Brescia – Bologna 3-1
Milan – Inter 3-0
Napoli – Lazio 4-3
Parma – Bari 1-2
Genoa – Cagliari 0-1
Cesena – Fiorentina 2-2
Catania – Palermo 4-0
Chievo – Sampdoria 0-0
Lecce – Udinese 2-0
Roma – Juventus 0-2
Andiamo con ordine: alle 18 di sabato pomeriggio va in scena il primo anticipo al Rigamonti di Brescia dove i locali, dati per spacciati solo poche settimane fa, rientrano prepotentemente nella bagarre-salvezza. Le Rondinelle schiantano il Bologna in una partita tutto sommato piacevole e si portano a -2 dalla quota salvezza. La concentrazione e le motivazioni di Caracciolo e i suoi ha prevalso su un Bologna che è sembrato privo di motivazioni.
Alle 20.45 va di scena il Superderby che merita una descrizione speciale: derby dai mille significati: l’Inter potrebbe scavalcare il Milan in caso di vittoria, Leonardo potrebbe prendersi la sua personale “vendetta” contro Berlusconi, Gattuso ed i tifosi rossoneri potrebbero prendersi una rivincita sull’ex-allenatore.
Sugli spalti di un Giuseppe Meazza gremito, tirato a lucido per le grandi occasioni, vanno in scena coreografie e controcoreografie “bibliche”.
Ci sono tutti gli ingredienti per una serata “speciale”. È così è per i colori rossoneri. Pato va in rete dopo 43 secondi, il Milan controlla il gioco per una buona mezzora, con un Seedorf monumentale. Poi rinviene l’Inter con un paio di occasioni clamorose (Thiago Motta di testa su calcio d’angolo e respinta miracolosa di Abbiati, Eto’o si mangia una rete da due passi sparando la palla fuori in “estirada”). Poi nel secondo tempo la svolta definitiva. La difesa dell’Inter si fa trovare scoperta su un lancio per Pato che si invola verso la porta, Chivu lo stende e si merita un cartellino rosso perché era l’ultimo uomo. L’Inter in 10 pare frastornata e si fa trovare impreparata pochi minuti più tardi su una splendida giocata di Seedorf che, con un tocco sotto, lancia Abate che trova Pato di testa dalla destra per il 2-0. Nel finale menzione “carnevale” per Cassano che prima si procura un rigore che segna per il 3-0 definitivo, poi si fa espellere per un fallo evitabilissimo. Milan quindi a +5 sui cugini adesso.
Non meno importante e ricca di emozioni è la partita delle 12.30: Al San Paolo è andata in scena una girandola di emozioni per un match che vede gli azzurri di Mazzarri proporsi per un posto al Sole. A dire la verità la partita era iniziata male per Cavani&friends, con la rete di Mauri che fissa l’1-0 per la Lazio nel primo tempo ed un buon predominio degli uomini di Reja che sembra perdurare anche all’inizio del secondo tempo col raddoppio di Dias sugli sviluppi di un calcio piazzato. Poi viene fuori la “follia azzurra”. In due minuti è 2-2 con Dossena-Cavani, poi goal fantasma di Brocchi e subito dopo 2-3 laziale con una rocambolesca autorete di Aronica. Infine rigore che Cavani trasforma per il 3-3 e ancora il nuovo “Re di Napoli” che fissa il risultato sul 4-3 con un tocco di fino per la terza tripletta in Campionato e per il -3 dalla vetta della classifica. Il San Paolo si conferma “bunker” e il caloroso pubblico di Napoli un dodicesimo uomo.
Nelle partite delle 15 accade che l’Udinese rallenta perdendo a Lecce 2-0 con un doppio tap-in del giovane prospetto Bertolacci e perde l’imbattibilità che durava da 13 partite restando a -9 dalla vetta, ma comunque sempre al quarto posto in piena zona Champions’, il Bari va a prendersi tre punti utili solo per l’orgoglio dei galletti a Parma con un’ottima prestazione, il Catania “schianta” il Palermo nel derby della Trinacria con un roboante 4-0 ed uno Zamparini in versione “Zampafuoco” che minaccia di cacciare Cosmi (non una novità) dopo soli 4 match, reo di aver lasciato in panchina il gioiello Pastore, Cesena e Fiorentina impattano 2-2 in una buona partita da parte delle due compagini, Acquafresca che regala i 3 punti al Cagliari confermando il buon momento degli isolani e Chievo-Sampdoria finisce 0-0, con i blucerchiati che non riescono proprio a trovare la via del goal.
Menzione posticipo: la Roma perde all’Olimpico contro una buona Juventus (0-2) rimanendo a -4 dai cugini laziali e a -6 dalla Champions’, vedendo assottigliarsi le possibilità di parteciparvi la prossima stagione: non serve una buona prima frazione ai giallorossi che si arrendono sotto i colpi di Krasic e Matri.
Francy