Previsioni vendite automobilistiche nelle principali città italiane: la supermedia nelle grandi città

Quest’anno Scenari Politici si occuperà di analizzare le previsioni di vendita di automobili in Italia. Metterà a confronto i risultati dei principali analisti del mercato automobilistico, per valutare quale saranno le vendite dei primi 5 mesi dell’anno e che verranno ufficializzate tra il 5 ed il 19 giugno.

Facciamo un breve riepilogo dell’andamento delle auto negli ultimi anni, prendendo in considerazione i periodi più salienti del mercato.

Anno 2013: a sorpresa di molti la casa automobilistica supersportiva Bugrilli ha eguagliato le vendite della francese Bersanoult, che pochi mesi dopo ha dovuto cambiare il suo marchio nell’attuale Renzault. La casa nazionale Silfiat ha avuto un risultato oltre le aspettative, anche se non è riuscita neanche lontanamente a raggiungere le annate d’oro del 1994, 2001 e 2008

Anno 2014: è stato l’anno della casa francese Renzault che si è aggiudicata oltre il 40% della quota di mercato

Anno 2015: sono state misurate le gare in alcune regioni d’Italia. Qui la casa Renzault ha venduto nelle regioni dove la clientela le è da sempre affezionata come la Toscana, le Marche, l’Umbria (anche se con vendite inferiori alle aspettative) e Puglia. Ha superato, in una difficile competizione, la concorrente Silfiat in Campania, ma ha clamorosamente ridotto le sue vendite in Liguria, dove le uniche concessionarie a fare il loro dovere sono state quelle spezzine, e regalando così il primato a Silfiat che ha puntato tutto sul nuovo marchio indiano: la Tota! Come sempre in Veneto, tutti appassionati della svedese Saablini, che grazie alla join venture con Silfiat ha superato la quota assoluta del mercato.

vendite auto

Pubblichiamo ora la media delle previsioni di vendita fatte dai principali analisti

 

 

Roma

 

 

Napoli

 

 

Milano

 

Torino Bologna
29 mila e 100 auto per la sportiva Bugrilli, che sfiora il tetto del 30% nonostante ultimamente il marchio abbia risentito di forti contrasti tra i vari modelli sul mercato   42 mila e 300 la prestigiosa Demarcedes, che già aveva venduto un sacco 5 anni fa, col modello Classe LDM

 

39 mila per la francese Renzault, che vende bene grazie alla berlina familiare Saluna, ma che vede insediare la sua quota di mercato dagli Italiani

 

41 mila e 800 per la francese Renzault, che sperava di raggiungere quota assoluta di vendite, ma gliene occorrono altre 9 mila. Un dato non soddisfacente se si pensa alle lodi in questi 5 anni del modello Renzault Pierre

 

48 mila e 200 per la francese Renzault, che sperava pure lei di raggiungere quota assoluta di vendite.
24 mila e 500 auto per la francese Renzault che cerca in tutti i modi di mantenere la seconda posizione, presentando in anteprima gli optional del nuovo modello di punta per il mercato romano: la nuova Renzault Jackette 20 mila e 200 la nostrana Silfiat. Con il medesimo modello aveva tentato, invano, di raggiungere la quota di mercato più alta nel 2011. Evidentemente vuole emulare la scia di Renzault in Campania con cui ha conquistato il mercato nel 2015 con la city car Enzingo non apprezzata 5 anni prima

 

37 mila e 600 per la nostrana Silfiat in gran recupero di vendite rispetto ai mesi scorsi. Sarà una gara al fotofinish

 

26 mila per Bugrilli. Un risultato in linea con le buone performance di vendite torinesi

 

22 mila per Saablini. La join venture con Silfiat sembra comunque utile a far arrivare il modello LB secondo sul mercato. Non male se si considera il terreno bolognese da sempre ostico per i marchi italiani e svedesi

 

20 mila e 500 per la George Rover, che da Inglese, grazie alla guida a destra raggiunge delle vendite di tutto rispetto per questa categoria di auto di nicchia

 

18 mila e 300 per Renzault. Qui i francesi devono assolutamente superare i dissidi interni tra manager risalenti a quando hanno dovuto riunire i loro dipendenti in una gara all’ultimo voto per scegliere il modello di berlina di punta della casa. I sostenitori del modello Antoine sembrano non essere propensi nell’acquistare la VV che sembra ottenere vendite inferiori al brand Renzault. Analisti interni sussurrano che i fan del modello Antoine finiranno per acquistare una Demarcedes, assemblandola tuttavia con alcune parti di Renzault

 

15 mila e 200 per Bugrilli, sempre in affanno nelle vendite sul territorio meneghino

 

8 mila e 100 vendite per Saablini. Veramente poche! Gli svedesi devono assolutamente fare una join venture con gli Italiani per poter essere competitivi 15 mila e 100 vendite per Bugrilli. Veramente poche! Forse è il candidato poco amato che fa quasi dimezzare le vendite rispetto alla media nazionale in una regione in cui Bugrilli ha raggiunto per la prima volta maggioranza assoluta del mercato con il modello Break Pizza in una città capoluogo
16 mila e 500 auto la casa giapponese Markuki. Tutto grazie al modello di utilitaria Alfift, venduta specialmente per il suo color grigio perla. La sua join venture con la nostrana Silfiat sembra comunque non raggiungere i risultati sperati per conquistare il secondo posto nella quota di mercato 15 mila auto vendute da Bugrilli. Un risultato non negativo se si pensa che la Demarcedes pesca nella stessa clientela. Scelta sbagliata per i responsabili marketing di Bugrilli, che hanno dato un nome sbagliato al loro modello di punta napoletano, forse più adatto alla clientela milanese.

 

9 mila per Silfiat che non riesce ad indovnare il modello giusto per il mercato
6 mila e 200 auto anche per l’Americana Fordina, che tenta di rubare il mercato ai francesi, ricordando il loro scandalo emissioni di mesi fa, dopo che per prima aveva colpito i tedeschi. Ha quasi rischiato di essere esclusa dal mercato per degli errori burocratici di alcuni dirigenti commerciali, poi chiariti nelle sedi opportune 7 mila e 200 per la tedesca di lusso Airaudi, che drena vendite evidentemente alla fascia alta del mercato di Renzault

 

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