Torniamo dopo ben 11 mesi col National Occupation Index di Scenaripolitici.com e Rischiocalcolato.it.
Se nel frattempo vi siete dimenticati di che cos’è, potete tornare al primo post della serie.
Qui ricordiamo semplicemente che l’indice fa da +100 (tutte le imprese assumono) a -100 (tutte le imprese licenziano). A zero c’è l’equilibrio.
Lasciamo più o meno da dove eravamo rimasti all’inizio del 2012, ad un -35, simile al -34 dello scorso Gennaio.
Ricordiamo che il dato, ovviamente, si riferisci al solo campione di occupati.
Risultati simili ma con disaggregati molto diversi. Innanzitutto s’invertono le posizioni Uomo/Donna. Differenze ancora più marcate nel disaggregato per età. Tracollo dei giovani il cui dato era precedentemente discreto. Male anche la posizione delle persone scarsamente istruite e residenti nei piccoli centri con spiccata religiosità.
Tra le regioni, il trend peggiore è quello della Lombardia, tuttavia è nel Sud che continuiamo ad osservare i dati peggiori. Meno peggio le Zone Rosse.