Grande successo delle Primarie, vince Tosi davanti a Berlusconi. Deciso il Programma del Centrodestra

Come molti di voi avranno notato nei giorni scorsi, dal 25 dicembre abbiamo sottoposto, a tutti coloro che volessero partecipare, un questionario in cui chiedevamo di scegliere il leader ed il programma che l’elettore riteneva più vicino alle proprie idee.
L’iniziativa è stata supportata e pubblicizzata dai seguenti siti, in rigoroso ordine alfabetico:



A seguire i risultati di queste elezioni Primaria, prima di passare ai numeri però sono necessarie alcune premesse. In 8 giorni abbiamo raccolto 7269 interviste, di cui 6801 valide (voti doppi, intervista completa di nome, cognome, residenza, indirizzo e-mail), abbiamo deciso di consentire il voto ai minorenni per tutto il questionario. Agli elettori che non si riconoscono nei principali movimenti di centro e centrodestra e che non si ritengono nemmeno elettori moderati, conservatori, popolari e liberali, è stato concesso di votare per il leader, non per il programma.

Commento: ottima partecipazione, eccezionale in alcune regioni.

Commento: Ha vinto Flavio Tosi al termine di una corsa molto incerta che ha visto anche Berlusconi e Storace alternarsi in testa. Negli ultimi giorni Tosi ha prima superato la Meloni, poi Storace ed infine Berlusconi. Una volta presa la testa le posizioni si sono cristallizzate.

Molto buono il risultato ottenuto da Oscar Giannino, un’ottima quinta posizione che lo colloca proprio davanti a Monti.
Risultato decisamente negativo per Angelino Alfano, ed ancor di più per Fini e Casini. Ricordiamo che qui è ammesso anche il voto degli elettori di altri schieramenti, una componente assolutamente minoritaria, ma non completamente trascurabile.

Commento: l’elettore ritiene che la priorità di un governo moderato/conservatore/popolare/liberale dovrebbe essere la riduzione delle tasse ed il rilancio delle imprese nazionali, opzione votata quasi dalla maggioranza assoluta. In seconda posizione la richiesta di crescita economica e di rilancio dell’occupazione. Insieme superano il 70% dei voti.

Commento: in accordo con la domanda precedente è ancora il lavoro e l’impresa a dover guidare l’azione di governo. Molto sentito anche il tema dell’onestà e della sovranità.

 Commento: abbiamo esposto un piano economico di tagli alla spesa pubblica al fine di ridurre la pressione fiscale ed un’alternativa per il mantenimento dell’attuale spesa pubblica, limitandosi alla riduzione degli sprechi. Il risultato è nettamente a favore della prima opzione.

Commento: l’elettore sembra disponibile a considerare l’uscita dall’Euro se gli interessi del Paese lo richiedessero. L’alternativa di restare a tutti costi nella moneta unica, tentando di far valere i nostri diritti e la nostra voce in Europa raccoglie meno della metà dei consensi.

Commento: in questa domanda l’elettorato si è diviso, c’è una maggioranza a favore del pareggio di bilancio, di dismissioni, di privatizzazioni al fine di ridurre il debito pubblico e recuperare, anche con delle liberalizzazioni, la competitività perduta. Tuttavia una forte minoranza, superiore al 40% è favorevole a misure anticicliche ed orientata alla ricerca della crescita più che alla riduzione dello stock del debito.

Commento: l’elettore chiede decisamente una politica più restrittiva verso l’immigrazione.

Commento: altra maggioranza bulgara. Oltre l’80% chiede che si dia priorità all’interesse nazionale, garantendo maggiore attenzione alle nazioni con cui abbiamo maggiori relazioni commerciali.

Commento: il federalismo e la riduzione degli apparati pubblici doppiano il presidenzialismo.

Commento: metà degli elettori interpellati chiedono di rimanere in quadro di libero scambio, con l’attenzione verso il “made in italy” inteso come ciò che viene realmente prodotto in Italia e con maestranze italiane. Un importante 40% chiede l’applicazione di dazi verso paesi extra-UE, specie la Cina. Inoltre vorrebbero rivedere i trattati internazionali sul libero scambio.

Commento: gli elettori non richiedono particolari cambiamenti, c’è un 27% favorevole alla legalizzazione delle droghe leggere ma al 67% sta bene così.  

Inoltre, a tutta questa raccolta di opinioni, abbiamo affiancato un’elaborazione sondaggistica. Ovvero, abbiamo ricalibrato le risposte sul leader, considerando la regione di provenienza, l’età ed il partito scelto. Il risultato vorrebbe essere una stima delle opinioni dell’intero corpo elettorale moderato, liberale, conservatore, popolare. Abbiamo i dati nazionali e regionali (seppur con gruppi di regioni per mancanza di storico e problemi di campionatura nelle regioni più piccole).



Commento: abbiamo interpolato i dati disponibili dal punto di vista sondaggistico e statistico, adattando il campione dei votanti all’intero corpo elettorale di elettori non di sinistra. In tale proiezione, gli elettori moderati, conservatori, popolari e liberali d’Italia sceglierebbero ancora Berlusconi, con il 24%. Tosi brillerebbe anche nei dati elaborati con un ottima seconda piazza. Risalirebbe molto la china Monti che sarebbe, insieme alla Meloni, intorno al 13-14%. Risultati lusinghieri anche per Giannino e Storace. Alfano, segretario del partito più grande del CDX ne uscirebbe non benissimo.

Riunendo le candidature per area politica, i candidati dell’area PDL prevarrebbero d’un soffio su quelli di area LN-FID. Al Nord il duo Tosi-Giannino non è troppo lontano dalla maggioranza assoluta ma paga la non competitività nel Centro-Sud dove arrivano ultimi. Viceversa il duo Berlusconi-Alfano riesce a prevalere difendendosi al nord (secondi) e prevalendo nel resto d’Italia e all’estero.

  
   
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