It’s Thursday! (ancora 197 settimane)

UN GIOVEDÌ TRA… 197 SETTIMANE

Cari amici ed amiche di SP.com, vorrei proprovi una novità “lombarda”. Come ben sapete, nel Regno Unito si vota sempre al giovedì. E quindi mi sono detto: “Perché non scrivere ogni giovedì dell’andamento dei sondaggi in vista delle prossime elezioni generali (giovedì 7 maggio 2015, se tutto va bene…)”? Questo spazio si chiama “It’s Thursday!” (“È giovedì!”)

Last Thursday

Ultima edizione di It’s Thursday (7 luglio 2011). Saltata una settimana per via delle vacanze dell’editor!

The Numbers

Questa sezione è dedicata alla proiezione settimanale dei sondaggi.

La mia proiezione settimanale usa gli ultimi dati YouGov (noto sondaggista che lavora soprattutto per News Corp., il gruppo di Rupert Murdoch) inseriti in un modello con differenza tra Inghilterra, Scozia e Galles, dando per acquisiti i 18 seggi nordirlandesi che vanno ad “altri”.

Come già detto nell’edizione precedente, i numeri usati per la proiezione sono una media aritmetica dei numeri degli ultimi tre giorni rilevati precedenti il giovedì (normalmente lunedì-martedì-mercoledì, ma il sondaggio YouGov non c’è ogni giorno della settimana…).

Ecco quindi i numeri. Attenzione: per motivi di assenza per vacanze, l’ultima edizione è di due settimane fa!

Per quanto concerne i seggi, vi propongo da oggi il breakdown per nazione costituente del Regno Unito (ENG per l’Inghilterra, SCO per la Scozia, WAL per il Galles e NIR per l’Irlanda del Nord).

CON 36.0% (INV da giovedì 7 luglio),
259 seggi (-47 dalle ultime elezioni generali del 2010, +6 da giovedì 7 luglio)
così divisi ENG 240 (INV) / SCO 4 (INV) / WAL 15 (+6)

LAB 42.7% (-0.3% da giovedì 7 luglio),
349 seggi (-3 da giovedì 7 luglio), MAGGIORANZA ASSOLUTA +23
(+91 dalle elezioni generali)
così divisi ENG 283 (INV) / SCO 43 (+3) / WAL 23 (-6)

LIB 9.3% (-0.4% da giovedì 7 luglio),
16 seggi (-41 dalle ultime elezioni generali, +2 da giovedì 7 luglio)
così divisi ENG 10 (INV) / SCO 5 (+2) / WAL 1 (INV)

Altri 12.0% (+0.7% da giovedì 7 luglio),
26 seggi (-5 da giovedì 7 luglio)
così divisi ENG 0 (INV) / SCO 7 (-5) / WAL 1 (INV) / NIRL 18 (INV)

Commento: malgrado lo scandalo “News of the World” (“The Buzz” sotto vi farà capire meglio di cosa si tratta) la situazione è molto stabile anche se nelle nazioni del Regno le cose un po’ sono cambiate. In Scozia inanzittutto dove il trend che vedeva i nazionalisti in crescita sta nettamente scemando e siamo tornati alla situazione dell’ultima general election. Nel Galles poi dove i numeri per i CON si fanno molto interessanti: con un’ulteriore progressione (attualmente valgono circa il 38.5% contro il 41.5% dei LAB) i seggi conquistati dai Tories nel Galles potrebbero diventare una ventina.

Per i LIB i numeri inglesi continuano ad essere preoccupanti, mentre tragono vantaggio dalla debolezza dell’SNP per riconquistare posizioni nella terra di William Wallace.

The Buzz

In questa sezione: l’argomento politico della settimana. Con l’aiuto di “Le Figaro”.

Quello che nel Regno Unito è stato ribattezato “Hackgate” (questo suffisso -gate proviene naturalmente dalla madre di ogni scandalo politico contemporaneo, il Watergate) è un fenomeno mediatico, politico e sociale di grande proporzione. C’è chi lo definisce (e siamo nel Regno Unito, dove l’esagerazione si usa con grande moderazione!) “il più grande scandalo britannico del dopoguerra”.

Per darvi un’idea delle – momentanee – conseguenze di Hackgate, considerate questo: un giornale domenicale pubblicato dal 1866 chiuso in tre giorni, due dei suoi (ex) dirigenti arrestati, dimissioni per i due ufficiali di massimo rango della polizia di Londra, audizione davanti ad una commissione parlamentare di Rupert Murdoch e del suo figlio, James…

E tutto ciò in meno di una settimana!

Cos’è “Hackgate”? È uno scandalo su azioni illecite da parte di giornalisti e poliziotti nel uso di intercettazioni e altre attività legate alla ricerca di informazioni diventate materia prima per il giornale “News of the World” del gruppo News Corporation di Rupert Murdoch.

