Usa 2010, Texas 49/50

Il Texas è il 49esimo stato di questa corsa, la sua capitale è Austin ma la sua città maggiore è Houston. Qui risiedono 25.000.000 persone ed alle Elezioni Presidenziali lo stato assegna 34 EV, spesso al GOP. Il Governatore è Rick Perry. I due Senatori sono Kay Hutchinson e John Conryn. Alla Camera hanno diritto a 32 rappresentanti, al momento 1220. Camera e Senato statali hanno, rispettivamente, la seguente situazione: 7476 e 1219. Nella mappa sottostante, il territorio dello stato, suddiviso in contee e colorato con diverse tonalità a seconda della popolosità.
    Affiliazione Partitica
Repubblicani: 34%
Democratici: 33%
Indipendenti: 3%
 
Etnie
Bianchi: 57%
Ispanici: 27%
Afroamericani: 11% 
Altri: 1%

Religioni
Protestanti: 61%
Cattolici: 28% 
Atei-Altri: 11%
Le Sfide del 2 Novembre
Governatore

Il Texas è oggi considerato lo stato-simbolo del partito repubblicano ed il centro della “Bible Belt”. Il Texas però, come tutti gli stati del sud non è sempre stato un bastione del GOP, anzi, in passato ha dato percentuali imbarazzanti al partito democratico. All’epoca del dominio democratico lo stato poteva era politicamente diviso in tre, i repubblicani, che avevano una “base” del 20-30% il cui consenso dipendeva dagli immigrati tedeschi che risiedevano a Dallas e San Antonio e dai pochi afroamericani che sfuggivano alle “leggi di Jim Crow”, e quindi il partito democratico che valeva il 70-80% dei voti e che era spaccato in due tra conservatori e progressisti. Le frizioni tra conservatori e progressisti divennero evidenti durante la presidenza di Franklin Roosvelt. Nel 1944 i democratici del Texas tentarono in ogni modo di mandare a casa il presidente uscente, considerato troppo di sinistra. Roosvelt era troppo popolare per poter esser messo fuori gioco al congresso da una fronda interna, ma i democratici texani riuscirono comunque ad imporre un conservatore, Harry Truman, come candidato vice, scalzando così l’uscente progressista Henry Wallace. Negli anni ’50 i democratici conservatori del Texas supportarono Eisenhower in ambo le occasioni e nel 1960 imposero, insieme agli altri democratici sudisti, a John Kennedy la nomina dell’allora senatore texano Lyndon Johnson a candidato vice, che avrebbe avuto il compito di frenare le posizioni troppo progressiste di JFK. Nel ’60, nel ’64 e nel ’68  il Lone Star State supportò quindi i democratici ma con scarsa convinzione. Nel 1972 il Texas si piega alla landslide di Nixon, mentre nel ’76 il sudista Carter tinge nuovamente di blu il Lone Star State, ma è un fuoco di paglia. Dal 1980 ad oggi i voti elettorali del Texas sono sempre finiti ai repubblicani e nemmeno un ticket interamente “sudista” come quello Clinton-Gore è riuscito a ribaltare la situazione. Nell’ultima decade i risultati di Bush erano un po’ “gonfiati” dal fatto che Bush junior è stato per 6 anni governatore dello stato, ma il risultato di McCain chiarisce che comunque il Texas è e resta territorio repubblicano, nonostante la forte immigrazione ispanica e l’arrivo di buona parte dei profughi afroamericani di New Orleans abbiano rimpinguato la base democratica. Geograficamente i repubblicani basano il loro dominio sulle tre grandi aree metropolitane: Houston; Dallas e San Antonio. Quest’anno il Texas si reca alle urne per il governatore e per i suoi 32 seggi alla camera. Il governatore uscente, Rick Perry è entrato in carica come vice di Bush nel 2001, è stato confermato nel 2002 e nel 2008, sebbene l’ultima volta solo con il 39% dei voti in una surreale sfida a quattro. Da tempo Rick Perry è nel mirino del partito democratico e pure all’interno del GOP alcuni suoi atteggiamenti sono malvisti sia da “destra” che dal “centro”. Alle primarie Perry è sopravvisuto a due sfidanti molto determinate. Dal “centro” la potente senatrice Kay Hutchinson, da “destra” la beniamina di Ron Paul, Debra Medina. Nonostante due sfidanti molto determinate Perry ha salvato la pellaccia ottenendo alle primarie il 51% dei voti contro il 31% della Hutchinson ed il 18% della Medina. I democratici sperano di fare breccia nelle divisioni repubblicane, specie negli elettori della “moderata” (per le latitudini) Kay Hutchinson e schierano un buon candidato come l’ex sindaco di Houston Bill White. Purtroppo per White quest’anno non c’è trippa per gatti per i democratici in stati così. In altre condizioni White potrebbe seriamente insidiare Rick Perry, ma queste condizioni in questo momento, non ci sono. Sicuramente Bill White farà la sua bella figura, ed otterrà una sconfitta onorevole. Se contiene il distacco al di sotto dei 10 punti è un ottimo risultato. GOP Leaning


Camera
Il Texas invia 32 rappresentanti a Capitol Hill. Attualmente 20 sono del partito repubblicano e 12 del partito democratico. Due i collegi che in questo ciclo saranno “interessanti”, il 17° ed il 23°. Probabilmente il 17° distretto finirà in mani repubblicane, il 23° distretto invece sarà in bilico fino all’ultimo. Pronostico 21 GOP 8 DNC 1 Toss-Up


Contiamo
– Senato, da 464725 a 464725.
– Camera, da 138178034 a 146
199035.
– Governatori, da
142815 a 142915.


Giovanni Rettore e And-L

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