Passiamo subito ai numeri, senza dimenticare la consueta MEDIA+ (seggi Camera) elaborata in questo modo:
CENTRODESTRA: 36,2% (+0,2%) – 189 SEGGI (-110 da oggi)
TERZO POLO PER L’ITALIA: 13,2% (-0,3%) – 69 SEGGI (-13)
UNIONE DI CENTRO: 7,4% (INV) – 38 seggi (INV)
MOVIMENTO CINQUE STELLE: 4,6% (+0,3%) – 24 SEGGI (+24)
ALTRI: 0,8% (–0,2%) – 3 SEGGI (-18)
Commento (voti): l’ultima MEDIA del 2011 segna una – piccola – ripresa del Cdx “classico”, mentre il Terzo Polo ed il Centrosinistra calano.
Certamente a spingere verso l’alto il Cdx non sono le sue componenti governative, bensì la Lega Nord, che torna ad un tonico 9,0% (che rimane sopra il suo dato delle elezioni generali del 2008).
Nel Csx succede l’opposto, o almeno sembra: a crescere è il partito che sostiene il governo Monti, ovvero il PD. Siamo tornati alla fine dell’estate per il partito di maggioranza relativa. Forse bisogna fare una differenza tra chi a questo governo si oppone e chi invece è in bilico, pur avendo un atteggiamento tutto sommato ostile: così si spiega che la FdS salga ad un massimo storico per la MEDIA, e questa tendenza è anche quella che si nota per il M5S di Beppe Grillo (che però aveva sostenuto Monti… 😛 ). IdV e SEL, invece, pagano l’incertezza.
La MEDIA dà il benvenuto al PLI, che con gli “Altri di Cx” supera la soglia fatidica dello 0,1%! Natale buono per i liberali del nostro paese ;-).
Concludiamo con un piccolo commento sull’ApI: ancora in calo, sembra confermarsi la difficoltà legata al ritorno col grande fratello PD.
Ringraziamo il contributo di pdpv che ci consente di avere la distribuzione di Montecitorio sotto forma grafica.
All’esterno i seggi secondo un’elezione con i numeri della MEDIA di oggi. All’interno la composizione attuale della Camera dei Deputati.
Commento (seggi): al PD mancano 8 seggi per ritrovare il livello parlamentare de L’Ulivo del Prodi II (220 seggi) mentre il PdL prenderebbe quasi lo stesso numero di seggi che ottene la sola Forza Italia nel ormai lontano 1996 (129 vs. 123) . Il gruppo Lega Nord Padania di nuovo vicino al prestigioso terzo posto.
Storia della MEDIA
Torna la “Storia della MEDIA”!
Vi siete mai chiesto come andrebbero le elezioni se ci fosse un “remake” delle elezioni generali del 2006? Tra l’altro colgo l’occasione per ricordare la partenza di Tremaglia, il cui contributo segnò in un modo sicuramente non desiderato il risultato elettorale…
Ecco l’andamento delle due coalizioni, ovvero CdL e L’Unione. La prima è composta dell’attuale Cdx, più UdC, FLI ed MpA, mentre L’Unione vede il Csx classico con l’aggiunta di ApI, e senza l’M5S.
Ben prima dell’insediamento di Mario Monti esisteva in Italia una divisione tra partiti cosiddetti “di lotta” e partiti “di governo”. Chiaramente nessun partito può essere messo totalmente in una sola categoria, ma sembra che una dominante ci sia sempre. Abbiamo classificato così i partiti:
Di governo: PD, PdL, UdC, FLI, ApI, MpA
Casualmente 😉 questi sono anche i due gruppi in quanto ad appoggio solido (escludiamo quindi l’IdV) al governo attualmente in carica.
Quindi diamo un’occhiata all’evoluzione di questi due gruppi. Non sarebbe interessante un grafico con i numeri secchi, perché i due sono troppo distanti. Invece abbiamo elaborato un grafico del rapporto Governo/Lotta. A quanto lo stimate?
Possiamo costatare che il valore “naturale” sembra essere tra 2 e 2,5, ovvero più o meno 2/3 di governo, 1/3 di lotta. Ma l’evoluzione è anche interessante. Il periodo referendario sembra aver avuto un effetto notevole sul rapporto governo/lotta, calando fino a 2,1 circa. Qui è stato sicuramente aiutato dalle vittorie di lotta di Luigi De Magistris e Massimo Zedda. Il rapporto poi è cresciuto in modo veloce fino a toccare quota 2,25 e lì inizia quella che potremmo chiamare la “crisi di fiducia istituzionale” che porta il ratio sotto il 2. Sembra invece che l’insediamento del governo Monti sia stato anticipato, visto che attorno al 15 settembre riprende la sua ascesa fino al 2,15. Con la (prima?) manovra, il rapporto è tornato a calare…
Epilogo
Concludo con una piccola citazione:
Se voi pigliate uno a uno tutti a rami della civiltà umana, l’Italiano vi consente che in ciascuno di essi vi siamo inferiori a tutte le nazioni civili. Niuno vi pone il dubbio che le scienze, le lettere, l’industria, il commercio, l’istruzione, la disciplina, l’energia del lavoro sieno in Italia assai inferiori a quel che sono in Francia, in Germania, in Inghilterra, nella Svizzera, nel Belgio, l’Olanda, l’America. Ma poi quando si viene a tirare la somma, v’è sempre una certa cosa, per cui vogliamo persuaderci di essere superiori agli altri. Ebbene questa certa cosa o non c’è, o bisogna dimostrarla coi fatti, se vogliamo che il mondo ci creda, e che noi possiamo risentirne i vantaggi. Se poi dovesse solo servirci di pretesto, per non fare gli sforzi infiniti, e durare le grandi fatiche che le altre nazioni durarono per rendersi civili; allora sarebbe meglio non aver questo dono funesto e misterioso.
(Pasquale Villari sul “Politecnico”, 1866)
Con questo, non ci resta che augurarvi di cuore un felice anno nuovo ed auspicare che malgrado le difficoltà porti a ciascuno di voi felicità, salute e successo.
Ci vediamo nel 2012 (o prima nei commenti)!
il vostro LombardoMaNonRibelleVersoLaRepubblica