CDU-CSU 32,7% (-1,1)
SPD 29,3% (+6,3)
GRUNEN 15,3% (+4,6)
PIRATEN 8,0% (+6,2)
LINKE 7,3% (-4,6)
————
FDP 3,7% (-10,9)
Altri 3,7%
Proiezione Seggi
CDU-CSU 211
SPD 189
GRUNEN 99
PIRATEN 52
LINKE 47
Dando un’occhiata ai numeri si nota una, per certi versi clamorosa, tenuta dei partiti cristiani che perdono pochissimo rispetto al voto del 2009. A pagare l’impopolarità dell’esecutivo è quasi esclusivamente la FDP che, dal massimo storico del 2009 precipita sotto l’asticella del 5% rischiando di sparire dal Bundestag per la prima volta nella sua storia. SPD e Grunen insieme però non riuscirebbero a ottenere nemmeno il 45% e si fermerebbero a 288 seggi su 598, 12 in meno della maggioranza assoluta. A far saltare il banco, che fino a qualche mese fa sembrava dare quasi per scontata la vittoria rosso-verde e l’elezione alla cancelleria federale del social-democratico Peer Steinbruck, è l’esplosione del “Partito dei Pirati”. I media mainstream si sono accorti di questa formazione dopo il loro clamoroso ingresso al parlamento del land di Berlino, dove al loro esordio si sono accreditati di un sorprendente 8,9%. Già nel 2009 i “Pirati” erano stati i migliori tra gli esclusi col loro 1,8%. Chi siano e cosa vogliano ancora non è chiaro, anzi a vedere la sorpresa e lo sgomento con cui i giovanissimi leader di questa formazione hanno commentato il sorprendente botto berlinese, forse che cosa siano per ora non lo sanno nemmeno loro. La tematica che ha portato alla ribalta la formazione teutonica è internet e l’opposizione a politiche liberticide sulla rete, ma per il resto le loro posizioni rimangono un mistero. Nonostante tutto quindi, coi numeri attuali, Frau Merkel rimane la favorita per mantenere la cancelleria. Un indizio di come la SPD si stia orientando verso una riedizione della Grosse Koalition lo si può avere da ciò che è accaduto nel land di Berlino. Dopo le elezioni di settembre sembrava scontato che il borgomastro social-democratico Klaus Wowereit imbarcasse i Verdi in una classica coalizione rosso-verde, ma ad un certo punto le trattative con la capolista ecologista Renate Kunast sono saltate a causa di divergenze insanabili sul prolungamento dell’autostrada A-100. “La SPD non voleva una coalizione, voleva una resa senza condizioni” ha commentato amaramente la Kunast. Saltato il tavolo con gli ecologisti, Wowereit sta ora trattando con la CDU per una Grosse Koalition. Solo un avvenimento locale, o il segnale che gli alti papaveri social-democratici si stanno orientando verso un nuovo accordo con la Merkel? Alle elezioni federali comunque mancano ancora 2 anni e tutto può avvenire, ma ad oggi un ritorno della Grosse Koalition appare di gran lunga l’esito più probabile delle prossime consultazioni teutoniche.
Giovanni