USA 2010, New Mexico 15/50

NEW MEXICO
Capitale: Santa Fe
Città maggiore: Albuquerque
Abitanti: 2.000.000
Camera statale: 45 Dem, 25 Rep
Senato statale: 27 Dem, 15 Rep
Governatore: Bill Richardson
Senatori: Jeff Bingaman; Tom Uddall
Camera: 3 Dem
 
  
 
Affiliazione Partitica
Democratici: 44%
Repubblicani: 28%
Indipendenti: 28%

Etnie

Bianchi: 46%
Ispanici: 42%
Nativi: 9% 
Altri: 3%

 
Religioni
Protestanti: 45%
Cattolici: 35%
Atei/Altri: 20%
 
Le sfide
 
Governatore 
Il New Mexico è da sempre uno degli swing states per antonomasia, e dal dopoguerra ad oggi i suoi voti elettorali sono sovente passati da una parte all’altra, ed il margine di vittoria è sempre stato in linea con quello nazionale. Ricordiamo ad esempio che nel 2000 il margine di Gore su Bush fu di appena 350 voti, il più basso di tutta la federazione (più basso persino della Florida), mentre nel 2004 Bush vinse con un margine di 4.000 voti, pari allo 0,8%. Nel 2008 però è arrivato il brusco cambiamento di rotta. Obama vinceva nettamente con un distacco di 15 punti su McCain a fronte di un distacco nazionale del 7%. La performance di Obama trascinava alla vittoria i candidati democratici alla Camera e al Senato. I democratici in un colpo solo strappavano i due seggi alla Camera ed il seggio al Senato lasciato libero da Pete Domenici ai repubblicani. Per la prima volta nella storia i democratici prendevano così il possesso dell’intera delegazione congressuale della “Land of Enchantment”, spostamento a sinistra che è stato reso possibile dall’immigrazione ispanica. A livello geografico il New Mexico è un po’ diverso rispetto al resto della federazione. Difatti, contrariamente a quanto accade nel resto della federazione, qui le due maggiori contee, Bernalillo e Dona Ana, non sono bunker democratici. La zona in cui i democratici spopolano realmente è quella del nord, a forte maggioranza ispanica, mentre i repubblicani vanno forte al sud e al confine col Texas. Nel 2010 si vota per il governatore e per i tre seggi alla camera, non per il senato. Il governatore uscente è il democratico Bill Richardson, non rieleggibile per un terzo mandato e confermato nel 2006 con il 69% dei consensi. La popolarità di Richardson, a causa di numerosi scandali è in caduta libera, e PPP lo piazza in fondo alla graduatoria dei governatori più popolari. Secondo PPP, solo il 28% della popolazione del New Mexico afferma di approvare il suo operato, un record negativo. Il fatto che Richardson non possa ricandidarsi è un toccasana per i democratici che schierano la sua vice, Diane Denish, finora non toccata dagli scandali che hanno coinvolto Richardson. Dall’altra parte i repubblicani schierano una candidata poco conosciuta ma agguerritissima, la procuratrice distrettuale della contea di Dona Ana, seconda per popolazione, Susana Martinez. La Martinez è la prima donna ispanica ad essere candidata come governatore per uno dei due maggiori partiti nella storia degli USA, un vantaggio considerevole in uno stato in cui gli ispanici rappresentano il 42% della popolazione. La Denish ha dalla sua la maggior fama, ed infatti inizialmente i sondaggi le davano ragione, ma poi più passa il tempo, più la Martinez acquista popolarità e fama e più cresce l’insofferenza verso l’amministrazione di Richardson. Ora è testa a testa, e la Martinez sembra aver messo la freccia del sorpasso. Survey USA dice che la Martinez abbia addirittura 6 punti di vantaggio sulla Denish, mentre Rasmussen dice che il vantaggio della Martinez è di 2 punti. Troppo presto per dire qualcosa, e quindi diamo TOSS-UP ma come abbiam detto, la Martinez è in netta crescita. Occhi puntati su questa sfida tutta in gonnella che potrebbe veramente scrivere una pagina di storia della federazione.
 

Camera
Il New Mexico ha a disposizione tre seggi a Capitol Hill, e nel 2008 tutti e tre sono passati sotto il controllo dei democratici. I repubblicani puntano a riprendere il primo ed il secondo distretto, ovvero i due seggi persi nel 2008, e sembrerebbe siano in grado di farcela, dato che i due rappresentanti eletti nel 2008 hanno preso il 55% dei consensi, ed è ormai un dato di fatto che tutti i rappresentanti e senatori democratici eletti con meno del 55% siano in pericolo.
Pronostico: da 3-0 DNC, a 2-1 per il GOP

Contiamo 

Senato, 422920.
Camera, da 101201 a 111401.
Governatori, da 91111 a 91112.
Giovanni Rettore ed il solito And-L
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