Sondaggio SCENARIPOLITICI: CAMERA, CDX 34,9% (+3,8%), CSX 31,1%, M5S 22,7%.

Primo sondaggio dopo la nascita del governo.

Il CDX risulta in lieve calo, il PDL perde quasi un punto rimanendo comunque primo partito. Buon periodo per Fratelli d’Italia che si apprezza di mezzo punto. LN stabile sopra i livelli delle Politiche. Da oggi abbiamo semplificato la coalizione inserendo Lista Lavoro Libertà e La Destra all’interno degli Altri di Centrodestra, insieme a Grande Sud, MPA, MIR, Pensionati.

Dopo il crollo precedente il Centro risulta stabile, continua comunque il calo di Scelta Civica che scende sotto il 5%. Segnali di ripresa invece dall’UDC. Futuro e Libertà, visto il peso elettorale quasi inesistente, è stata tralasciata in questo sondaggio. Si parla di una ricomposizione a destra con Fratelli d’Italia e magari con La Destra di Storace.

Il Centrosinistra è stabile rispetto al sondaggio condotto a metà aprile. All’epoca c’era già stato un po’ di caos per l’elezione del Presidente della Repubblica ma non era ancora nato il governo e non era stato rieletto Napolitano; il Centrosinistra pagò il periodo con una brutta flessione (vedere sondaggi dei vari istituti nel periodo), salvo poi risalire. Noi confermiamo che in questo momento il CSX sembrerebbe essere su valori simili a quelli di metà aprile, c’è stato tuttavia uno spostamento di voti dal PD a SEL.

Il M5S risulta ancora in lieve calo, non abbiamo visto lo smottamento rilevato da altri istituti; qualcosa è successo negli ultimi giorni del nostro rilevamento ma non è facile quantificare, possiamo affermare che la scorsa settimana il M5S risultava comunque in discreta forma, seppur su valori inferiori a quelli delle Politiche e anche a quelli dello scorso sondaggio.

Abbiamo ricominciato a censire Rifondazione Comunista ed Italia dei Valori.

Rivoluzione Civile è stata accantonata, Fare per Fermare il Declino è inserita in Altri, così come i partiti autonomisti ad esclusione di SVP che è inserita in Altri di CSX.

Se si votasse oggi il CDX dovrebbe vincere alla Camera, al Senato non riuscirebbe a raggiungere una maggioranza autonoma pur ottenendo un numero di seggi migliore di quello ottenuto da Bersani alle Politiche 2013. Monti e Casini avrebbero un peso specifico ininfluente, al contrario del M5S che eleggerebbe molti Senatori.

Affluenza stimata in calo al 72%.

int-voto

 

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