L’Italia svolta a sinistra ?

L’Italia potrebbe essere alla vigilia di una svolta politica a sinistra.
Potremmo cioè essere all’inizio di una serie abbastanza lunga di vittorie elettorali del PD e della coalizone
attorno ad essa imperniata.
Nel passato,nella seconda Repubblica,era già sembrato che questo si concretizzasse,però poi il CDX si
era ricompattato ed era riuscito a ripartire e a vincere.
Vediamo un pò come sono andate le cose,a partire dal 1993-1994.
Dopo la supremazia della DC e del Pentapartito con le inchieste di tangentopoli i partiti di area
governativa erano crollati,lasciando apparentemente campo libero al PDS,l’unico partito
organizzato rimasto in piedi.
E nel 1993 le alleanze dei Progressisti vinsero le comunali in tutte le grandi città,a parte Milano
che andò alla Lega,Torino e Catania a Primavera e Genova,Venezia,Trieste,Roma,Napoli e Palermo
in Autunno.
Allora si parlava della “gioiosa macchina da guerra” dei Progressisti che avrebbe portato Achille
Occhetto a Palazzo Chigi.
In realtà nel Nord a parte le grandi città,Belluno,La Spezia e qualche piccolo comune la Lega aveva fatto il pieno di sindaci e presidenti di provincia.
Ed anche nel Sud l’MSI si faceva sentire,anche se in misura minore rispetto alla Lega al Nord.
Tuttavia Lega e MSI erano avversari e parevano difficilmente conciliabili,quindi la vittoria del
fronte della Sinistra appareva certa.
In quella situazione a risolvere le cose fu l’entrata in campo di Berlusconi e la nascita di Forza Italia.
Questo fece da cemento al CDX,riuscendo ad unirne l’elettorato ed a impedire la vittoria del PDS e
dei suoi alleati.
(sia pure con lo stratagemma della doppia coalizione elettorale FI-LN al Nord e FI-AN al Sud)
Tuttavia quasi subito emersero i limiti di questa coalizione.
La Lega era crollata nel voto popolare,dal 15% circa delle amministrative del 1993 al 8,4% delle politiche 1994,ed il 6,6% delle europee.
Bossi imputava questo all’avanzata di FI e per porvi rimedio fece cadere il primo governo Berlusconi,
pensando così che il movimento berlusconiano si sarebbe sgonfiato.
Ci fu così la prima spaccatura del fronte del CDX e sembrò di nuovo che per l’Italia iniziasse un lungo
periodo di governo del CSX.
Nel 1995 alle regionali il CSX vinse 9 regioni a 6,ma solo perchè Rifondazione andava da sola,altrimenti
anche Piemonte,Veneto e Calabria avrebbero visto il Polo perdere e ridursi alle sole Lombardia,Puglia
e Campania.
E difatti alle comunali e provinciali dove si votava invece col doppio turno per il CDX fu un bagno di sangue:
solo 8 province contro le 68 di CSX e Lega,risultato simile nei capoluoghi,col CDX azzerato o quasi.
Alle politiche del 1996 il CSX vinse quindi le politiche e nel 1997 confermò i sindaci di tutte le grandi città.
(a parte Milano che passò al Polo)
Quindi nonostante le tasse e le liti interne alla maggioranza l’Ulivo sembrava reggere.
Una piccola svolta ci fu nel 1998,quando il CSX perse i comuni Parma,Piacenza,Lucca,la provincia di Roma e la Regione Friuli.
Però potrebbe essere dovuto a fattori locali,poi in FVG il Polo da solo era comunque minoritario,
andò allora al governo solo con l’appoggio esterno della Lega.
Nel 1999 alle Europee FI tornò ad essere il primo partito,distanziando i DS.
Tuttavia nel voto delle provinciali il CSX,nonostante la perdita di alcune province come quella di Milano,
si manteneva nettamente avanti per 46 a 21.
Allora Berlusconi prese l’iniziativa e riallacciò l’alleanza con la Lega e nel Sud con la Fiamma Tricolore.
