(diamo un futuro ai nostri figli)
Nota per i Lettori
Funny King e Martino hanno lanciato una proposta per una riduzione di 200 miliardi di Spesa Pubblica. Questo l’ultimo capitolo.
I capitoli precedenti (cliccate sulla voce per vederli)
Premesse (Gli Attivi del Conto patrimoniale della PA)
Sulla base di stime risalenti al 2001-2004 per MEF, Edoardo Reviglio ha presentato col Governo la Stima del valore di mercato (mld €) seguenti:
– Cassa e disponibilità: 276
Ad agosto 2001 le Riserve Ufficiali ed altre attivita’ in valuta estera erano pari a 134 miliardi, di cui quasi 100 in Oro ed il resto in valute, i Depositi Amministrazioni Pubbliche presso la Banca d’Italia, contabilizzati nel Conto Disponibilita’ del Tesoro e fondo ammortamento erano pari a 44 miliardi, i Depositi Amministrazioni Pubbliche presso Banche e Fondi Monetari residenti pari a 38 miliardi, il resto in cassa e risparmi delle amministrazioni locali.
– Intangibles: 78
– Partecipazioni: 132
Le quote partecipate dallo Stato (Eni, Enel, Finmeccanica) in societa’ quotate valgono circa 17 miliardi.
Lo stato ha importanti quote in societa’ non quotate (Postem RAI, Fintecna, Sace, CDP, Enav, Ferrovie, ANAS, etc) la cui stima decisamente conservativa e’ di 28 miliardi.
Le quote partecipate dagli enti locali (A2A, HERA, ACEA, etc) in societa’ quotate valgono circa 4 miliardi.
Le società di capitali non quotate partecipate dagli enti locali sono ben 5.500 (+20% tra il 2003 ed il 2009). I soli costi di funzionamento dei CDA sono stimabili i 2,5 miliardi, con 24.300 membri dei CDA e ben 80.000 membri degli organi societari (cda, collegi sindacali) e consulenti.
– Immobili: 425
– Risorse naturali: 176
Il Tesoro rileva che alla data del 31 marzo 2011 sono stati acquisiti dati da oltre la metà delle Amministrazioni Pubbliche. Sono stati censiti oltre 530.000 unità immobiliari per una superficie che supera i 222 milioni di m2 e quasi 760.000 terreni per un’estensione di circa 13 miliardi di m2. Il presunto valore di mercato si attesta, per le unità immobiliari, tra i 239 e i 319 miliardi di euro, e da 11 a 49 per il terreni; i valori inferiori e superiori delle due stime derivano dall’aver applicato alle superfici censite i prezzi di mercato, rispettivamente minimi e massimi, rilevati dall’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia del Territorio, per gli immobili, e dall’Istituto Nazionale di Economia Agraria, per i terreni. Considerando che sono state censite sono poco piu’ della meta’ degli immobili, la valutazione di 425 miliardi indicata da Reviglio, e’ senza dubbio prudenziale.
Per quanto concerne gli immobili, si stima che il 12% siano liberi, ed una quota del 40% circa sia legato ad edilizia residenziale pubblica. Inoltre gli spazi occupati dalla PA sono ampiamente sovrabbondanti.
– Crediti e anticipazioni attive: 240
Trattasi essenzialmente di crediti fiscali. Reviglio indica un valore di libro di quasi 370 miliardi (ma i dati sono di diversi anni fa che probabilmente s’e’ ampliato) ed un valore di realizzo presumibile massimo poco superiore ai 100 miliardi.
In queste voci ci sono le multe non pagate, canone RAI non pagati, le tasse degli anni scorse notificate a “presenti” evasori e non pagate, etc.
– Beni culturali: 37
– Beni mobili: 48
– Totale: 1.815
Le Stime sono vecchiotte, ed e’ presumibile che se fossero aggiornate il totale degli attivi sarebbe superiore (specialmente per la voce immobili).
Il Patrimonio e’ per il 67% nelle mani degli enti locali, e 33% dello Stato (ricordiamo che i debiti sono relativi agli enti locali solo per il 6%).
I proprietari sono ben 9.000 (Stato, Regioni, Comuni, Provincie, Enti, etc)
La quota “fruttifera” e’ pari a 571-675 miliardi e questa rende lo 0,9% (e di recente il governo s’e’ posto l’obiettivo di arrivare a 5,7% a lunghissimo termino) e le concessioni (escludendo le frequenze) rendono meno di 3 miliardi all’anno..
Il Governo ha presentato un piano di valorizzazione e cessioni preliminare, timido ed a lunghissimo termine, che trovate nei link allegati.
