Usa 2010, Riepilogo Senato

Ad oggi, fra i 37 seggi che andranno alle urne, i repubblicani sono sicuri o quasi sicuri di strappare 4 seggi al partito democratico, ovvero Arkansas, Indiana, North Dakota e Wisconsin. Il partito democratico non sembra avere molte chances in nessuno dei seggi attualmente in mano al partito repubblicano. L’unica sorpresa potrebbe venire dall’Alaska, dove comunque la sfida è tra il repubblicano Joe Miller e la senatrice uscente Lisa Murkovski candidatasi come indipendente dopo la sconfitta alle primarie. Anche in caso di vittoria della Murkovski comunque il collegio rimarrà ai repubblicani, la senatrice uscente infatti ha già chiarito che rimarrà nel gruppo repubblicano qualora rieletta come indipendente. I collegi attualmente in bilico possono essere considerati 7: California, Colorado, Illinois, Nevada, Pennsylvania, Washington e West Virginia. Andiamo ad un’analisi individuale
 

CALIFORNIA
Barbara Boxer, senatrice democratica in carica, è un personaggio impopolare ed antipatico. Altrettanto lo è la sua sfidante repubblicana, l’ex amministratrice delegata di Hewlett Packard, Carly Fiorina. Due candidate quindi impopolari ed antipatiche si sfidano in una gara al chi è meno inviso alla popolazione. I californiani sono arrabbiatissimi con l’establishment, ma probabilmente non si fidano di una miliardaria protagonista di delocalizzazioni all’estero e di operazioni poco pulite. Quindi, Boxer favorita, ma questa resta comunque l’elezione più faticosa che la senatrice democratica ha dovuto affrontare negli ultimi 16 anni.

 
Pronostico
Boxer 51%
Fiorina 47%

 

COLORADO
Il candidato repubblicano-TEA Party Ken Buck sembrava essere riuscito a staccare il senatore uscente Michael Bennett. Sebbene i sondaggi diano ancora un lieve vantaggio allo sceriffo della contea di Weld, questo s’è ormai ridotto al minimo. Probabilmente la più combattuta delle sette sfide “decisive”. Ritengo però che Buck ce la farà.
 
Pronostico
Buck 50%
Bennett 48%


 

ILLINOIS
Gli ultimi sondaggi sono a favore del rappresentante repubblicano Mark Kirk. Il numero degli indecisi rimane altissimo, ma il tesoriere statale Giannoulias è ora costretto ad inseguire. Il margine è basso, 2-3 punti, ed una possibile capatina degli Obamas nel loro stato potrebbe aiutarlo a riaprire i giochi. Una sconfitta nel seggio che fino a due anni fa era occupato da Barack Obama, sarebbe uno schiaffo sonoro per l’amministrazione obamiana. Kirk quindi favorito, di poco, ma favorito

Pronostico
Kirk 49%
Giannoulias 47%

 

NEVADA
L’eroina dei TEA Parties, Sharron Angle, all’arrembaggio del seggio del capogruppo democratico Harry Reid. Gli ultimi sondaggi, dopo una lunga incertezza, danno la paladina dei TEA Parties in lieve vantaggio. Riuscirà nell’impresa titanica? Siamo a livelli da Davide contro Golia. Una sconfitta qui, contemporanea all’Illinois sarebbe una sberla storica. Una sconfessione piena dell’operato del presidente.

Pronostico
Angle 50%
Reid 48%

 

PENNSYLVANIA
Questa sfida sarebbe a metà strada tra il “Toss-Up” ed il “Leaning”. Siccome però ho indicato la California tra le sfide in bilico, per par condicio devo metterci pure la Pennsylvania. L’ex rappresentante repubblicano Pat Toomey ha resistito alla rimonta finale del rappresentante democratico Joe Sestak ed è riuscito a riaprire un margine discreto. Non però così largo. Comunque Toomey favorito d’obbligo della vigilia

Pronostico
Toomey 52%
Sestak 47%

 

WASHINGTON
Per Dino Rossi l’ennesima beffa sul filo di lana oppure un’insperato successo contro la “mamma in scarpe da tennis”? Dino ha i soldi necessari per riuscire a ribaltare la situazione, mentre la Murray ha esaurito le riserve. Le apparizioni di Obama e dei Clinton non sono bastati a chiudere i conti, e Rossi è sempre lì, incollato. Murray ancora lievemente avanti, ma da queste parti si andrà per le lunghe. Segretario di stato e Corte Suprema statale sono avvisati.

Pronostico
Murray 51%
Rossi 49%


 
WEST VIRGINIA
Joe Manchin, dopo un grossissimo spavento, sembra essere riuscito a riportarsi in testa sul repubblicano John Raese. Il margine non è però “di sicurezza” e Manchin per riuscire a ribaltare la situazione che lo vedeva svantaggiato ha dovuto letteralmente “impallinare” il programma di Obama in un suo spot. Raese può contare su un impegno massiccio dei leader repubblicani, Manchin invece dovrà far tutto da solo. Più gli Obamas ed i Clintons stanno alla larga dalla West Virginia, e meglio è per lui. 

Pronostico
Manchin 51%
Raese 48%

 
PRONOSTICO FINALE SENATO 5149
I democratici manterranno di un soffio il senato, ma proprio di un nulla. Inoltre il fatto che i repubblicani si presentino come favoriti nell’ex collegio del presidente e nel collegio del capogruppo al senato sta a significare una piena sconfessione dell’operato dell’amministrazione democratica, nonostante i “sospiri di sollievo” che da più parti del globo, gli Obamiani, tireranno.

Giovanni Rettore

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