IOWA
Capitale: Des Moines
Città maggiore: Des Moines
Abitanti: 3.000.000
Camera statale: 56 Dem, 44 Rep
Senato statale: 32 Dem, 18 Rep
Governatore: Chet Culver
Senatori: Chuck Grassley; Tom Harkin
Camera: 3 Dem, 2 Rep
Affiliazione Partitica
Democratici: 34%
Repubblicani: 33%
Bianchi: 93%
Altri: 7%
Protestanti: 55%
Cattolici: 24%
Atei/Altri: 21%
Le sfide
Governatore
Il vecchio detto “l’apparenza inganna” ben si adatta allo stato dell’Iowa. L’Iowa è uno stato prevalentemente agricolo, con una popolazione quasi totalmente bianca, senza grosse aree metropolitane. Tutti tipici segni di uno stato conservatore e repubblicano, e invece no. L’Iowa è difatti uno swing state tra i più combattuti ed indicativi. Spesso il risultato dell’Iowa infatti riflette il risultato “nazionale” ed i suoi voti elettorali passano in maniera abbastanza disinvolta da una parte all’altra. Insomma, anziché un “deep red” ci troviamo di fronte ad uno “swing state”. Perché? La spiegazione forse è dovuta a tematiche di tipo economico. I contadini dell’Iowa sono conservatori ma protezionisti, e questo potrebbe spiegare la loro freddezza nei confronti dei repubblicani liberisti. L’Iowa è politicamente spaccato in due tra est ed ovest, la parte est pende verso i repubblicani, la parte ovest pende invece verso i democratici. Quest’anno l’Iowa vota per senatore, governatore ed i suoi 5 seggi alla Camera. Per quanto riguarda la sfida di governatore, l’uscente democratico Chet Culver va alla ricerca del suo secondo mandato. La ricerca sarà probabilmente vana. Il candidato repubblicano, Terry Brandstad, governatore dell’Hawkeye State negli anni ’90, è infatti nettamente in testa in tutti i sondaggi finora effettuati. L’innalzamento delle tasse ed il suo silenzioso avvallo al colpo di mano con cui la Corte Suprema ha legalizzato i matrimoni gay nello stato saranno probabilmente decisivi nella sua sconfitta. Al momento le speranze di un secondo mandato per Culver sono ridotte al lumicino ed è molto difficile che il risultato cambi nelle prossime settimane, a meno di cataclismi. GOP Solid
Senato
L’anziano senatore Grassley, rieletto col 70% nel 2004, stava pensando di ritirarsi e non chiedere un sesto mandato ai suoi concittadini, specie dopo che alcuni sondaggi avevano mostrato un evidente calo di popolarità del senatore. Grassley però non s’è ritirato ed i democratici non hanno trovato candidati di spessore. Con un candidato diverso rispetto a Roxanne Conlin, candidata governatrice trombata nel lontanissimo 1982, e con un altro clima politico, forse qualche piccola speranza di scalzare Grassley l’avrebbero avuta. Come sentenziava perentoriamente Nate Silver però, non è il giusto anno per i democratici per poter vincere una sfida di questo tipo. GOP Solid
Camera
Cinque sono i distretti a cui, ancora per poco, ha diritto l’Iowa a Capitol Hill. Al momento due sono occupati dai repubblicani e tre dai democratici. Il 1° ed il 2° distretto, salvo catastrofi planetarie, non dovrebbero voltare le spalle al partito democratico. Stesso discorso, a parti invertite, per 4° e 5° distretto, saldamente nelle mani del GOP. Deciderà l’esito del confronto il 3 °distretto, collocato al centro dello stato e fortemente incerto, occupato attualmente dai democratici. Chi vincerà questo collegio potrà cantare vittoria, almeno a livello statale. Pronostico 2 DNC, 2 GOP, un Toss-Up assoluto.
Contiamo
– Senato, da 43–31–2–1 a 43–32–2–1.
– Camera, da 16–25–0–3 a 18–27–0–4.
– Governatori, da 10–15–1–2 a 10–16–1–2.