Berlino
Burgermeister: Klaus Wowereit (SPD)
Coalizione: SPD-Linke
Seggi al Bundesrat: 3
Abgehordnetenhauswahl 2006
SPD 30,8%
CDU 21,3%
Linke 13,4%
Grunen 13,1%
FDP 7,6%
Bundestagswahl 2009
CDU 22,8%
SPD 20,2%
Linke 20,2%
Grunen 17,4%
FDP 11,5%
Non ci dovrebbe essere molto da scrivere sulle elezioni che in queste ore stanno impegnando la capitale teutonica. I sondaggi segnalano lo stesso trend che in questi mesi abbiamo visto identico negli altri lander, con la coalizione governativa costantemente battuta e i Verdi arrembanti. Nel 2006 il caso berlinese fece scalpore a livello nazionale per la scelta del sindaco social-democratico Klaus Wowereit di non confermare la Grosse Koalition uscente con la CDU, sostituendo la formazione della Merkel con Die Linke nella giunta cittadina. Una scelta che provocò critiche e dibattiti a suo tempo, ma che venne poi imitata nel Land circostante del Brandeburgo. Wowereit, che nel 2009 era uno dei favoriti per il ruolo di sfidante della Merkel, non sembra avere grossi problemi. C’avevano provato i Verdi, che sull’onda di sondaggi molto promettenti, avevano deciso di candidare un pezzo da 90 come Renate Kunast, capolista alle elezioni federali del 2009. Sembra però che la popolarità personale di Wowereit abbia retto all’impatto col boom ecologista e che la Kunast, contrariamente a quanto sembrava qualche mese fa, non sia in grado di insidiare realmente la poltrona del borgomastro uscente. L’unico dato realmente interessante che potrebbe emergere da queste elezioni è il successo del “Partito dei Pirati”. La formazione, nata quasi per scherzo un paio d’anni fa, secondo alcuni sondaggi dell’ultim’ora sarebbe in grado di passare l’asticella del 5%. Per Infratest Dimap i “Pirati” sarebbero addirittura al 6,5% . Un dato che, se confermato, andrebbe ad aggiungersi all’ormai conclamata crisi dei partiti tradizionali in Germania e in Europa. Riuscirà l’abbordaggio dei Pirati all’Abgeordnetenhaus? Ancora poche ore e lo scopriremo. Per quanto riguarda l’esito finale, la coalizione tra SPD e Die Linke potrebbe non riuscire a mantenere la maggioranza, ma poco importa perché, anche qualora la coalizione in carica perdesse la maggioranza, c’è sempre la ruota di scorta ecologista a cui appoggiarsi.
Giovanni
