Bologna: Merola va sul velluto

Con questo post inizia una collaborazione in vista delle amministrative. Il buon Julio (qui a lato una foto da giovane) è un’autorità in materia e con “alcuni” consigli tecnici di Gpg ha elaborato alcuni dati sulle principali sfide che ci attenderanno a maggio. Noi tutti lo ringraziamo, sperando che questo sia il primo di una lunga serie di post. Iniziamo con Bologna, a breve seguiranno Torino e Milano.

LA PREVISIONE DI JULIO
Il capoluogo emiliano torna al voto dopo un anno di commissariamento in seguito alle note vicende giudiziarie che hanno investito l’ex sindaco Flavio Delbono; il PD aveva individuato rapidamente il suo nuovo front-runner nel  presidente del consiglio comunale (e record-man di preferenze) Maurizio Cevenini, famoso in città per aver celebrato migliaia di matrimoni civili e per la sua passione per il Bologna calcio. L’improvvisa ischemia transitoria che l’ha colpito ha costretto i democratici a rinviare a fine gennaio le primarie, dove erano rimasti in corsa la civica Amelia Frascaroli, dirigente della caritas appoggiata dal governatore della Puglia Nichi Vendola, l’outsider Benedetto Zacchiroli ed infine il nome ufficiale del PD, il presidente del consiglio provinciale ed ex-assessore all’urbanistica della giunta Cofferati Virginio Merola. Le consultazioni hanno registrato un boom inaspettato di affluenza (28000 votanti) e consegnato un successo netto a Virginio Merola, che verrà appoggiato da PD, IDV, lista Rosa socialista, Verdi, Federazione delle Sinistre e la civica “Pane e libertà” della stessa Frascaroli. Un discorso separato merita invece il centrodestra. Qui il partito di Berlusconi dopo aver sprecato un anno a bruciare civici (tra cui lo stesso commissario prefettizio, Anna Maria Cancellieri) si è ritrovato a sostenere la fuga in avanti del consigliere regionale leghista Manes Bernardini, che ha incassato una storica candidatura per il carroccio. E’ comunque arduo pensare che possa impensierire il PD, soprattutto a causa della spaccatura con il Polo della Nazione di Fini e Casini, che propone l’ex manager di Hera, l’imprenditore Stefano Aldrovandi, capace di raccogliere molti consensi nell’area moderata. La vera incognita si chiama comunque Massimo Bugani, giovane fotografo candidatosi con il M5S di Beppe Grillo e accreditato di quasi il 10%, numeri importanti che potrebbero allungare la sfida al ballottaggio. CSX SOLID

VOTO AI CANDIDATI

MEROLA (CSX): 49,5%
BERNARDINI (CDX): 26,0%
ALDROVANDI (PDN): 12,0%
BUGANI (M5S): 9,5%
altri: 3,0%
VOTO ALLE COALIZIONI
[e principali partiti]

CENTROSINISTRA: 51,0%
PARTITO DEMOCRATICO: 37,5%
CENTRODESTRA: 27,5%
POPOLO DELLA LIBERTA’: 16,0%
LEGA NORD: 10,5%
POLO DELLA NAZIONE: 10,5%
MOVIMENTO 5 STELLE: 8,0% 
altri: 3,0%

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