Fiducia, i voti in bilico/2

Paolo Guzzanti
Data di nascita e luogo di nascita: Roma, 1 Agosto 1940
Gruppo Parlamentare: Misto (è vice-segretario in carica del PLI)

Non c’è bisogno di presentazioni per l’ex-amico di ferro del premier Guzzanti e per la sua famiglia. Chiunque nella vita ha (s)parlato di almeno uno di loro: Cattivi e senza ritegno nell’attaccare in ogni modo Berlusconi i figli (Sabina soprattutto), “braccio armato” di Silvio nel cercare di screditare Prodi nel 2006 il padre. Certo l’ex-Senatore è un personaggio sopra le righe. Liberale di ferro (con antica militanza nel PSI), è uscito in polemica dal PdL nel 2009: la versione ufficiale racconta che Berlusconi sia diventato troppo amico di Putin (e della grande madre Russia) per i gusti del Deputato, i maligni dicono che abbia avuto un diverbio personale con l’attuale premier e quella maledetta amicizia “sovietica” sia solo una scusa.
In principio Paolo Guzzanti fu giornalista; fra le testate che hanno ospitato la sua firma si ricorda L'”Avanti!”, “La Repubblica” e “La Stampa” prima dell’avvicinamento a Silvio Berlusconi con la carica di vicedirettore de “Il Giornale” ed editorialista di “Panorama”. Viene eletto per la prima volta come Senatore nelle liste di “Forza Italia” nel 2001 e ricopre con un’intensa attività parlamentare il suo ruolo sino al 2008 quando viene dirottato alla Camera dei Deputati (voci di corridoio dicono perchè già in rotta col premier, nella speranza che il suo voto in Aula contasse meno. Ironia della sorte si ritroverà ad essere decisivo). Negli ultimi mesi le sue dichiarazioni si sono incentrate sull’attacco all’asse Italo-Russo con tanto di video sul suo blog personale dove, con la solita sprezzante ironia tipica della famiglia, il buon Paolo indossava un colbacco e parlava con marcato accento russo.

Silvano Moffa
Data di nascota e luogo di nascita: Roma, 21 Aprile 1951
Gruppo Parlamentare: FLI

Veramente lungo e valido il curriculum della “colomba” finiana Silvano Moffa. Inizia la sua carriera politica nell’MSI a cavallo degli anni ’60 e ’70 a Colleferro, in provincia di Roma, ma alle porte di Latina, una delle storiche roccaforti della destra italiana. Capogruppo MSI al suo comune nel 1973 (a 22 anni ndr), scrive per il “Secolo d’Italia” di cui è vicedirettore nel 1977, poi è eletto sindaco del suddetto comune nel 1993 col 75.3% dei suffragi, e rieletto col 77.9% quattro anni dopo. Dal 1998 al 2003 ricopre la prestigiosa carica di presidente della Provincia di Roma, smarcandosi più volte dalle politiche del Comune.
In Parlamento è presente dal 2001 sempre eletto fra le fila di AN sino al 2008, poi confluisce assieme al suo partito nel PdL, che lascia dopo le note vicende nell’Agosto 2010.
Per lui anche incarichi governativi: Sottosegretario alle Infrastrutture nel Berlusconi III, Presidente della Commissione Lavori pubblici e privati dal 2008 a questa parte.
Negli ultimi giorni si è parlato di lui come di “colomba”, riottoso a votare la sfiducia al premier e ha tentato mediazioni col PdL, spesso fatte fallire bilateralmente.

Maurizio Grassano
Data di nascita e luogo di nascita: Alessandria 22 Aprile 1962
Gruppo Parlamentare: Misto (Liberaldemocratici-MAIE)

Per la sua storia potrebbe essere nominato Maurizio “salto della quaglia” (del quaglione visto il personaggio) Grassano. Entra in Parlamento nel 2010 nel seggio che fu del Giovernatore del Piemonte Roberto Cota della Lega Nord che lo rifiuta per vicende giudiziarie, passa al gruppo misto, si lega ai Liberaldemocratici, appone la sua firma alla mozione di sfiducia contro Berlusconi, pare adesso si sia pentito e che voterà la fiducia al premier. Con tutto questo darsi da fare , pare veramente strano che, cliccando sulla sua scheda personale sul sito Parlamento.it, alla voce “Attività parlamentari” si legga un laconico: “Nessuna attività svolta”.

Massimo Calearo
Data di nascita e luogo di nascita: Vicenza, 23 Novembre 1955
Gruppo Parlamentare: Misto (non iscritto ad alcuna componente)

“E Forza Italia, noi siamo tantissimi…” Probabilmente se foste stati seduti ad una riunione di lavoro accanto a Massimo Calearo nel 2007 e il suo telefonino fosse squillato avreste sentito questa melodia. Quant’acqua sotto i ponti sembra passata!
Calearo, laureato in Economia e Commercio, è un imprenditore di successo nel Veneto, ha rilevato l’azienda di famiglia portandola ad avere circa 300 dipendenti. Il deputato vicentino, ex-Partito Democratrico (posto che mai ha gradito del tutto), è sposato con tre figli. Ha avuto un passato come Presidente di FinMeccanica, e consigliere d’Amministrazione della Banca d’Italia. Per le sue parole e le sue decisioni si è meritato il nomignolo di “Flaco di Confindustria” in un passato non troppo lontano. La sua carriera politica è iniziata da poco, infatti prima di accettare l’offerta di capolista in Veneto fattagli da Walter Veltroni non aveva mai bevuto “l’amaro calice”, occupandosi solo della ditta e della famiglia. Da allora pare un’anima in pena. Transfugo dal PD, aveva inizialmente trovato rifugio attraccando alla corte di Rutelli in API, ma le api, si sa, non stanno mai ferme, e quindi eccolo arrivare alla corte del Silvio nazionale, parte politica per cui già in precedenza sembrava avere in discreta simpatia, pronto a “impo(a)llinare” la mozione di sfiducia.

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