Tutto ebbe inizio nel 2003: in quel anno fu pubblicato da un ex giornalista un libro che raccontava quanto fosse facile “penetrare” in modo illecito nei sistemi di segreteria telefonica per ottenere preziosi scoop. Inoltre il libro accusava il giornale “News of the World” di fare uso di questi metodi. Il giornale negò, ma disse che gli era già capitato di pagare poliziotti per ottenere degli “scoop”…

Due anni più tardi, dei membri della famiglia reale britannica (le cui storie forniscono circa 1/3 del materiale di News of the World, un altro terzo sono storie di “anatomia” e l’ultimo terzo sono notizie in generale con un interesse particolare per la cronaca nera) si stupiscono di leggere in un edizione di “News of the World” informazioni riservatissime: si potevano solamente ottenere “penetrando” nella segretaria telefonica privata. Così suona il primo campanello d’allarme e parte un’inchiesta di Scotland Yard.

Altre denuncie di questo genere e altri elementi (si scopre che le “penatrazioni” sono state più di 4000, a scapito di celebrità del mondo dello spettacolo, della moda, dello sport, del cinema…) portano nel 2006 alla prima svolta: vengono arrestati Goodman, un giornalista di News of the World e Mulcaire, un investigatore privato. La responsabilità del giornale stesso viene esclusa dall’inchiesta di Scotland Yard e da quella interna.

Poco dopo abbiamo il primo elemento politico: Andy Coulson, dirigente di News of the World, si dimette pur negando ogni sua conoscenza delle attività illeciti. Nel giro di qualche mese diventa direttore della comunicazione per il Partito Conservatore britannico.

Da questa assunzione di Coulson alle elezioni generali del 2010 passano tre anni. Durante questo periodo viene formata una commissione d’inchiesta del parlamento britannico. Poco prima delle elezioni vengono resi note le sue conclusioni: questa volta la responsabilità del giornale stesso e dei suoi dirigenti è sottolineata più volte. Nel frattempo continuano le denuncie e rivelazioni da parte di ex giornalisti sulle pratiche poco pulite di “News of the World”.

Quando all’inizio del 2011 viene riaperta l’inchiesta della polizia, Andy Coulson annuncia le proprie dimissioni per evitare “problemi” al governo ormai insediato da qualche mese a Downing Street. A partire da quel momento, la situazione si fa sempre più brutta e si scoprono cose davvero sconvolgenti.

In circa due mesi (giugno-luglio del 2011) viene a galla tutto il marcio. Praticamente quello che sembrava essere un fenomeno che colpiva esclusivamente le sfere alte della società si rivela come immanente a tutto il paese: ad essere state vittime delle intercettazioni (non solo delle segreterie ma delle utenze stesse quindi) cittadini comuni ma con una certa importanza mediatica. I casi più clamorosi sono quelli di Milly Dowler, ragazzina il cui rapimento ha colpito tutto il Regno Unito, di famigliari di soldati uccisi in missione in Afganistan, e di parenti delle vittime degli attentati terroristici del 7 luglio 2005. Semplicemente shocking.

Inoltre l’inchiesta di Scotland Yard scopre un sistema di vera e propria corruzione all’interno della polizia di Londra (la Metropolitan Police). Questa accelerazione nello squallore mediatico porta in pochissimo tempo alle dimissioni già citate e alla decisione storica (e velocissima) di chiudere “News of the World”.

La politica decide di agire (con un nuova e più corposa inchiesta parlamentare), anche perché il “caso Coulson” si fa decisamente scomodo per il premier Cameron, che ha assunto una persona che sembra essere stata centrale ad un sistema a dire poco criminale…
Inoltre gli viene rimproverato di avere avuto rapporti molto (troppo?) stretti con la dirigenza di News of the World…

Dall’altra parte non è un segreto che il “New Labour” che ha governato il Regno Unito dal 1997 al 2010 non era per niente estraneo a tale amicizia e vicinanza con i media di Murdoch. E governava proprio durante gli anni più bui delle pratiche di “hacking”. Così è un po’ tutto il sistema mediatico e i rapporti con il mondo politico che viene rimesso in discussione.

L’ultima vittima dello scandalo è stato il progetto di Murdoch di completare l’acquisto di BSkyB, rete televisiva cugina britannica di Sky. Con questo scandalo, questo acquisto è sembrato semplicemente… too much.

Gli sviluppi dell’ “Hackgate” sono ancora incerti. Quello che è chiaro è che le sue conseguenze si faranno ancora sentire per tanto tempo, e non solo nel Regno Unito.

(Comunque “News Corporation” non è solo un “impero del male”… Sono loro che danno mandato a YouGov di eseguire i sondaggi “tracker” che usiamo in “The Numbers” ogni settimana. Quindi “Thank you very much, Rupert!”)

“It’s Thursday!” vi abbandona – di nuovo – per una settimana di vacanza ma dovrebbe tornare giovedì 4 (o addirittura 11) agosto 2011. Intanto venite a trovarmi nei commenti.

See you soon !

your LombardoButNotRebelliousTowardsTheRepublic

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