(che alle politiche del 1996 andando da sola aveva fatto perdere al Polo molti collegi)
Dopo anni di polemiche e scambi d’accuse si pensava che difficilmente i 2 elettorati si sarebbero di nuovo sommati assieme.
Invece nel 2000 il CDX fece cappotto nel Nord,con alte percentuali,ed andò anche bene al Sud,
sia pure in misura minore.
(decisivi in Abruzzo e Calabria i voti del MSFT)
Anche alle politiche del 2001 il CDX unito vinse,sia pure pagando pegno nei collegi uninominali.
Successivamente il CDX dimostrò la sua debolezza andando incontro a ripetute sconfitte.
Nel 2002 il CDX alle amministrative andò abbastanza bene al Sud,ma ebbe pessimi risultati al Nord
per divisioni interne.(Verona,Monza ecc.)
Come nel 2003 alle regione FVG vinta da Illy.
Fino al 2004 quando la Lega ruppe la coalizione riconsegnando le province del Nord al CSX,o al 12 a 2
delle regionali del 2005.
Invece nel 2006 il CDX alle politiche fu in partita grazie alla sua unità e alla rimonta fatta da Berlusconi,
se però ad esempio l’UDC o la Lega fossero andati da soli il CSX avrebbe vinto nettamente e niente testa a testa.
Dopo la vittoria alle amministrative del 2007 il PDL vinse bene nel 2008 le politiche senza UDC e
Storace anche perchè Veltroni aveva lasciato fuori la Sinistra Arcobaleno i Socialisti e altri.
Il CDX resse bene nel 2009 alle europee e provinciali(meno le comunali)e nel 2010 strappò 4 regioni al CSX.
Poi con la rottura con Fini tutto è cambiato.
Innanzitutto con la scissione di FLI il CDX perse quasi tutto il vantaggio che aveva sul CSX,scendendo
al 41-42%.
Poi l’immobilismo del governo appeso agli Scilipoti logorò ulteriormente il PDL che alle amministrative
del 2011 era dato al 35-36%.
Le elezioni del 2011 sono una disfatta,il CDX perde tutto o quasi a iniziare dalla sua “vetrina” milanese.
Le poche città che vince le vince di poco e con alleanze estese all’UDC e altri,in quanto il solo PDL
non è più in grado di vincere quasi da nessuna parte.
Nel 2012 poi con la caduta del governo Berlusconi e la nascita di quello tecnico di Monti il PDL si logora ulteriormente,anche perchè molti delusi del partito berlusconiano passano a votare per il M5S,
senza contare che anche la Lega ha un travaso simile per la questione della family Bossi.
Ora il CDX viene dato da tutti i sondaggi sotto il 30%.
Ed alle amministrative del 2012 oltre a perdere quasi ovunque il CDX in molte città non arriva neppure al ballottaggio,ottenendo risultati irrisori.
Oggi il CDX è basso per 3 motivi:
1 una parte di esso si è distaccato e si compprta come un corpo estraneo(UDC,FLI il TP)
2 molti sono passati a votare M5S
3 astensionismo
Come può il CDX uscire da questa situazione ?
Il punto è che non potrebbe esserci una via d’uscita.
Le forze del vecchio CDX sono troppo divise,non solo è impossibile vedere Berlusconi,Fini e Casini alleati assieme,( e neppure augurabile)ma UDC e FLI hanno pregiudiziali un pò in generale su tutto il PDL.
Anche la Lega col suo voler andare da sola contribuisce allo sfascio della coalizione.
Inoltre,viste le cose poco edificanti venute fuori su Lega e PDL,non c’è da stupirsi se molti
elettori del CDX passano a votare per il M5S.
La sinistra invece nonostante le liti rimane una coalizione più unita.
Ad esempio la foto di Vasto,estesa alla FDS ed in alcuni casi all’UDC,è una realtà che nel 2011-2012
si è consolidata ed affermata.
Per questo vedo molto difficile un ritorno al governo del CDX in tempi brevi.
Una soluzione potrebbe essere una legge elettorale proporzionale che obbligasse i partiti alla grande coalizione,ma non mi pare che sia un bene per l’Italia.
Se il CSX è avanti è giusto che governi.

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