Finito lo spoglio per il secondo turno delle elezioni egiziane, confermato il successo dei partiti islamisti che sommati arrivano al 67% dei suffragi e 222 dei 298 seggi finora assegnati. Mancano ancora 200 seggi da assegnare al termine delle prime elezioni del dopo-Mubarak. Il terzo ed ultimo turno delle elezioni egiziane comincerà tra 18 giorni, entro fine gennaio dovremmo avere la composizione completa del primo parlamento del dopo-Mubarak.
Risultati dopo i primi due turni
Libertà e Giustizia (Fratelli Musulmani) 36,5% 144 seggi
Al-Nour (Salafiti) 26,7% 71 seggi
Blocco Egiziano (Socialisti; csx) 10,0% 20 seggi
Al-Wafd (Liberali; cdx) 8,5% 22 seggi
Liste ex NDP (ex Mubarak) 4,7% 7 seggi
Al-Wasat (Islamisti) 3,7% 7 seggi
Rivoluzione Continua (csx) 2,4% 7 seggi
Riforma e Sviluppo (cdx) 2,0% 5 seggi
Democrazia & Pace 0,8%
Adl 0,6% 1 seggio
Altri ed Indipendenti 4,1% 10 seggi
Rispetto alla prima fase tengono i Fratelli Musulmani che mantengono invariato il loro consenso, si accorcia però la forbice con i salafiti di Al-Nour che guadagnano oltre due punti rispetto al primo scrutinio. I liberali di Al-Wafd, grandi sconfitti della prima tornata, riguadagnano qualcosa sul Blocco Egiziano, la lista che dicono essere la preferita della minoranza copta. Discreti risultati per le varie liste composte da ex membri del disciolto NDP di Hosni Mubarak che insieme raccolgono poco meno del 5% dei suffragi. Flop per “Rivoluzione Continua”, la lista preferita dai giovani di Piazza Tahrir in quanto a voti scavalcata pure dagli ex di Mubarak. Come si dice dalle nostre parti, piazze piene ed urne vuote per quelli che i media hanno presentato come protagonisti della defenestrazione di Hosni Mubarak (1).
(1) In realtà i veri protagonisti della defenestrazione di Hosni Mubarak sono stati i militari, i quali sono e restano i veri custodi del potere in quel del Cairo. Domandina facile facile, sapete quale paese è il maggior contribuente dell’esercito egiziano da decenni? Allora, credete ancora alla favola della rivoluzione via Facebook in un paese in cui l’80% della popolazione non utilizza internet?
Giovanni