Primo post per il nostro amico A.L. (che non è, ovviamente And-L). Lo ringraziamo e speriamo che sia il primo di una lunga serie.
Oltre 4,5 miliardi di euro al nord, 2,8 al centro e 1,8 nel sud e nelle regioni insulari. Sono questi i principali risultati derivanti dalla lotta all’evasione condotta nel 2009 dall’Agenzia delle entrate. Un incremento del 32% dunque rispetto al 2008. Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Lazio le più virtuose: nel poker d’assi della classifica stilata da Equitalia, la società che si occupa della riscossione dei tributi in tutta Italia (ad esclusione della Sicilia), l’evasione si assesta ad una media del 13,7%. Ma proprio dove l’evasione è più bassa rispetto al valore nazionale, si registra una maggiore quota di evasione recuperata, pari al 7,7%. Capofila nel rapporto fra capitali evasi e risorse riconquistate dallo Stato è ancora una volta la “locomotiva d’Italia”: 2 miliardi 549 milioni di euro è il frutto dell’azione di contrasto conseguita in Lombardia. Al secondo posto, il Lazio, la regione governata da Renata Polverini, dove 978 milioni sono tornati nelle casse dell’erario. L’ultimo posto del podio è occupato, invece, dall’Emilia Romagna con una riscossione complessiva che ammonta a 627 milioni di euro, seguita a poca distanza dalla regione guidata da Luca Zaia, passata dai 500 milioni del 2008 ai 600 del 2009. Tassi di evasione leggermente più elevati in Friuli Venezia Giulia, Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige, Piemonte, Toscana, Marche, Abruzzo e Umbria, accomunate da un’intensità evasiva superiore al 21%. Dati in crescita all’ombra della Mole: la quota recuperata è lievitata da 538 milioni a 790. Grazie al rafforzamento dei controlli fiscali, 733 milioni sono stati incassati dalla regione presieduta da Enrico Rossi mentre ammonta a 194 milioni di euro il risultato conseguito nelle Marche. Incrementi significativi anche per quanto concerne il territorio carsico (passato dai 139 milioni di euro del 2008 ai 173 del 2009), l’Abruzzo (i 150 milioni dell’anno passato sono diventati 160 l’anno successivo) e l’Umbria con 115 milioni sottratti alla galassia degli evasori. Buone notizie emergono inoltre dalle province autonome di Trento, a quota 84 milioni, e Bolzano, 52 milioni di euro. Nonostante le ridotte dimensioni geografiche e la bassa densità demografica, anche la Valle d’Aosta fa segnare una performance incoraggiante nella battaglia agli inadempimenti tributari con 15 milioni di euro. Sono soprattutto le aree meridionali a distinguersi in negativo sul fronte degli illeciti finanziari. Incrociando, infatti, i dati riguardanti le somme recuperate con le cifre inerenti all’evasione fiscale nelle singole realtà locali, emerge che a guadagnare la poco invidiabile maglia nera sono Campania, Calabria, Puglia, Molise, Basilicata e Sardegna con l’aggiunta della Liguria, unica realtà settentrionale a rientrare fra i territori meno virtuosi. In questo caso, è la Campania a guidare la classifica con un importo pari a 562 milioni di euro, seguita dalla terra del Tavoliere con una cifra riscossa superiore ai 355 milioni. 301 i milioni riacciuffati in Liguria. Le misure anti-evasione hanno consentito poi di far tornare nelle casse dell’erario 189 milioni in Sardegna e 152 milioni in Calabria. Passa da 50 a 56 milioni la Basilicata. Leggero incremento in Molise: le strategie di contrasto messe a punto dall’Agenzia delle entrate hanno portato ad un aumento di 1 milione di euro rispetto all’anno precedente, raggiungendo quota 32 milioni di euro. Numeri in salita anche in Sicilia: nell’unica regione non gestita da Equitalia, i proventi sono cresciuti del 14,3%. Analizzando l’attività di recupero, si scopre dunque che le somme più cospicue recuperate dal fisco sono localizzate nei territori che evadono meno. La percentuale si inverte nelle realtà locali a più forte propensione evasiva, in cui si ferma al 5,2%. Un dato ben lontano dalle percentuali di riscossione registrate dalle quattro regioni che occupano i primi posti del podio. In totale, la capillare e costante azione di contrasto portata avanti in tutta Italia ha permesso di arrivare ad una cifra record. Sono stati, infatti, 9,1 i miliardi ripresi dalla lotta alle frodi fiscali, con un aumento di due miliardi rispetto al 2008.
AL