Proposta Operativa di Dismissione di 200 miliardi in 4 anni
DISMISSIONE IMMOBILI E TERRENI PER 100 MILIARDI
- L’operazione fu fatta anche nel 1999-2010 facendo incamerare 26 miliardi, ma fu un’operazione parziale. In questo caso verrebbe fatta a piu’ largo spettro.
- In pratica si venderebbero gli Immobili e Terreni attualmente Liberi, piu’ quelli liberabili attraverso l’ottimizzazione degli spazi occupati dalla PA secondo criteri privati
- Le dismissioni avverranno attraverso cartolarizzazioni e tramite aste on line dirette degli immobili, o su base singola, o su base di gruppi di immobili, sia a privati, sia a societa’. Parliamo di circa 150.000 unita’ immobiliari per 60-70 milioni di m2, ed altrettanti terreni. Le vendite avverranno a prezzi di base d’asta del 30% inferiori ai valori di mercato.
- Considerando la ritrosia degli enti locali ad attuare le dismissioni, verranno fissati target di vendita annua; il mantenimento di tali obiettivi consentira’ a tali enti di incamerare il 100% della cifra incassata (a deperimento dei debiti locali), mentre il non mantenimento, implichera’ l’intervento dello stato centrale nelle operazioni di vendita per l’ammontare differenziale rispetto al target, operando direttamente tramite cartolarizzazioni, e riducendo la quota di proventi degli enti locali al 50%.
DISMISSIONE DIRITTI CO2 PER 10 MILIARDI
- E’ la cifra stimata dal Tesoro
CESSIONE DEI CREDITI PER 60 MILIARDI
- L’operazione fu fatta anche nel 1999-2005 facendo incamerare 26 miliardi, ma fu un’operazione parziale. In questo caso verrebbe fatta a piu’ largo spettro.
DISMISSIONI DI PARTECIPATE PER 30 MILIARDI
- Le operazioni fatte tra il 1994 ed il 2010 hanno consentito di incamerare 140 miliardi; onestamente alcune furono svendite, ed altre furono razionali.
- Tali dismissioni non interesserebbero le societa’ strategiche per la nazione (ENEL, ENI, Ferrovie, societa’ operanti in certi settori di pubblica utilita’, etc), ma certamente interesserebbero ogni settore non strategico a livello nazionale.
- Considerando la ritrosia degli enti locali ad attuare le dismissioni, verranno fissati target di vendita biennali; il mantenimento di tali obiettivi consentira’ a tali enti di incamerare il 100% della cifra incassata (a deperimento dei debiti locali), mentre il non mantenimento, implichera’ l’intervento dello stato centrale tagliando agli enti locali i trasferimenti.
Proposta Operativa di Valorizzazione dei Beni
Rimandiamo alle proposte presentate da Reviglio nella presentazione nei LINK sotto, in modo chiaro e completo.
Nella relazione si fissa un obiettivo di rendimento del 5,7% dall’attuale 0,9% dei cosiddetti “Beni fruttiferi” (pari a 571-675 miliardi), ma non viene indicato l’orizzonte temporale.
Riteniamo le misure ipotizzate di buon senso.
Considerando che abbiamo ipotizzato quote di dismissioni, ma al tempo stesso l’ammontare fruttifero forse e’ sottostimato, riteniamo che su una base fruttifera di 550 miliardi, realisticamente si possa arrivare con criteri semplici di buona gestione ad un rendimento del 3,5% entro 4 anni, che equivalgono ad un extragettito annuo di 15 miliardi a regime.
Conclusioni
L’insieme delle misure adottate consentira’ prudenzialmente la riduzione di 16 miliardi della voce interessi pagati dallo stato, 8 miliardi per gli interessi legati ai 200 miliardi venduti che andrebbero utilizzati al 100% alla riduzione del debito pubblico (target raggiungibile entro 4 anni), ed altri 8 miliardi per una riduzione dei rendimenti pagati per interessi conseguente alla maggiore affidabilita’ dello stato e degli enti locali (target raggiungibile dopo 8 anni, in conseguenza dell’inerzia a muoversi del debito in conseguenza alla lunga vita dello stesso)
Questo post, intervenendo sugli interessi e’ da leggere in simbiosi con il post su ETF Italia, che ipotizzava un’abbattimento delle spese per interessi per 15 miliardi, portando il totale a 31 miliardi.
Considerando pero’, che parte degli effetti si eliderebbero e volendo dimostrare prudenza, visti i tempi di crisi che corrono, riduciamo di 10 miliardi i risparmi complessivi ottenibili sugli interessi (totale 21 miliardi) dalla combinazione delle 2 misure.
Link utili
Patrimonio Pubblico Edoardo Reviglio Seminario MEF – 29 settembre 2011
Altri links