Secondo giro sulle primarie repubblicane. Rick Perry continua la sua cavalcata, allungando fino al 25% con oltre 8 punti su un affannato Romney.
La strada è ancora lunga e si voterà nei singoli stati, come da tradizione, in momenti differenti.
Ad aprire le danze sarà l’Iowa (IA) il 6 febbraio, a seguire ci sarà il New Hampshire (NH), forse il 14 febbraio, ed il Nevada (NV) il 18 febbraio. Il 28 febbraio sarà la volta della South Carolina (SC).
Queste consultazioni (2 caucus* [IA e NV] e 2 primarie** [NH e SC]) saranno molto importanti nonostante si tratti di stati di secondaria importanza perchè lanceranno (o affosseranno) le candidature; nel 2008 Giuliani snobbò queste tappe, puntando tutto sul Super Tuesday (uno dei martedì successivi, nel 2008 fu il 5 febbraio, quest’anno non dovrebbe essere così super) e sbagliò, finendo affossato in Florida mentre la candidatura di McCain spiccava il volo.
Occhio quindi a queste prime 4 consultazioni. Vediamo alcuni dati nel dettaglio.
IOWA (IA06): Bachmann 19,7%; Romney 19,3%; Perry 19,0%; Paul 12,3% [media RCP]. La partita è assolutamente aperta, se le cose continuassero come ora e Perry dovesse vincere in Iowa, la situazione sarebbe ben delineata, se dovesse spuntarla Bachmann o Romney, Perry rimarrebbe l’assoluto favorito ma con un margine d’incertezza più consistente. Attenzione a Ron Paul, sembra un pò staccato ma è lì ad una manciata di punti. TOSS-UP
NEW HAMPSHIRE (NH04): Romney 32,0%; Bachmann 13,3%; Paul 10,0%; Perry 9,7% [media RCP]. Partita praticamente chiusa, qui vince Romney, gli altri fanno da contorno, Perry non ha molto presa, raccoglie meno del 10% a fronte di un 25% nazionale. ROMNEY SOLID
NEVADA (NV06): Romney 31,0%; Perry 18,0%; Bachmann 10,0%, Palin 10,0%, Paul 9,0% [ultimo sondaggio RCP]. L’ultimo sondaggio risale a fine luglio quando Perry non si era ancora ufficialmente candidato. Chi scrive è convinto che al prossimo rilevamento i rapporti potrebbero essere invertiti, per il momento ci limitiamo ad essere prudenti e a non sopravvalutare il vantaggio di Romney. TOSS-UP
SOUTH CAROLINA (SC09): Perry 33,5%; Romney 16,5%; Bachmann 10,5%, Palin 10,0% [media RCP]. Due sondaggi recenti (PPP e Magellan Strategies), entrambi concordano nell’assegnare un vantaggio monstre, praticamente incolmabile a Rick Perry che da quando è uscito allo scoperto ha umiliato Romney, in testa fino a quel momento. PERRY SOLID
Passiamo ad altro, guardiamo in avanti di qualche mese, fino a novembre 2012. Ci sono molti sondaggi, qui vi postiamo quelli dell’ultima settimana più una tabella con la media RCP di tutti i candidati GOP contro Obama. In questa fase di avvicinamento non ci occuperemo direttamente dei collegi elettorali, al momento non avrebbe molto senso, tuttavia vi posteremo eventuali sondaggi degli stati chiave.
Sondaggi recenti nazionali
– Rasmussen Report 30/08: Perry +3%
– Quinnipiac 27/08: Perry -3%
– Quinnipiac 27/08: Romney PARI
– Quinnipiac 27/08: Bachmann -9%
– Quinnipiac 27/08: Palin -14%
– Rasmussen Report 26/08: Bachmann -8%
– Rasmussen Report 26/08: Romney -4%
Sondaggi recenti statali
– Franklin & Marshall 01/09: Pennsylvania (PA20), Romney -6%
– Franklin & Marshall 01/09: Pennsylvania (PA20), Perry -11%
– Franklin & Marshall 01/09: Pennsylvania (PA20), Bachmann -19%
– Mason-Dixon 25/08: Florida (FL29), Perry +1%
– Mason-Dixon 25/08: Florida (FL29), Romney +8%
– Mason-Dixon 25/08: Florida (FL29), Bachmann -2%
– PPP 24/08: Iowa (IA06), Perry -13%
– PPP 20/08: Iowa (IA06), Romney -10%
– PPP 24/08: Wisconsin (WI10), Perry -10%
– PPP 24/08: Wisconsin (WI10), Romney -5%
– Magellan Stretegies 23/08: Florida (FL29), Perry +7%
– Magellan Stretegies 23/08: Florida (FL29), Romney +10%
– Magellan Stretegies 23/08: Florida (FL29), Bachmann +1%
Tutte le percentuali sono rispetto ad Obama
* i caucus sono più o meno delle riunioni tra gli attivisti di un determinato partito, questi votano e scelgono il loro candidato
** le primarie sono rivolte anche ai non militanti e sono aperte o chiuse. Quelle aperte vedono la potenziale partecipazione di qualunque cittadino iscritto nei registri elettorali, quelle chiuse consentono il voto agli iscritti nei registri tra le fila repubblicane o democratiche. Negli USA infatti per votare occorre registrarsi in apposite liste, al momento dell’iscrizione ci si iscrive tra i democratici, tra i repubblicani o tra gli indipendenti, a quel punto puoi partecipare alle primarie aperte di qualunque partito o a quelle chiuse del partito da te scelto.