BULGARIA General Election 2014: GERB 32,7% (+17,3%), BSP 15,4%, DPS 14,8%

BULGARIA General Election 2014

Presentiamo i risultati e i possibili scenari dopo le elezioni parlamentari della Bulgaria.

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In questo momento in Bulgaria vi è un governo di transizione guidato da Georgi Bliznashki (Ind), a seguito delle dimissioni del governo tecnico di Plamen Oresharski (Ind), nato un anno fa con l’appoggio dei socialisti di BSP e del partito della minoranza turca DPS, grazie anche all’astensione determinante del partito di estrema destra Attack.

I Bulgari hanno votato domenica 5 Ottobre dalle 07:00 alle 20:00 EEST (06-19 italiane).

La legge elettorale prevede il riparto di 240 seggi su base nazionale con il metodo Hare-Niemeyer e una soglia di sbarramento fissata al 4% dei voti.

BULGARIA General Election 2014

 

Il GERB, non deludendo le attese, è risultato essere il primo partito, ma in un quadro politico estremamente frammentato. Il leader Boyko Borisov sarà il primo a ricevere dal Presidente bulgaro Rosen Plevneliev l’incarico di formare un Governo. Da lunedì Borisov comincerà quindi le consultazioni con gli altri partiti per tentare di giungere ad un accordo.

Vediamo nel dettaglio le posizioni dei vari partiti.

GERB: nelle prime dichiarazioni ufficiali alcuni membri importanti hanno escluso qualsiasi governo con BSP, DPS e il partito populista BBC. Si sono poi susseguite dichiarazioni favorevoli ad un’alleanza con i popolari di RB e i nazionalisti di PF.
In seguito, anche viste le difficoltà nelle trattativa, Borisov ha tentato di aprirsi altre strade: ha di fatto offerto alcuni ministeri ad altri partiti in cambio di un supporto al Governo e al programma del GERB (“Se il BSP avesse idee ragionevoli sulla difesa, non vedo perchè non dovrei concedere loro la possibilità di proporre un ministro della difesa”).
Borisov ha poi ribadito che in ogni caso non cercherà il supporto del DPS (come invece alcune voci continuano a lasciare intendere).

RB: è il candidato naturale per un accordo con il GERB. Dopo diverse dichiarazioni contraddittorie dei leader dell’alleanza, giovedì i vari partiti hanno raggiunto una posizione unitaria: RB è disposto a sostenere un governo che abbia una maggioranza chiara e a cui non partecipino i sostenitori del precedente governo (DPS, BSP e Attack). E’ invece venuta meno la condizione iniziale che Boyko Borisov non fosse il Primo Ministro, dopo la dura reazione del GERB a tale posizione; nelle consultazioni il partito si concentrerà infatti solo sul programma, chiedendo un’agenda di governo chiara e con scadenze fissate, che preveda vaste riforme in tutti gli ambiti del Paese.

PF: i leader dei due partiti nazionalisti che formano l’alleanza sono apparsi disponibili a partecipare ad un governo, utilizzando toni costruttivi sulla necessità di raggiungere un’agenda condivisa.

Ad oggi l’alleanza di governo più probabile è quindi GERB-RB-PF, che raggiungerebbe 126 seggi.

BBC: negli ultimi mesi il leader del partito, il giornalista Nikolay Barekov, ha utilizzato parole molto dure nei confronti della politica e di Borisov in particolare. Se in un primo momento la partecipazione del partito al governo era quindi da escludere, la notizia che Barekov non parteciperà in prima persona ai negoziati, lasciando trattare le seconde linee, lascia aperto uno spiraglio.

ABV: nei primi giorni post-elezioni alcuni membri del partito hanno lasciato intendere una possibile partecipazione al governo. Ma l’ex presidente bulgaro Georgi Parvanov, leader del partito, ha poi smentito, dichiarando che le differenze tra GERB e ABV sono troppo grandi.

BSP: dopo il disastroso risultato elettorale, la direzione del partito ha rispedito al mittente le offerte di ministeri ed escluso qualsiasi partecipazione al governo.

DPS: il partito della minoranza turca sembra disponibile a sostenere il governo; è il GERB ad aver escluso, in questo caso, ogni possibile accordo.

Attack: il leader Volen Siderov ha categoricamente escluso la partecipazione ad un governo; il partito non si presenterà quindi alle consultazioni.

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