Il 9 luglio è la data di nascita di questo traballante paese il quale è già diventato l’oggetto del desiderio di molti…europei, americani, cinesi , allettati dalle potenziali risorse naturali in primis il solito petrolio.
Ma facciamo un passo indietro ..
L’Equatoria era una terra sconosciuta ai più, abitata da tribù nilotiche e non nilotiche in perenne guerra tra loro e dilaniata dalla caccia agli schiavi ma all’inizio dell’800 alcuni esploratori (accompagnati dalle rassicuranti truppe coloniali britanniche) mandati dal kedivè d’Egitto riuscirono a imporre un fragile ordine tra quelle turbolente genti istituendo la provincia d’Equatoria …il tutto ovviamente sotto l’attenta e interessata benedizione della regina Vittoria .
Il Sudan però si dimostrerà ben presto una colonia molto difficile da controllare e nemmeno il versatile generale britannico Charles George Gordon (ricordate il film “Khartoum” con Charlton Heston?) riuscirà nell’intento di sedare le insurrezioni che infuriavano nella vastissima colonia.
Da quel momento e fino a pochi giorni fa il Sud Sudan è stato parte del Sudan seguendone le fortune e le sfortune ma soprattutto queste ultime .
Indipendente dal 1956 e governato da giunte militari il gigantesco Sudan nasce già con un enorme problema al suo interno…le regioni meridionali infatti sono abitate da popolazioni sub-sahariane animiste e cristiane le quali hanno sempre mal sopportato il predominio dei sudanesi del nord musulmani e di etnia araba camitica e semitica che di fatto hanno a loro volta ghettizzati i concittadini del sud.
La situazione non poteva reggere a lungo e dopo alcune guerre civili e un paio di milioni di morti , nel 2004 con la pace di Naivasha le parti in guerra , l’Esercito di Liberazione Nazionale (per il sud) e il governo di Khartoum per il nord , si accordano per la spartizione del potere e si impegnano a indire un referendum per la secessione del sud dal nord.
Il referendum , che si tiene a gennaio,vede la schiacciante vittoria del si e sancisce la separazione di questi popoli che la storia aveva costretto a vivere da separati in casa.
La proclamazione ufficiale si è avuta , come si diceva, il 9 luglio durante una colorita cerimonia a Giuba alla presenza di vari capi di stato africani e mondiali , a cui anche l’Italia ha preso parte catapultando nella ridente capitale sud sudanese un semplice sottosegretario (Frattini era al mare chissà…?), e dimostrando ancora una volta quanto la “politica africana” conti per la Farnesina .
Grande “scompiglio e imbarazzo diplomatico” ha creato per le rispettabili delegazioni europee e occidentali la presenza alla cerimonia dello stesso presidente “nord sudanese” Omar Al Bashir per il quale la Corte Penale Internazionale ha emesso un mandato d’arresto per genocidio, crimini contro l’umanità, e crimini di guerra commessi nella altrettanto sfortunata regione del Darfur …ma questa è un’altra storia.