Instabilità. Questo è quello che ci aspettiamo dalla Grecia nei prossimi mesi/anni.
Per tutta la serata è sembrato che ND e PASOK (cdx e csx moderati, diciamo PDL e PD greci) sarebbero riusciti ad arpionare una flebile maggioranza. Così non è stato, nonostante la legge elettorale molto vantaggiosa, i due partiti si fermano a 148 seggi, 3 in meno della maggioranza assoluta.
Ora è probabile che si formi un governo ND, PASOK, DIMAR (sx pro-europa, scissi da SYRIZA). Quest’ultimi hanno raccolto 19 seggi. La maggioranza (molto eterogenea, va detto) sarebbe di 167 seggi. La situazione è comunque non molto chiara e particolarmente precaria. Non sarà facile governare con questa maggioranza un paese già provato. Instabilità appunto.
Si segnalano inoltre il successo di alcune forze di destra e sinistra radicale. In pratica segnaliamo SYRIZA (una specie di SEL in salsa greca) che ottiene quasi il 17% sopravanzando il PASOK.
Molto bene ANEL (cdx piuttosto nazionalista, scisso da ND) tra il 10 e l’11%.
In parlamento anche i comunisti del KKE ed i nazionalisti (questi senza “piuttosto”) dell’XA, rispettivamente coll’8,5% e 7%.