Oltre al presidente, ai 435 seggi della Camera dei Rappresentanti si voterà anche per 33 dei 100 seggi al senato. Nonostante perdite pesanti (7 collegi persi, tra cui Massachusetts ed Illinois) i democratici sono riusciti a mantenere la maggioranza alla camera alta del Congresso. Sarà però molto difficile mantenerla anche nel 2012. E’ vero che alle presidenziali l’affluenza maggiore di ispanici ed afroamericani aiuterà i candidati liberal, ma è altrettanto vero che l’elezione per il senato spesso segue dinamiche proprie, diverse da quelle delle presidenziali. Inoltre i 33 collegi che nel 2012 andranno al rinnovo sono i collegi andati al voto nel 2006, quando c’era l’amministrazione repubblicana più impopolare dai tempi del Watergate e di questi 33 solo 10 sono repubblicani. E’ quindi estremamente difficile per i democratici riuscire a migliorare la loro performance del 2006 ed allargare la loro maggioranza al Campidoglio. Dato che era un po’ difficile fare un unico post in cui riassumere le 33 sfide, ho deciso di “spezzettare” la cosa. La prima fase consiste in una speciale “classifica”. Al primo posto piazzo il seggio in cui il cambio di partito è più probabile e da lì arrivo fino alla fine, dove piazzo il seggio in cui il cambiamento di partito è meno probabile. Quindi nei prossimi giorni farò delle analisi preliminari a seconda dei gruppi. Ovviamente quanto leggerete nei prossimi giorni fra due anni potrebbe completamente cambiare. Nelle corse elettorali a stelle e strisce tutto cambia con una rapidità estrema, un giorno sei davanti di 25 punti nei sondaggi, il giorno dopo ti ritrovi ad inseguire di 5 punti. Intanto spazio alla classifica e ai vari sottogruppi
Gruppo 1-Cambiamento di colore probabile o estremamente probabile
1-Nebraska, Ben Nelson (D)
2-Nord Dakota, Kent Conrad (D)-Open Seat
3-Nevada, John Ensign (R)
4-Montana, Jon Tester (D)
5- Virginia, Jim Webb (D)-Open Seat
6-Massachussets, Scott Brown (R)
7-Missouri, Claire McCaskill (D)
Gruppo 2-Cambiamento di colore possibile
8-Ohio, Sherrod Brown (D)
9-Arizona, Jon Kyl (R)-Open Seat
10-Florida, Bill Nelson (D)
11-New Jersey, Bob Menendez (D)
12-Maine, Olympia Snowe (R)
13-Michigan, Debbie Stabenow (D)
Gruppo 3-Cambiamento di colore improbabile, ma possibile in caso di circostanze particolari (1)
14-Washington, Maria Cantwell (D)
15-Indiana, Richard Lugar (R)
16-Pennsylvania, Bob Casey (D)
17-Texas, Kay Hutchinson (R)-Open Seat
18-West Virginia, Joe Manchin (D)
19-Connecticut, Joe Liebermann (ID)-Open Seat
20-Wisconsin, Herb Kohl (D)
21-New Mexico, Jeff Bingaman (D)
22-Hawaii, Daniel Akaka (D)
Gruppo 4-Cambiamento di colore possibile in caso di cataclismi termonucleari
23-Rhode Island, Sheldon Whitehouse (D)
24-Tennessee, Bob Corker (R)
25-California, Dianne Feinstein (D)
26-Mississipi, Roger Wicker (R)
27-Utah, Orrin Hatch (R)
28-New York, Kirsten Gillibrand (D)
29-Minnesota, Amy Klobuchar (D)
30-Delaware, Tom Carper (D)
31-Maryland, Ben Cardin (D)
32-Vermont, Bernie Sanders (ID)
33-Wyoming, John Barrasso (R)
(1) Per circostanze particolari si intende: ritiro del senatore in carica, candidatura molto forte dalla parte avversa, oppure meltdown nazionale del partito a cui appartiene il collegio.
NB
Le posizioni dalla numero 23 alla numero 33 sono intercambiabili
Giovanni