Francia, l’estate dei veleni



Quando metti il fango nel ventilatore, gli schizzi colpiscono un po’ tutti. E’ quanto accaduto in Francia. Gli schizzi di fango originati dall’affaire-DSK hanno colpito François Hollande, divenuto il favorito numero 1 per la nomination socialista dopo l’esclusione di Strauss-Kahn. Le accuse di stupro rivolte all’ex presidente dell’FMI hanno riportato in auge un’altra torbida vicenda che riguardava Strauss-Kahn. La giornalista Tristane Banon, nel 2007 aveva apertamente accusato Strauss-Kahn di averla molestata. Le accuse della Banon sono tornate a galla e la giornalista ha deciso di denunciare definitivamente Strauss-Kahn. In che modo questa faccenda riguarda Hollande? Secondo la madre di Tristane Banon, l’ex deputata socialista Anne Mansouret, Hollande, all’epoca ancora segretario del Partito Socialista, avrebbe tentato di coprire Strauss-Kahn e cercato di convincerla a dissuadere la figlia a procedere contro Strauss-Kahn. Hollande, sentito dai pm a Parigi ha negato le accuse e ha intimato la stampa a non utilizzare la cosa in funzione politica.

Solidarietà da parte della rivale numero 1 di Hollande per la conquista della candidatura, Martine Aubry, a sua volta nel mirino della rete. Il principale bersaglio della rete è il marito di Martine, Jean Louis Brochen. Il secondo marito di Martine Aubry è stato soprannominato “l’avvocato halal” per aver difeso in tribunale delle ragazze islamiche che volevano portare il velo a scuola, il gruppo hip-hop islamico Sniper, noto per ritornelli anti-francesi ed anti-israeliani, e un’associazione vicina all’intellettuale islamista Tariq Ramadan. Come se non bastasse la stessa sindaca di Lille è nel mirino delle voci della rete che la apostrofano come un’alcolista, una lesbica repressa e una malata di tumore. Furibonda Martine Aubry ha minacciato di adire le vie legali e ha chiamato personalmente coloro che ritiene responsabili di queste voci, l’ex ministro della cultura Tourbon e il capo di gabinetto dell’Eliseo, Fremont. L’UMP contrattacca per bocca di Copè che ricorda gli exploit della signora che paragonava Sarkozy a Madoff e che incolpava l’Eliseo dell’affaire DSK. Fango e veleni condizionano questi primi scorci di campagna elettorale, una campagna che si annuncia infuocata. Le stesse primarie socialiste non sembrano essere tranquille, come è noto infatti i rapporti personali tra i due favoriti, Hollande e Aubry sono pessimi, tanto che “Le Nouvel Observateur”, la gazzetta ufficiosa della gauche caviar, ha dedicato un ciclo di articoli all’odio personale tra i due dal titolo eloquente “Hollande-Aubry, perché si detestano”. Fango, veleni, accuse, pettegolezzi, acidità, rivalità personali all’ombra della torre Eiffel, i programmi possiamo anche lasciarli nel cassetto, tanto a chi importano?
Giovanni
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