Bologna è da sempre una delle province più a sinistra d’Italia.
Questa posizione è confermata in pieno nella seconda repubblica, quando il CSX vince con margini sempre molto ampi tutte le consultazioni elettorali che si svolgono nella città felsinea (ben oltre il 60%).
Alle politiche, tutte e 3 le volte che si è votato col Mattarellum i rappresentanti del CSX hanno vinto gli 8 collegi della camera e i 4 del senato e sempre con ampio margine.
Proprio contro questa muraglia rossa nel 1994 andrà a sbattere anche Pierferdinando Casini.
Il bolognese, leader del CCD, nel 1994 viene strabattuto da Achille Occhetto nel collegio della camera di Bologna – Borgo Panigale.
Viene poi comunque eletto deputato nella lista proporzionale di Forza Italia.
Anche alle amministrative dominio quasi assoluto del CSX (Vittorio Prodi, fratello di Romano, sarà presidente della provincia per 2 mandati dal 1995 al 2004, eletto entrambe le volte al primo turno, passerà poi la mano a Beatrice Draghetti).
Solo nel 1999 il potere dell’ex-PCI sarà messo in discussione sotto le due torri, grazie alla clamorosa vittoria del civico Giorgio Guazzaloca (col sostegno ufficiale del CDX) anche a seguito delle polemiche e delle divisioni nel CSX per la scelta del candidato a sindaco.
Situazione normalizzata alla prima occasione, nel 2004, con la riconquista di palazzo d’Accursio da parte di Sergio Cofferati per il CSX.
Il CSX in comune aveva vinto nel 1995 con Vitali e si sarebbe confermato anche nel 2009 con Del Bono. Quest’ultimo cadrà per uno scandalo ed il comune andò di nuovo al voto nel 2011, confermando il CSX con Merola.
Negli ultimi anni anche a Bologna c’è stata una avanzata della Lega, seppur in misura minore rispetto alle altre province della regione, difatti il 9,6% raccolto dal carroccio alle regionali del 2010 (dato provinciale), pur essendo un buon risultato, è comunque inferiore a quello a due cifre registrato, nella stessa occasione, in tutte le altre province della regione dal movimento di Bossi.
Nel 2011 il Carroccio, alle comunali dovute al delbonogate, ottiene un buon 10,7% grazie anche alla candidatura del leghista Manes Bernardini, espressione dell’alleanza PDL-LN.
Territorialmente il CSX domina nettamente in quasi tutti i comuni, confinando il CDX a poche e sparute isole, come i comuni di Molinella, Monghidoro e Castel D’Aiano.
I numeri di AND
POLITICHE 1994 [proporzionale]
Forza Italia: 15,4%
Partito Democratico della Sinistra: 40,9%
Alleanza Nazionale: 10,4%
Partito Popolare Italiano: 6,5%
Lega Nord: 4,3%
Rifondazione Comunista: 5,9%
Patto Segni: 5,2%
Lista Pannella: 4,0%
Federazione dei Verdi: 2,7%
Partito Socialista Italiano: 1,6%
Movimento per la Democrazia – La Rete: 0,9%
Alleanza Democratica: 1,4%
CDX (FI+AN+LN+LP): 34,1%
CENTRO (PPI+PS): 11,7%
CSX (PDS+RC+FV+PSI+MD-LR+SVP): 53,4%
EUROPEE 1994
Forza Italia: 23,0%
Partito Democratico della Sinistra: 42,1%
Alleanza Nazionale: 8,0%
Partito Popolare Italiano: 6,2%
Lega Nord: 2,8%
Rifondazione Comunista: 6,2%
Patto Segni: 2,6%
Federazione dei Verdi: 3,1%
