Due rivali in meno per Cristina Fernàndez nella corsa verso il suo secondo mandato alla Casa Rosada. Il sindaco di Buenos Aires, il conservatore Mauricio Macrì, ha annunciato che non si candiderà alla presidenza, ma che si limiterà a ricandidarsi come primo cittadino della capitale. A causa della sua popolarità nell’area metropolitana di Buenos Aires (1), e alla sua ricchezza personale (è l’ex presidente del Boca Junior) Macrì era considerato il rivale più pericoloso per la vedova Kirchner. Oltre a Macrì si ritira anche il vice-presidente Julio Cobos. Cobos era entrato in collisione con la diarchia dei Kirchner quando, in qualità di presidente del senato ruppe un pareggio (2) schierandosi contro l’aumento delle tasse sulle esportazioni di grano voluto dai diarchi. Rimangono comunque in corsa altri due candidati dell’ala conservatrice del “Partido Justicialista”, Eduardo Duahlde e Alberto Rodriguez Saa che potrebbero pescare dallo stesso bacino della vedova Kirchner, esponente dell’ala sinistra del “Partido Justicialista” (3) . Il lutto per la morte del marito Nestor ha incredibilmente rilanciato l’immagine di Cristina Fernàndez, la quale fino a non molti mesi fa era estremamente impopolare a causa dell’aumento delle tasse sulle esportazioni del grano. Pensare che dopo il crollo delle elezioni di metà mandato del 2009, che avevan tolto alla coalizione dei Kirchner la maggioranza assoluta in ambo i rami del parlamento, Elisa Carriò cominciava già a parlare di post-kirchnerismo. A scanso di clamorose sorprese (vedi candidatura tardiva del governatore della provincia di Buenos Aires, Daniel Scioli) Cristina Fernàndez resterà l’inquilina della Casa Rosada per altri quattro anni.
Giovanni
(1) In cui risiede il 30% della popolazione argentina
(2) Il vice-presidente argentino assume automaticamente la carica di presidente del senato. Ha diritto di voto solo ed esclusivamente quando si verificano situazioni di parità.
(3) Il “Partido Justicialista” è la formazione politica di Juan Domingo Peròn. Una grande tenda con dentro di tutto e di più. La vedova Kirchner rappresenta l’ala di sinistra, oggi egemone. L’altra grande formazione argentina è l’ “Union Civica Radical” altra grande tenda non ideologicamente definibile con dentro di tutto e di più.
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