trattasi però di Repubblicani molto moderati, viste le tendenze dello stato. Il governatore uscente, Donald Carcieri, rieletto nel 2006 col 51%, non può chiedere un terzo mandato ai suoi concittadini. La sfida si preannuncia assai incerta. Il GOP è a corto di idee, dato che il candidato più presentabile, l’ex sindaco di Cranston Steve Laffey, ha rinunciato, il front-runner al momento è John Robitaille, membro dello staff di Carcieri. I Democratici sono al momento spaccati in due, tra il tesoriere Frank Caprio ed il procuratore generale Patrick Lynch. Nella sfida incombe però il terzo incomodo, ovvero l’ex senatore repubblicano Lincoln Chafee (per la serie chi non muore si rivede). Chafee, uno dei maggiori oppositori di Bush nel GOP, nonché uno dei sette repubblicani che si oppose alla guerra in Iraq fin dall’inizio, dopo aver perso il seggio al senato nel 2006 ha lasciato il GOP. Nel 2008 sembrava in procinto di entrare nell’amministrazione di Obama, ma invece è rimasto a piedi. Quindi, dopo molto cogitare sul da farsi, ha deciso di candidarsi come indipendente per la carica di governatore, ed i sondaggi, al momento, gli danno ragione. Chafee infatti batterebbe, di poco, sia i candidati democratici che quelli repubblicani. Senza Chafee di mezzo, i democratici avrebbero vita facile, ma la candidatura dell’ex senatore, pone tutto nuovamente in discussione. TOSS-UP assoluto.
Camera
A Capitol Hill il Rhode Island ha diritto a due seggi. Entrambe sono presidiati dai democratici dal 1995, e al momento, non si prevedono scossoni. Visto il crollo della popolarità di Patrick Kennedy, rampollo della celebre famiglia ed ultimo Kennedy al Congresso, i repubblicani pensavano di avere qualche speranza di spuntarla, ma il ritiro di Kennedy ha troncato sul nascere le flebili speranze rosse. L’unico dato interessante delle sfide per la camera è proprio quello che, per la prima volta dopo oltre mezzo secolo non ci sarà nessun Kennedy al Congresso, ne alla camera ne al senato. Ennesimo segnale del tramonto politico di quella che una volta era la famiglia più potente d’America. Pronostico: 2-0 per i democratici
A Capitol Hill il Rhode Island ha diritto a due seggi. Entrambe sono presidiati dai democratici dal 1995, e al momento, non si prevedono scossoni. Visto il crollo della popolarità di Patrick Kennedy, rampollo della celebre famiglia ed ultimo Kennedy al Congresso, i repubblicani pensavano di avere qualche speranza di spuntarla, ma il ritiro di Kennedy ha troncato sul nascere le flebili speranze rosse. L’unico dato interessante delle sfide per la camera è proprio quello che, per la prima volta dopo oltre mezzo secolo non ci sarà nessun Kennedy al Congresso, ne alla camera ne al senato. Ennesimo segnale del tramonto politico di quella che una volta era la famiglia più potente d’America. Pronostico: 2-0 per i democratici
Contiamo
– Senato, 40–27–2-0.
– Camera, da 3–3–0-1 a 5–3–0-1.
– Governatori, da 7–9–0-0 a 7–9–1-0.
Giovanni Rettore ed il solito And-L