GREECE General Election (12 january 2014 proj.)
Ci spostiamo in Grecia, con la terza e ultima proiezione per le elezioni anticipate che si terranno il 25 Gennaio.
Qui trovate i post precedenti sulle elezioni in Grecia.
Al momento in Grecia vi è un governo di grande coalizione guidato da Antōnīs Samaras (ND), sostenuto da ND (cdx) e PASOK (csx). Il partito di centrosinistra DIMAR, che inizialmente sosteneva il governo, ha tolto l’appoggio dopo l’improvvisa chiusura della TV di Stato greca.
Il partito di sinistra SYRIZA guida i sondaggi ormai da qualche mese e grazie alla non elezione del Presidente della Repubblica entro il terzo scutinio ha ottenuto le elezioni anticipate, garantite da una norma prevista nella Costituzione.
La legge elettorale prevede il riparto di 250 seggi su base nazionale con il metodo Hare-Niemeyer e una soglia di sbarramento fissata al 3% dei voti. Al primo partito è poi assegnato un premio di maggioranza di ulteriori 50 seggi, per un totale di 300 parlamentari.
Ieri (11 Gennaio) è stato l’ultimo giorno possibile per la pubblicazione dei sondaggi, in quanto nelle due settimane antecedenti il voto vi è il cosiddetto buio elettorale e quindi questa sarà l’ultima possibile proiezione.
Dalla scorsa proiezione (in cui avevamo pochi sondaggi) non è praticamente cambiato nulla, il punto percentuale guadagnato da Dimar è stato preso sostanzialmente da “Altri Partiti” in quanto quasi nessun sondaggista ormai considera tale partito e per noi fare una proiezione quando una volta hai un sondaggio che lo attesta al 0,2% e una volta al 1,0-1,4% è difficile.
Questa grossa carrellata di sondaggi confermano quanto avevamo già capito: ANEL e KIDISO si giocano il risultato sul filo di lana, infatti la loro forbice si attesta sul 2,5-3,5% e quindi dovranno lavorare in queste due settimane per guadagnare quei pochi consensi che gli permetteranno di passare la soglia del 3%.
Per il terzo posto vediamo una corsa a quattro con Potami al 6,6%, Alba Dorata al 5,9, Comunisti al 5,4% e Pasok al 5,1%, il posizionamento di questi partiti non è ancora fiso ma si dovrebbero attestare in una forchetta che va dal 4% al 7%; molto dipenderà da quanto sarà catalizzato il voto verso i due partiti maggiori.
Al secondo posto c’è Nuova Democrazia, il partito di centrodestra dovrebbe attestarsi sul 30-31% percentuali in aumento dalle elezioni di 3 anni fa ma non sufficente a garantirgli il premio di 50 deputati. Alco la attesta addirittura al 33% con Syriza al 37%, in quanto prevede una forte catalizzazione sui due principali partiti che quindi fa incrementare i voti degli stessi.
Come ampiamente prevedibile in testa c’è il partito di Tsipras: Syriza. Il partito di sinistra dovrebbe attestarsi intorno al 35%, percentuale che gli garantirebbe i 50 seggi del premio di maggioranza e sarebbe molto vicino alla maggioranza assoluta di 151 seggi.
In caso Tsipras non ce la faccia a guadagnarsi la maggioranza assoluta e quindi la possibilità di fare un modocolore, diamo una rapida occhiata ai possibili accordi di governo:
- ANEL: il partito di destra condivide le stesse posizioni su Austerity e €uro, sembrerebbe l’alleato naturale per questo periodo critico della storia della Grecia. Infatti da Syriza hanno confermato che l’unico partito escluso da una possibile alleanza di Governo è Alba Dorata.
- KKE: il partito di estrema sinistra potrebbe essere l’alteranita con un’alleanza di Sinistra, le differenze tra i due partiti però sono tante soprattutto riguardo all’€uro in quanto i comunisti sono per un’immediata uscita dalla moneta unica e dall’Unione Europea; questi dissidi programmatici hanno portato KKE fuori dal gruppo N-GUE di Tsipras all’Europarlamento.
- POTAMI: a livello programmatico il partito di centro-sinistra non è per la revisione totale del Memorandum, ma per risolvere l’eventuale stallo un accordo non è del tutto impossibile.
In queste due settimane che ci dividono dal voto i sondaggi non sono vietati, ma lo è la loro pubblicazione, quindi si consiglia di osservare con attenzione la Borsa di Atene che è uno dei principali indicatori di come andranno le elezioni; ad esempio due giorni prima delle elezioni del Giugno 2012 la borsa segno un +20% chiaro e ormai inequivocabile segno della prossima vittoria di Nuova Democrazia.