Usa 2010, Kentucky 25/50

Cenni Generali 
Il Kentucky è il 25esimo stato di questa corsa, la sua capitale è Frankfort ma Louisville è la città maggiore. Qui risiedono 4.300.000 persone ed alle Elezioni Presidenziali lo stato assegna 8 EV, spesso al GOP. Il Governatore è Steve Beshear. I due Senatori sono Mitch McConnell e Jim Bunning. Alla Camera hanno diritto a 6 rappresentanti, al momento 42. Camera e Senato statali hanno, rispettivamente, la seguente situazione: 6535 e 2117. Nella mappa sottostante, il territorio dello stato, suddiviso in contee e colorato con diverse tonalità a seconda della popolosità.
Affiliazione Partitica
Repubblicani: 38%
Democratici: 47%
Indipendenti: 15%

Etnie
Bianchi: 88%
Afroamericani: 9%
Altri: 3%

Religioni
Protestanti: 75%
Cattolici: 15%
Atei-Altri: 10%
Le Sfide del 2 Novembre
Senato
Il Kentucky è un tipico stato del sud che nel corso della sua storia è passato da un dominio del partito democratico ad un graduale dominio del partito repubblicano. Va però detto che il Kentucky non è mai stato particolarmente “solido” per il partito democratico e che da queste parti i cedimenti c’eran già stati negli anni ’20 quando i repubblicani Coolidge ed Hoover strapparono il controllo dei voti elettorali dello stato. Dal 1956 al 2008 il Kentucky ha sempre votato per il candidato poi risultato vincitore. Ha quindi votato in sequenza per: Eisenhower; Kennedy; Johnson; Nixon (2); Carter; Reagan (2); Bush senior; Clinton (2) e Bush junior (2). Nel 2008 ha ceduto il suo ruolo di bellwether votando per John McCain. I risultati degli ultimi anni chiarivano però che il passaggio da “swing state” a “red state” era ormai già avvenuto. Clinton aveva vinto due volte, ma con distacchi molto inferiori a quello nazionale, mentre Bush toccava percentuali molto più alte che non a livello nazionale. Insomma, ormai il “Bluegrass State” ha deciso con chi stare. Praticamente l’unica area in cui prevalgono i democratici è quella di Louisville, dominio che però si limita solo all’area urbana, difatti già nei sobborghi della “River City” i repubblicani spopolano. A novembre si andrà a votare per senatore e per i 6 rappresentanti. Da guardare anche la corsa per il sindaco di Louisville che si preannuncia molto più combattuta del solito, anche se in questo caso parliamo di una sfida che è totalmente e meramente locale in cui le dinamiche nazionali non contano assolutamente nulla. La sfida più importante è quella al senato. I sondaggi erano impietosi con il senatore uscente Jim Bunning. Bunning era stato rieletto nel 2004 per il rotto della cuffia pur godendo dell’effetto traino di Bush. Quindi è stato gentilmente invitato a farsi da parte dall’establishment repubblicano. Alle primarie però non è andata come voleva l’establishment. A prevalere difatti non è stato il segretario di stato Tray Grayson, bensì Rand Paul, figlio di Ron Paul il candidato più “scomodo” delle scorse presidenziali. Si dice che la sera delle primarie l’altro senatore del Kentucky, Mitch McConnell, tra l’altro attuale capogruppo repubblicano al Campidoglio, abbia avuto un travaso di bile di proporzioni bibliche vedendo la batosta del suo pupillo. Ovviamente la vittoria di Paul junior ha scatenato i mastini dei media che gli hanno rovesciato addosso qualsiasi epiteto possibile ed immaginabile tacciandolo di “razzismo” (peccato che pare che tra gli afro-americani pare vada abbastanza forte. Survey USA dice che il 32% degli afro-americani voterà per lui, un risultato notevole per gli standard GOP che di solito viaggia intorno al 10% nel voto nero) ed utilizzando il solito stantio campionario trito e ri-trito di insulti trasudanti spocchia e supponenza (la sinistra è uguale in ogniddove. Quando non vincon loro è sempre perchè gli elettori altrui sono ignoranti). Nonostante la spocchia dei media e qualche gaffes dello stesso Paul junior però, il suo sfidante democratico Jack Conway, procuratore generale del “Bluegrass State” ed enfant prodige dei liberal locali, non decolla. Il vantaggio di Paul junior è sempre alto. +15 dicono all’unisono Rasmussen e Survey USA, mentre PPP dice +7, mentre la CNN dice parità, ma è un outlier palese e spudorato. GOP Leaning per prudenza, ma Paul junior sembra realmente indirizzato verso la vittoria, inoltre i media hanno trovato qualche altra vittima sacrificale come Sharron Angle e Christine O’Donnell su cui rovesciare i loro travasi di bile (sempre a prendersela con le donne. Che maschilisti! Christine piccolina vieni qui che ti consoliamo noi!). Il dubbio è per chi voteranno Tray Grayson e Mitch McConnell. Non per Rand, poco ma sicuro.

Camera
Sei i distretti in cui è diviso il Kentucky. Attualmente 4 sono occupati dai repubblicani e 2 dai democratici. I 4 seggi repubblicani non sono assolutamente in discussione mentre sono molto in discussione i due democratici. I collegi controllati dai liberal sono attualmente il 6° che occupa la parte centrale dello stato, ed il terzo che invece include Louisville e sobborghi. Il 6° distretto è un collegio tendenzialmente repubblicano che ha dato a McCain il 55% dei consensi. Gli assensi alle politiche obamiane del rappresentante in carica Ben Chandler potrebbero costargli molto caro in un collegio conservatore. Diverso il discorso per il distretto di Louisville, il terzo. Anche se non è esattamente un bunker liberal è comunque difficile che i democratici lo perdano, ma non impossibile. Pronostico 4 GOP; 1 DNC; 1 Toss-Up


Contiamo
– Senato, da 453321 a
453421.
– Camera, da 273205 a
283606.
– Governatori, da 111713 a
111713.

Giovanni Rettore e And-L

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