Il Dollaro e gli Stati Uniti d’America sull’orlo del baratro

Nell’ultima settimana o giù di lì, ho notato una insolita quantità di articoli molto ben scritti e densi di dettagli che mettono in guardia su una triste sorte e su un orrore finanziario incombente. Questi articoli non sono scritti da un branco di arrabbiati blogger ignoranti, ma da gestori di fondi, investitori ed editorialisti finanziari. Sono tutte persone che avevano visto giusto che stava maturando il crollo del 2008, e la mia scommessa è che lo sono di nuovo. Dopo il crollo del 2008, i media del sistema delle comunicazioni di massa (MSM) ci avevano raccontato: “Nessuno aveva previsto ciò che stava per arrivare”, che è una menzogna sfacciata che non funzionerà più.
Jim Quinn di “TheBurningPlatform.com” scriveva un profluvio di documenti su realtà preoccupanti, che non sentirete mai sul MSM.
Quinn espone la tesi di una rovina in arrivo con statistiche, grafici e logica tagliente come un rasoio in un post dal titolo “Illusion of Recovery–Feelings vs. Facts – Illusione di una ripresa – Emozioni vs fatti.”
Questa la sua sintesi:
Non c’è modo di evitare il collasso finale di un boom creato esclusivamente dall’espansione del credito. Coloro che sono al potere non potranno mai rinunciare volontariamente al loro grande gioco del saccheggio della ricchezza della nazione, e così il risultato finale sarà il collasso economico. Costoro continueranno ad utilizzare la propaganda, le rotative e le mezze verità per portare avanti i loro programmi. Ma chi esamina i fatti arriverà alla conclusione logica che ci stanno vendendo un grande menzogna.
(Qui si può leggere il documento di Jim Quinn, abbastanza lungo ma decisamente valido)
 
Altri titoli di testa recitano “Molti di noi non vedranno mai l’arrivo di giorni felici.”
Gli articoli riportano una molteplicità di dati statistici che dimostrano il fallimento degli Stati Uniti d’America. Lo sapevate che “il 49 per cento di tutti gli Statunitensi vive in una casa che ottiene dirette provvidenze monetarie da parte del governo federale”?
(Qui si legge su questo argomento)
 
Che ne dite di questo piccolo post intitolato “Perché, per la maggior parte degli investitori, i concetti di fallimento di sistema o andare a fondo stanno sullo stesso piano di elementi della fantasia come Piedone e gli Unicorni?”
 
Il gestore finanziario Graham Summers cita due fatti sgradevolmente mostruosi:
1) le banche commerciali statunitensi attualmente sono al vertice della classifica per la detenzione di derivati pari a 248 MILIARDI di dollari.
2) la Federal Reserve sta comprando il 91% di tutta la nuova emissione del debito a lungo termine degli Stati Uniti (allo stesso tempo la Cina e la Russia stanno liberandosi delle obbligazioni usamericane).
A Financial Crisis in 2012 is Inevitable! Here’s Why” 
(È inevitabile una crisi finanziaria nel 2012! Ecco qui il perché)
 
Government Is Dead Man Walking-The Fiscal Situation Is Much Worse Than Most People Realize
(Il governo è un uomo morto che cammina – La situazione finanziaria è peggiore di quello che la gente può immaginare)
 
The Financial Crisis Of 2008 Was Just A Warm Up Act For The Economic Horror Show That Is Coming”  
(La crisi finanziaria del 2008 è stata solo un’azione di riscaldamento per lo spettacolo dell’orrore economico che sta per cominciare)
 
Tutti questi articoli sono stati scritti nell’ultima settimana o giù di lì, e tutti danno corpo a valide analisi. Ce ne sono stati molti di più, che però ho escluso per ragioni di brevità. Tenete ben presente, questi documenti trattano solo di argomenti e dei fondamentali dell’economia. La guerra in Medio Oriente non è menzionata in nessun articolo.
Se andiamo a considerare le ostilità che coinvolgono la Siria, l’Iran, Israele, la Cina, la Russia e gli Stati Uniti, si inorridisce al solo pensiero!
La guerra porterebbe al collasso, al caos, e al disastro finanziario in tempo molto breve. Oh, sicuro, per buona misura mettiamo nella mistura anche la crisi del debito europeo!
 
L’esperto finanziario e operatore di borsa a Wall Street  James Rickards  pensa che lo scenario più probabile che andrà a presentarsi sarà il “caos” che deriverà dal crollo del dollaro USA. In un’intervista di questa settimana, Rickards ha dichiarato:
 
Siamo ancora in tempo per tirarci indietro dal baratro, ma questo richiede specifiche prese di posizioni politiche: smembrare le grandi banche, mettere al bando i derivati, alzare i tassi di interesse per rendere gli Stati Uniti un magnete per i capitali, tagliare la spesa pubblica, eliminare i guadagni in conto capitale (dovuti alla differenza tra il prezzo di vendita e quello di acquisto di uno strumento finanziario, ad esempio azioni) e le tasse sui redditi da impresa, appiattire le imposte personali sui redditi,  e ridurre la regolamentazione  a carico delle imprese sulla creazione di posti di lavoro. Tuttavia, sembra remota la probabilità che queste politiche vengano messe in atto – così lo scenario del collasso del dollaro deve essere preso in considerazione.
 
