Serie A: Milan, Scudetto a 1 punto

CATANIA – CAGLIARI 2-0
CESENA – INTER 1-2
CHIEVO – LECCE 1-0
FIORENTINA – UDINESE 5-2
MILAN – BOLOGNA 1-0
NAPOLI – GENOA 1-0
PARMA – PALERMO 3-1
SAMPDORIA – BRESCIA 3-3
BARI – ROMA 2-3
LAZIO – JUVENTUS 0-1
Ancora una giornata piena di sorprese quella che è stata portata a termine stasera col Monday-night match Lazio – Juventus. Vincono le prime della classe ed il Milan è oramai ad un solo passo dal tricolore invano agognato dal Maggio 2004. La Serie A inizia a dare le sue sentenze: il Bari è retrocesso ufficialmente settimana scorsa, il Brescia sembra essere spacciato da questa giornata. Per la lotta-Champions gett benzina sul fuoco della rivalità fra le Romane, con l’Udinese sparagnina pronta ad approfittare di queste scaramucce, ed una Juve mai doma sperare ancora.

Andiamo con ordine.

Cardio-Inter. Sabato pomeriggio una “Pazza-Inter” spara le sue cartucce sperando in una rimonta che avrebbe dell’incredibile. Il solo Pazzini, doppietta al cardiopalma in zona-Cesarini, al 91esimo e al 95esimo, supplisce alle carenze della squadra di Leonardo che era passata in svantaggio in apertura del secondo tempo con la rete di Budan.

Splendidi tifosi. In serata anche il Napoli, nel “derby degli amici” (le tifoserie infatti sono gemellate), in mezzo ad uno spettacolo che vorremmo vedere più spesso sugli spalti sostituire risse e lanci di oggetti, risponde a dovere restando ad un’incollatura dal secondo posto. Hamsik a 10 minuti dal termine della gara mette la palla in rete e garantisce ai partenopei la vittoria.
È successo nella giornata dedicata alla Beatificazione di Papa Wojtyla e ai lavoratori italiani:
Goal scudetto. Al Milan, apparso poco lucido ed in calando rispetto alle ultime uscite, basta una piccola “magia” di Flamini per portare a casa l’1-0 e 3 punti che sanno di scudetto.

Suicidio Brescia. Il Brescia probabilmente perde al 91esimo la possibilità di restare in Serie A subendo da Mannini il goal-pareggio dopo che è passata in vantaggio per ben 3 volte (1 rete Eder, 2 Caracciolo) e per 3 volte è stata raggiunta (oltre a Mannini buona doppietta di Pozzi che sembra rinvigorito dopo l’infortunio patito a gennaio). Adesso la formazione di Iachini è distante 5 punti dalla quota-salvezza rappresentata adesso dalla stessa Sampdoria che non si arrende all’idea di retrocedere dopo una stagione tribolata iniziata coi preliminari di Champions.

Salvezza-Chievo, Lecce nei guai. Rigoni, con una zampata felina al 56esimo firma la rete che porta il Chievo oltre la “magica” quota 40 che vuol dire salvezza. Gli uomini di Pioli giustamente festeggiano la vittoria. I De Canio-boys invece adesso si vedono distanziati di 1 punto dalla salvezza. Sarebbe un peccato se la Puglia scomparisse in un anno dalla serie A perdendo entrambe le sue due squadre.

Dall’Argentina con furore. Anche il Catania appare oramai quasi salvo, a quota 40, dopo una partita che solamente il “sangre caliente” dei tantissimi argentini a disposizione dello stesso tecnico sudamericano Simeone poteva portare a casa. Come spesso accade nelle partite degli etnei, fanno tutto loro: Espulsione di Alvarez che sembra inguaiare non poco la partita, poi Silvestre-Bergessio (alla terza marcatura stagionale) chiudono la gara.

La rivincita dei delusi. Dopo una stagione tribolata, vuoi per scarsa forma, per infortuni o per molte panchine, i delusi viola si riscattano. Vargas, già più pimpante nelle ultime settimane, piazza un eurogoal, mentre i due “oggetti misteriosi” viola D’Agostino e Cerci mettono a segno una doppietta ciascuno (per l’ala romana è la seconda in una settimana). A nulla valgono per i bianconeri, affiancati al quinto posto dalla Roma, le reti di Pinzi (in semirovesciata) e Asamoah.

Disastro Sirigu. In una partita che sa di salvezza per i bianco-scudati, non si può non sottolineare la brutta prova del futuro portierone della nazionale che sbaglia un rinvio permettendo al Parma di segnare un comodo goal. Per il resto da segnalare il ritorno alla rete dell’astro argentino Pastore.

Cuore-Roma. In una gara che alza la media rigori ed espulsioni a partita (3 e 3 rispettivamente) una Roma ridotta in 9 per due ingenuità (una dubbia) di De Rossi e Perrotta vince al 93esimo contro un Bari che onora il suo campionato nonostante sia già virtualmente in Serie B da una settimana. Da segnalare Totti che, con la sua doppietta (sarebbe stata tripletta se non avesse sbagliato il secondo rigore aseegnato ai giallorossi), scavalca Roberto Baggio giungendo a 206 reti in serie A. La rete della vittoria la sigla però Aleandro Rosi. Per il Bari vanno a segno Bentivoglio dal dischetto ed il norvegese Huseklepp.

Un po’ di Pepe. Nel Monday night la Juve di Delneri passa per 1-0 dopo essersi difesa per la maggior parte della gara con un tiro di Pepe deviato da Scaloni che si insacca nella porta dei biancocelesti permettendo ancora un po’ di sognare ai tifosi juventini e gettando quelli laziali in un piccolo incubo.

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