Usa 2010, Indiana 35/50

L’Indiana è il 35esimo stato di questa corsa, la sua capitale è Indianapolis che è anche la città maggiore. Qui risiedono 6.500.000 persone ed alle Elezioni Presidenziali lo stato assegna 11 EV, spesso al GOP. Il Governatore è Mitch Daniels. I due Senatori sono Richard Lugar e Evan Bayh. Alla Camera hanno diritto a 9 rappresentanti, al momento 45. Camera e Senato statali hanno, rispettivamente, la seguente situazione: 5248 e 1733. Nella mappa sottostante, il territorio dello stato, suddiviso in contee e colorato con diverse tonalità a seconda della popolosità.
 
   Affiliazione Partitica
Repubblicani: 41%
Democratici: 36%
Indipendenti: 23%

Etnie
Bianchi: 87%
Afroamericani: 8%
Ispanici: 4%
Altri: 1%

Religioni
Protestanti: 62%
Cattolici: 20%
Atei-Altri: 18%
Le Sfide del 2 Novembre
 
Senato

Se qualcuno qualche anno fa si fosse azzardato a dire che l’Indiana nel 2008 avrebbe dato i suoi voti elettorali ad un candidato democratico, probabilmente sarebbe stato rinchiuso in un manicomio. E invece, contrariamente a qualsiasi previsione, Barack Obama è riuscito nella titanica impresa di rovesciare lo storico bastione repubblicano nel mid-west. L’Indiana nel corso del XX secolo aveva votato per i democratici solo in quattro occasioni: 1912; 1932; 1936 e 1964. Neppure Clinton era riuscito a sfondare il fortino dell’ “Hoosier State”. Obama, trascinato dalla crisi economica che ha colpito lo stato molto violentemente, è riuscito nel miracolo, anche se già nel 2006 i segnali c’erano stati, con i repubblicani che avevano perso 3 collegi alla camera e la maggioranza alla camera statale. Ad aiutare Obama, oltre alla crisi economica, sono stati soprattutto i sobborghi di Chicago, situati al confine con l’Illinois che han votato in massa per un loro “quasi” concittadino facendo sballare i normali rapporti di forza tra GOP e democratici nello stato. L’innamoramento tra Obama e l’Indiana è però durato molto poco. Oggi l’approvazione del presidente nello stato ha toccato livelli molto bassi, simili a quelli di Bush nel 2008. La bassa popolarità di Obama rischiava di trascinare nell’abisso il senatore democratico Evan Bayh che si vedeva insidiato da candidati repubblicani non esattamente esaltanti. Evan Bayh, uno dei democratici più conservatori al Campidoglio, nonché la voce più critica nei confronti di Obama all’interno del gruppo democratico al senato, ha quindi deciso a sorpresa di ritirarsi. L’improvviso ritiro a sorpresa di Bayh ha lasciato molti spiazzati e ha fatto iniziare alcune speculazioni sul suo futuro e qualcuno è arrivato addirittura ad ipotizzare una sfida ad Obama alle primarie del 2012. I rapporti tra il senatore ed Obama non sono idilliaci, e questo è un dato di fatto da tempi non sospetti, ovvero da quando Obama gli ha preferito Joe Biden come candidato vice. Che però arrivi addirittura a tentare una sfida ad Obama in persona appare improbabile. Molto più realistico che nel 2012 tenti di approfittare della scadenza del mandato del governatore repubblicano Mitch Daniels per tornare ad occupare la poltrona di governatore, carica da lui già ricoperta negli anni ’90. L’improvviso ritiro di Bayh ha spiazzato sia il campo repubblicano che quello democratico. I democratici difatti hanno dovuto schierare un candidato “d’ufficio” in quanto al momento del ritiro di Bayh non c’era nessuno sfidante alle primarie ed i tempi per presentare le candidature erano finiti. I candidati repubblicani invece non erano esaltanti ed i più forti (il rappresentante Mike Pence ed il segretario di stato Todd Rokita) avevano dato forfait da parecchio. I democratici hanno scelto “d’ufficio” Brad Ellsworth, rappresentante dell’ottavo distretto. Tra i repubblicani ha prevalso l’ex senatore Dan Coats. In un altro clima la sfida sarebbe probabilmente più aperta. Ellsworth è conservatore quanto basta per poter competere in uno stato come l’Indiana e rappresenta un collegio storicamente repubblicano. Dall’altra parte Coats non risiede da tempo nello stato di cui era senatore. Come abbiamo già più volte detto, questo non sarà però un ciclo “normale”. Ellsworth paga l’appoggio ad alcune politiche obamiane e la raccolta fondi del suo rivale ha superato ogni previsione. I sondaggi più pessimisti assegnano a Coats un vantaggio di 15 punti. Questa sfida in altre circostanze sarebbe più aperta, ma il verdetto in questo caso è perentorio GOP Solid.


Camera
L’Indiana invia 9 rappresentanti a Capitol Hill. Di questi 5 sono democratici e 4 repubblicani. Il collegio del candidato al senato Brad Hellsworth tornerà sicuramente all’ovile. Incerti sono il 9°ed il 2° distretto entramebe in mano democratica. Pronostico 5 GOP 2 DNC 2 Toss-Up


Contiamo
– Senato, da 444023 a 444123.
– Camera, da 527809 a
5483011.
– Governatori, da
132213 a 132213.


Giovanni Rettore e And-L

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