Rickards pensa che le cose andranno così male che il governo degli Stati Uniti “ricorrerà a poteri straordinari in una fase di emergenza economica.” Che cosa vuol dire tutto questo? Rickards continua:
 
Pochi Statunitensi sono al corrente e sono consapevoli dell’International Emergency Economic Powers Act (IEEPA) … una serie di norme che assegna poteri dittatoriali al presidente degli Stati Uniti, di congelare i conti correnti, il sequestro dei beni, di nazionalizzare le banche, e adottare altre misure radicali per combattere il collasso economico, in nome della sicurezza nazionale.
Alla luce di questi poteri, si potrebbe considerare una serie di azioni, tra cui il sequestro di 6.000 tonnellate di oro straniero conservate presso la Federal Reserve Bank di New York che, se combinate con il tesoro già depositato a Washington di 8.000 tonnellate, permetterebbe agli Stati Uniti di diventare una superpotenza aurea in grado di dettare la forma del sistema monetario internazionale per il futuro, come hanno fatto a Bretton Woods nel 1944.
(Qui si legge l’intervista completa di Richards)
 
Il crollo finanziario è già in corso, non importa che il sistema delle comunicazioni metta in giro buone novelle. I prezzi degli immobili continuano a scendere, nonostante che il tasso dei mutui trentennali sia pari o inferiore al 4%. Per altri milioni di case sarà precluso il riscatto nei prossimi anni.
Il tasso di disoccupazione reale e di sottoccupazione arriva al 22,5%, e ci sono poche speranze di trasformare le cose in fretta , con il sistema industriale manifatturiero statunitense smantellato e trasferito alla Cina.
Una cifra record di 46 milioni di persone utilizza buoni pasto. Almeno il 90% di tutte le ipoteche sono supplite dal governo.
La Federal Reserve sta mantenendo un tasso di interesse allo 0% fino al 2014, e sta dando inizio ad un nuovo ciclo di stampaggio di moneta. (QE) (1)
 
Sulla scia della crisi del 2008, la Federal Reserve ha immesso 16,100 trilioni di dollari per salvare banche e aziende in tutto il mondo. Non sono stati soldi sufficienti perché, oggi, ci troviamo ad affrontare un altro disastro finanziario ancora più grande.
Le vendite di veicoli sono state sostenute con un nuovo ciclo di finanziamenti subprime. (2)
 
Il debito degli Stati Uniti rispetto al PIL è pari al 100% o superiore, e un altro aumento del tetto massimo del debito sarà probabilmente inevitabile prima delle elezioni di novembre.
È permesso alle banche utilizzare le frodi contabili del governo, che le fanno sembrare solventi.
La maggior parte degli Stati usamericani non sono solo completamente al verde, ma affondano in debiti enormi. I banchieri che hanno creato questi pasticci per trilioni di dollari di imbrogli non vengono perseguiti per paura di accelerare il collasso in moto.
I prezzi dei carburanti e alimentari sono in aumento, e l’inflazione sta correndo all’11% (se venisse calcolata secondo le valutazioni del governo nel 1980).
 
Mentre il dollaro è deprezzato, l’inflazione lo inchioderà. Questi sono solo alcuni segnali di una tragedia in atto. Il problema più grande che gli Stati Uniti hanno è il loro schiacciante debito che non potranno mai ripagare. Sono stati stampati tanti dollari per darli in prestito a sostegno delle banche e dell’economia. Non si può combattere una crisi del debito con infiniti salvataggi e creazione di moneta. È come combattere il fuoco con la benzina.
Un cambiamento monumentale sta arrivando e, per la maggior parte degli Usamericani, sarà doloroso, soprattutto per gli impreparati!
 
N.d.T.:
(1) QE, Quantitative Easing, vale a dire un alleggerimento quantitativo, che indica una delle modalità con cui avviene la creazione di moneta da parte della Banca Centrale, e la sua iniezione nel sistema finanziario ed economico con operazioni di mercato aperto.
Nel caso di QE, la Federal Reserve acquista, per una predeterminata e annunciata quantità di denaro, attività finanziarie dalle banche (azioni o titoli anche tossici), con effetti positivi sulla struttura di bilancio di queste ultime. La Banca Centrale può ricorrere al quantitative easing per il salvataggio di un istituto di credito, per eliminare dal mercato e dai bilanci delle banche i titoli tossici con elevati gradi di rischio o con bassa remunerazione, per fornire liquidità al sistema, quando le banche non si prestano denaro e le famiglie e imprese subiscono una stretta creditizia. Fornire liquidità alle banche, non significa fornirla al sistema economico (imprese, famiglie, ecc…) in quanto le banche potrebbero non utilizzare la liquidità, ma depositarla presso la Banca centrale stessa, e avere un tasso di interesse molto poco remunerativo, ma privo di rischi.
 
(2) Nel contesto finanziario degli Stati Uniti,  questi prestiti “subprime” vengono concessi a soggetti che non possono accedere ai tassi di interesse di mercato, in quanto hanno avuto problemi pregressi nella loro storia di debitori. Questi prestiti sono rischiosi sia per i creditori sia per i debitori, vista la pericolosa combinazione di alti tassi di interesse, cattiva storia creditizia del debitore e situazioni finanziarie poco chiare, o difficilmente documentabili, associate a coloro che hanno accesso a questo tipo di credito. Una qualsiasi attività subprime (finanziamento, mutuo, carta di credito, ecc.) si qualifica prevalentemente per lo stato della parte debitrice. Un mutuo subprime è, per definizione, un mutuo concesso ad un soggetto che non poteva avere accesso ad un tasso più favorevole nel mercato del credito. I debitori subprime hanno vissuto storie creditizie fatte di inadempienze, pignoramenti, fallimenti e ritardi di pagamento. Poiché i debitori subprime vengono considerati ad alto rischio di insolvenza, i prestiti subprime hanno tipicamente condizioni meno favorevoli delle altre tipologie di credito. Queste condizioni includono tassi di interesse, parcelle e premi più elevati.
Traduzione di Curzio Bettio per www.tlaxcala-int.org.
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