Lista Pannella: 2,2%
Partito Socialista Italiano-AD: 1,5%
Movimento per la Democrazia – La Rete: 0,3%
Partito Repubblicano Italiano: 0,5%
CDX (FI+AN+LN+LP): 36,0%
CENTRO (PPI+PS+PRI): 9,3%
CSX (PDS+RC+FV+PSI+MD-LR+AD+SVP): 53,2%
POLITICHE 1996 [proporzionale]
Partito Democratico della Sinistra: 39,8%
Forza Italia: 13,7%
Alleanza Nazionale: 13,5%
Lega Nord: 4,3%
Rifondazione Comunista: 7,9%
Popolari-SVP-PRI-UD-Prodi: 7,9%
CCD-CDU: 4,1%
RI-Dini: 3,5%
Federazione dei Verdi: 2,4%
Pannella-Sgarbi: 2,4%
Mov.Soc. Fiamma Tricolore: 0,4%
CDX (FI+AN+CCD-CDU): 31,3%
CSX (PDS+RC+FV+PSI+MD-LR+AD+SVP): 61,5%
EUROPEE 1999
Forza Italia: 18,1%
Democratici di Sinistra: 35,0%
Alleanza Nazionale – Patto Segni: 10,4%
Lista Emma Bonino: 8,5%
I Democratici: 9,7%
Lega Nord: 1,8%
Rifondazione Comunista: 4,7%
Partito Popolare Italiano: 1,8%
CCD: 1,1%
CDU: 1,1%
SDI: 1,2%
Comunisti Italiani: 1,7%
Verdi: 2,0%
Udeur: 0,1%
Fiamma Tricolore: 1,1%
Rinnovamento Italiano: 0,5%
Partito Pensionati: 0,7%
Partito Repubblicano Italiano: 0,3%
CDX (FI+AN+CCD+CDU-PP): 30,7%
CSX (DS+DEM+PPI+SDI+CI-VER+UDEUR+RI): 52,0%
POLITICHE 2001
Forza Italia: 20,8%
Democratici di Sinistra: 33,1%
La Margherita: 14,7%
Alleanza Nazionale: 11,4%
Rifondazione Comunista: 5,2%
Lega Nord: 1,5%
Lista Di Pietro: 3,3%
CCD-CDU: 1,9%
Democrazia Europea: 1,1%
Pannella-Bonino: 2,3%
Il Girasole: 2,1%
Comunisti Italiani: 1,5%
Nuovo PSI: 1,0%
Fiamma Tricolore: 0,0%
CDX (FI+AN+LN+CCD-CDU+NPSI): 36,6%
CSX (DS+MAR+RC+GIR+CI): 56,6%
EUROPEE 2004
Uniti nell’Ulivo: 47,2%
Forza Italia: 18,1%
Alleanza Nazionale: 9,7%
Rifondazione Comunista: 5,6%
Unione di Centro: 2,2%
Lega Nord: 1,9%
Fed. dei Verdi: 2,6%
Comunisti Italiani: 2,7%
Lista Emma Bonino: 2,7%
Di Pietro Occhetto: 2,0%
Socialisti Uniti: 1,7%
A.P. Udeur: 0,2%
Alternativa Sociale: 1,0%
Part. Pensionati: 0,6%
Fiamma Tricolore: 0,3%
PRI-Sgarbi: 0,4%
CDX (FI+AN+UDC+LN+SU): 33,6%
CSX (UU+RC+FV+CI+DP-OC+UDEUR): 60,3%
POLITICHE 2006
L’Ulivo: 49,1%
Rifondazione Comunista: 5,2%
Rosa Nel Pugno: 2,5%
Comunisti Italiani: 2,1%
Italia Dei Valori: 1,7%
Verdi: 2,0%
UDEUR: 0,3%
Pensionati: 0,6%
Forza Italia: 16,4%
Alleanza Nazionale: 10,6%
Unione di Centro: 5,7%
Lega Nord – MPA: 2,3%
DC – Nuovo PSI: 0,4%
Alternativa Sociale: 0,6%
Fiamma Tricolore: 0,4%
CDX (FI+AN+UDC+LN-MPA+DC-NPSI+AS+FT): 36,4%
CSX (U+RC+RNP+CI+IDV+V+UDEUR+PENS+): 63,5%
POLITICHE 2008
Partito Democratico: 50,0%
Italia dei Valori: 5,1%
Popolo della Libertà: 26,7%
Lega Nord: 4,8%
Sinistra Arcobaleno: 3,1%
Unione di Centro: 4,1%
La Destra – Fiamma Tricolore: 2,4%
Partito Socialista: 0,8%
Sinistra Critica: 0,4%
Partito Comunista dei Lavoratori: 0,6%
CDX (PDL+LN+MPA): 31,5%
CSX (PD+IDV): 55,1%
EUROPEE 2009
Popolo della Libertà: 26,2%
Partito Democratico: 42,1%
Lega Nord: 7,3%
Italia dei Valori: 8,3%
Unione di Centro: 4,7%
Rifondazione e Comunisti Italiani: 2,8%
Sinistra e Libertà: 2,6%
Lista Bonino – Pannella: 3,5%
L’Autonomia: 0,4%
Fiamma Tricolore: 0,6%
Partito Comunista dei Lavoratori: 0,9%
Forza Nuova: 0,4%
CDX (PDL+LN+AUT): 33,9%
CSX (PD+IDV+LBP+SEL): 56,5%